m i c h a e l
Le notti insonni prendevano a scomparire con lui al mio fianco.
Il paradosso era che non volevo dormire, volevo rimanere sveglio, e guardarlo, e ammirare le sue lunghe ciglia e il suo sguardo sereno, contemplarlo, carezzargli il viso.
Quella notte no. Quella notte rimanemmo entrambi ben svegli, soffermandoci per un periodo interminabile gli uni riflessi negli occhi degli altri.
Mi prese la mano. Aveva sempre quel sorriso sulle labbra, era carino, un timido mezzo sorriso.
Seppure non avessi intenzione di mettergli le mani addosso, ero sempre più spaventato di toccarlo.
Una fulgida perla quasi iridescente percorse il viso di Luke.
"Che succede?" chiesi allarmato.
Lui semplicemente chiuse le palpebre e arricciò le labbra.
"Sono felice"
Lo strinsi più vicino a me.
"Ma ho paura, Michael"
Quel suono, il mio nome, pronunciato da lui era un'orchestra di movimenti che la sua bocca eseguiva in tono elementare alla velocità del vento.
"Ci sono io qui a proteggerti"
"Come?"
Il mio pollice prese a giocare con il palmo della sua mano.
"Credo di amarti, Luke"
Fu un lampo. Scoppiò in lacrime. Mi pianse il cuore.
"È di questo che ho paura. Non riuscirò mai ad amarti così" sussurrò coprendosi il volto con entrambe le mani.
Gliene presi una e ne baciai il torso.
"È okay"
"No Mich, non è okay"
Per quanto male potesse ferirmi il suono della sua voce, sapevo che avrei continuato ad amarlo incondizionatamente, pur sapendo di non essere corrisposto. Pur guardandolo prendere la sua roba e allontanarsi ancora una volta da me.

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bad poetry―muke
Fanfic"sei molto solo, non è vero?" dove michael soffre di depressione e riesce finalmente a parlare con il biondo che gli siede sempre accanto sul bus di mezzanotte. ©naturalvblue MMXXVI