Murderer.

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La strinse forte, mentre lei piangeva. I loro genitori erano stati contagiati dalla malattia, e presto lo sarebbero stati anche loro.
Appena avevano ricevuto la notizia, un poliziotto era venuto a casa loro, e aveva parlato solo al fratello più grande.
《Mi dispiace... Sono stati infettati anche i vostri genitori. Li abbiamo portati in ospedale, stiamo cercando una cura. La chiamiamo Eruzione. Alcuni sono impazziti. Tu e tua sorella rimanete chiusi in casa, okay? Le strade sono pericolose.》
E se ne andò.
Il ragazzo era tornato in casa, sconvolto, per comunicare la notizia alla sorellina. Non voleva mentirle.
《Abbie! Vieni qui! Ti devo dire una cosa molto importante.》
La bambina di cinque anni scese le scale saltellando, ignara di quello che stava accadendo al di fuori di quella casa.
《Cosa dovevi dirmi, fratellone?》
Abbie era stata adottata.
Infatti, tutta la famiglia era straniera mentre lei era americana.
《Abbie, è successa una cosa a mamma e papà. Una cosa molto brutta.》
L'espressione della bambina si incupì.
《Mamma e papà? Perché? Cosa gli è successo? Dove sono, ora, mami e papi?》
Abbie si stava agitando, così il fratello maggiore la prese in braccio.
《Ascoltami, Abbie. Sei ancora piccola ma devi provare ad ascoltarmi. Mamma e papà sono stati contagiati da una malattia che non conosciamo. All'ospedale stanno lavorando una cura.》
Lei si era fatta serissima.
《E la troveranno, giusto?》
Chiese poi speranzosa.
《No, stupida bambina! Ovvio che no. Moriranno prima che la trovino. È sconosciuta!》
I suoi occhi si riempirono di lacrime.
《Minho, perchè dici così?》
Minho si riscosse.
Cosa gli era appena successo?
Perchè si era comportato in quel modo?
Poi capì.
Thomas, lui era andato a trovare Thomas.
Thomas era impazzito perché aveva l'Eruzione. Ecco perché era strano, perché era malato.
E l'aveva contagiato.
《Abbie! Ora guardami. Ascoltami benissimo. Sono stato cattivo, scusa ma io devo andarmene.》
Gli occhi gli si riempirono di lacrime, ma lui doveva andarsene.
《Minho perché mi abbandoni?》
La bambina piangeva.
《Non ti abbandono. Ti metto al sicuro. Abbie, anche io ho la malattia. Stai chiusa in casa finché non vengo a prenderti, okay? Sarò guarito e con me anche mamma e papà.》
Lei pianse.
《Perdonami.》
E corse fuori verso l'ospedale.

Ma appena fu fuori, un enorme senso di stordimento lo invase.
Odiava sua sorella.
Perchè la odiava?
Non lo sapeva, ma sentiva di odiarla.
Corse di nuovo dentro la casa con le vene che pulsavano dalla rabbia.
Odio, odio, odio.
Solo odio.
Trovò sua sorella in camera.
《Minho! Sei già tornato!》
Lei gli corse incontro felice.
E lui fece qualcosa che non avrebbe mai pensato.
La prese per il collo con entrambe le mani, e strinse. Strinse fino a che non vide la vita scivolare fuori dagli occhi un tempo vivaci di Abbie.
Ma cosa...
Allentò la presa.
Cosa aveva fatto? E perché?
Il corpo di Abbie cadde a terra, senza vita.
L'aveva uccisa.
Uccisa.
Era un maledetto assassino!
Doveva consegnarsi alla polizia, non all'ospedale!
Ma invece un barlume di lucidità lo raggiunse.
Era impazzito.
Non era stato lui ad aver ucciso Abbie, era stata la malattia.

Please, non uccidetemi.
Thanks :3
See you at the next chapter! (?)

Yes, I'm Fine. ||Is This Newtmas?||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora