Hai letto bene ogni cosa?
Ti sei soffermato sui dettagli?
Quelle sono le cose importanti.
Perchè...
Sbaglio, o ho detto che ora io sto bene?La morte era... Troppo facile?
Non era pronto.
Thomas non era pronto a morire.
Era troppo presto.
Sebbene fosse l'unico modo per raggiungere Newt, Thomas non era preparato.
Scosse violentemente la testa.
Era sera, doveva trovare un posto per dormire.
Gli venne in mente il parco, aveva un piccolo bosco.
Nessuno l'avrebbe visto mentre si appisolava fra gli alberi.
Camminò verso il parco, mentre provava a ragionare.
Ma quindi cos'era questa sua 'altra vita'?
Aveva fatto bene ad andarsene di casa?
Cosa gli sarebbe successo?
Gli venne in mente una frase che Newt diceva ogni volta.
"Ricorda che ti odio, ma non ti amo."
Cosa poteva significare?
Insomma, Newt amava Thomas?
Ma se nel sogno lo uccide?
Thomas, in qualche strano modo, ricambiava i sentimenti?
Era molto confuso.
Thomas non aveva mai preso in considerazione l'idea di essere gay.
Quel bacio del sogno, quella frase, non gli avevano mai fatto effetto.
Forse... Sì.
Forse lo era.
E non se n'era mai accorto.
Era una specie di versione notturna di se stesso.
Che cosa strana.
Nel mentre, aveva raggiunto il parco e di conseguenza, il boschetto.
Ci si addentrò, con ancora poca luce dei lampioni dalla sua parte, e appena trovò un posto abbastanza riparato si sdraiò sull'erba.
Cosa avrebbero fatto i suoi genitori?
Non possono non soffrire per aver cacciato il loro unico figlio di casa.
Non sarebbe umano.
Thomas sbattè gli occhi ripetutamente e sospirò.
Ma lui non stava impazzendo?
Da quando i pazzi ragionano in modo normale?
Non aveva voglia di farsi altre domande.
Voleva rivedere Newt.
Magari sarebbe riuscito a chiedergli qualcos'altro.
E si addormentò.Thomas si svegliò lentamente.
Aprì gli occhi, e si tirò pesantemente a sedere.
Ma aggrottò immediatamente la fronte, abbassando lo sguardo.
C'era qualcosa che non andava.
Qualcosa che mancava.
Un tassello nel puzzle era stato perso.
Newt.
Thomas non l'aveva sognato.
Spalancò gli occhi.
Perchè?
Avevano forse, chissà, finito gli incontri?
E se invece Newt non avesse più niente da dirgli?
Nel senso che con quella visione, Newt aspettava quando Thomas avrebbe parlato e avrebbe capito di doverlo raggiungere?
Forse.
Potevano essere tante cose.
Poteva anche essere la pazzia, che aveva coperto la visione.
Ma era la visione il nucleo della follia di Thomas, quindi non aveva senso.
Chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie con le dita.
Voleva distrarsi un secondo.
Non pensare a niente per solo cinque minuti.
Svuotò la mente e si appoggiò al tronco dell'albero.
Fece un respiro profondo e rilassò il corpo.
Per circa un minuto ci riuscì.
Poi un rumore gli fece perdere la concentrazione.
Anzi, due rumori.
No, tre.
Quattro.
Cinque.
Rumori di passi.
Persone che parlano.
Voci.
Thomas guardò con aria interrogativa da dove provenivano i rumori.
Ma non vedeva nulla...
I rumori si fecero vicini.
Thomas balzò in piedi e cominciò a guardarsi intorno.
Quello che vide gli fece salire l'istinto omicida.
《Ciao Thomas.》
Suo padre.
Era lì.
Davanti a lui.
Con sua madre e...
Dei poliziotti?
Thomas non aveva commesso crimini.
Ma...
Era forse per aver picchiato i suoi genitori?
Il suo viso sbiancò.
Poteva essere.
《Che fai, non rispondi? Noi non ti abbiamo cresciuto così, Tommy.》
Sua madre calcò l'ultima parola con un tono quasi divertito.
La sua espressione era fredda come il ghiaccio, e aspra. Sputava le parole con tale odio, che Thomas ne rimase spaventato.
E poi, quel soprannome.
L'aveva fatto apposta.
Thomas strinse le mani in un pugno.
《Con il bellissimo saluto che mi avete dato voi, perchè dovrei fare di meglio?》
Con la testa accennò ai poliziotti.
《Cosa volete da me?》
Anche la voce di Thomas era fredda.
《Si dice "per favore".》
La voce di Julia era quasi divertita.
Julia, esatto.
Thomas non l'avrebbe più chiamata "mamma".
《Allora non saprò mai cosa volete.》
E si risedette.
Il sorrisino dal volto di Julia scomparve.
Guardò il marito per fargli capire che doveva parlare lui.
John fece un passo avanti e parlò.
《Sei uno psicopatico. Gli psicopatici non possono scorrazzare liberamente per la città. Quindi ti portiamo in manicomio.》
Il volto di Thomas rimase completamente impassibile.
Ma dentro stava morendo.
Almeno la sua anima stava raggiungendo Newt.
Non poteva essere.
I suoi genitori... Lo odiavano così tanto? Perchè?
《Bè, devo essere molto speciale se serve tutta questa gente per catturarmi.》
Con la mano indicò i poliziotti.
Una donna sembrò spazientirsi. Roteò gli occhi e si fece avanti.
《Portiamolo in manicomio e basta, ci sta facendo perdere tempo.》
Julia e John si fecero da parte.
Thomas rimase immobile con un sopracciglio alzato.
《Perchè volete prendermi? Sono un pazzo assassino? Che grande stima che avete per le persone. Sa, signorina, da piccolo volevo fare la ballerina. Non ho mai pensato di fate il pazzo assassino. Pazzo lo sono, assassino no.》
Nel mentre, Thomas, si era messo a saltellare come una ballerina.
《Molto divertente.》
La donna gli mise delle manette e lo fece camminare.
《Sono manette scadenti. Ora con uno strattone le tiro via!》
Thomas fece scattare i polsi verso i bordi delle manette che, ovviamente, non si aprirono.
《Okay, forse un pò di qualità sono.》
La donna non lo ascoltava.
Ma a Thomas non importava.
Gli altri stavano dietro alla stramba accoppiata.
《Come si chiama?》
Chiese d'un tratto Thomas.
《Non sono tenuta a risponderti.》
Rispose la donna.
Thomas sospirò.
《Hai paura di poter essere una possibile vittima di un mio massacro? "Thomas Edison ha ucciso venti persone tra cui una poliziotta." Non suona male come titolo. Potrei fare paura! "Buh! Sono Thomas Edison! Abbi paura di me uuhuh"》
La donna sbuffò.
Ma non rispose.
《Sono uno pazzo assassino! Faccio pau...》
《Brenda! Mi chiamo Brenda! Ora stai zitto.》
Thomas sorrise trionfante.
《No.》
E scoppiò a ridere.
《Quanto manca? Mi fanno male i piedi.》
Thomas voleva far infastidire tutti quanti.
《I tuoi piedi non sono una mia priorità. Ora cammina.》
Thomas si bloccò, e il sorriso si smaterializzò dal suo viso.
《Ho detto, quanto manca per arrivare?》
La poliziotta mise la mano in tasca.
《Cammina.》
《Ripeto, ditemi quanto manca, dannazio...》
Qualcosa di freddo e rotondo lo toccò alla testa.
《E io ho detto cammina! O giuro che ti sparo!》
Era seria.
Thomas era terrorizzato.
Anche se sarebbe stata una facile via per raggiungere Newt...
《Sa, non mi sono mai piaciute le pistole. Mi hanno sempre fatto una certa paura. Insomma, sono inquietan...》
Uno sparo interruppe per l'ennesima volta i discorsi di Thomas.
Quest'ultimo, urló e saltò all'indietro.
《Volevi spararmi? Perchè?》
Brenda alzò gli occhi al cielo.
《Era solo un avvertimento. Prima volta sparo per terra, seconda volta sparo al piede, terza volta sparo in testa. Vedi tu cosa ti conviene fare.》
《Forse potrei camminare. O potrei mugugnare.》
Non parlò più.
Emise versi con la bocca chiusa.
Ora non era più solo Brenda a spazientirsi.
《Tommy, basta o ti faccio sparare altre tre volte.》
Thomas rise.
《Che carino quel soprannome. Hai un modo di dirlo tutto tuo, Julia. Mi ricorda... La merda.》
Thomas ghignò.
Poteva già sentire il proiettile bucare il suo piede.
Ma il proiettile non arrivò.
《E tu mi ricordi che quella notte non dovevo ubriacarmi. Cammina o ti uccido con le mie stesse mani. Come ti ho creato posso ucciderti.》
Il cuore di Thomas perse un battito.
Cosa... Cosa voleva dire?
《U-ubriaca?》
Thomas era sicuro di essere sbiancato.
Si era fermato, i suoi piedi non riuscivano a capacitarsi dell'esistenza del movimento.
《Sì, esatto, ubriaca. Anzi, io e tuo padre lo eravamo tutti e due. Sei il figlio che non avremmo mai voluto avere.》
E fu il finimondo.
L'anima di Thomas collassò definitivamente.
Non poteva essere.
Ecco perchè non avevano esitato a farlo mandare in manicomio.
Loro lo odiavano dal principio.
《Devo ammettere che siete delle brave volpi.》
Thomas cercava di fare l'indifferente.
Ma i suoi appigli si stavano sgretolando uno dietro l'altro.
《Brave volpi?》
Suo padre appariva confuso.
《Bravi ingannatori. Le volpi ti ingannano. Ti ingannano tutte.》
Thomas rise sprezzante.
《Adesso sarete felici? Sarete felici di aver mandato vostro figlio in manicomio? Felici di non aver neanche provato a capirlo? Eh?》
I suoi genitori lo ignorarono completamente.
Brenda mollò la presa su Thomas, lasciandogli ovviamente le manette.
Evidentemente aveva capito che quella situazione era da risolvere solo figlio e genitori, senza una poliziotta a tener fermo uno dei tre.
I genitori di Thomas, se genitori si possono ancora chiamare, lo ignorarono.
Thomas si infuriò.
Voleva essere notato.
Per una volta.
Voleva che qualcuno lo capisse.
Gli desse una mano ad uscire da quella assurda situazione.
《Sarete felici di non aver mai chiesto a vostro figlio se stava bene? Come si sentiva? Perchè se volete saperlo, io non sto bene.》
Stava urlando, le mani ancora legate dietro la schiena.
《Lo sappiamo che non stai bene. Se no perchè ti staremmo portando in manicomio?》
John sembrava annoiato.
《Avete mai provato a parlarmi? No, ovvio. Se no ora sapreste che sono gay. Sì, lo sapreste.》
Si interruppe un secondo.
Ma poprio un secondo.
Senza lasciare il tempo ai suoi genitori di assimilare l'informazione.
《SAPRESTE ANCHE CHE VEDO UN RAGAZZO NEI MIEI SOGNI DA QUANDO SONO NATO. SOGNO DI UCCIDERLO, TUTTE LE DANNATE NOTTI. VI SIETE MAI CHIESTI PERCHÈ NON VOLEVO ANDARE A DORMIRE? NO! OVVIO!》
Avevano assimilato l'informazione.
Ora erano sconvolti.
Le bocche spalancate e le espressioni sorprese.
《E ora mi state uccidendo. Perchè sì, questa è una condanna a morte! Potete uccidere gli altri, ma io? IO? IO SONO VOSTRO FIGLIO, VOI NON POTETE UCCIDERMI!》
Thomas stava sfogando tutta la sua rabbia.
Stava facendo uscire tutte le sue emozioni.
Non avrebbe provato più nulla.
Niente di niente.
《Sapete chi è Newt? Volete saperlo? È quel ragazzo che sogno ogni notte. E sapete una cosa? Sono innamorato di lui. E lo raggiungerò al più presto! Vi odio!》
Thomas non era mai stato così arrabbiato.
Infuriato.
La sua furia era stata scatenata.
Non poteva più calmarla.
《Dovete uscire dalla mia vita! Sapete cosa? Sono felicissimo di andare in manicomio. Almeno non dovrò più vivere in quella schifosa casa di matti. È quello il vero manicomio! Andate a farvi curare!》
Sputava le parole come se fossero saliva.
Dava voce ai suoi pensieri senza preoccuparsi delle conseguenze.
Voleva finirla.
《Ora basta!》
Julia interruppe quello che ormai si era trasformato in un monologo di Thomas.
《Portatelo via. Non lo vogliamo più vedere.》
John parlò per entrambi.
Si voltarono e si incamminarono verso la strada.
《Vigliacchi! Scappate davanti a me? Affrontatemi luridi bastardi! Scappate davanti al pericolo, eh? Altro che volpi. Siete dei conigli!》
《Vale ancora l'avvertimento di prima.》
Gli disse Brenda nell'orecchio, che intanto gli aveva riafferrato i polsi.
Thomas si girò un'ultima volta verso i genitori.
《Vaffanculo!》
Poi suo sguardo si incupì.
Ma camminò senza più dire niente, questa volta.
Arrivarono alla macchina.
Fecero salire Thomas, che montò senza ribellarsi.
Era inutile.
Era tutto inutile.
Thomas aveva un unico nome che gli martellava la mente.
Newt.
Si ripetè quel nome più volte nella testa.
Era un nome così bello.
Bello come la persona che lo portava.
Perchè sì.
Ormai l'aveva ammesso non solo al mondo.
Ma anche a se stesso.
Thomas era innamorato di Newt.
Di un sogno.
Qualcosa di astratto, intoccabile.
Invisibile.
La sua vita era un disastro. Un clamoroso disatstro.
Non sarebbe dovuto nascere, lo sapeva.
Avrebbe dovuto farla finita quando ne aveva l'occasione.
A casa.
A casa c'erano i coltelli.
Avrebbe dovuto ascoltare il consiglio di Newt.
Ma non l'aveva fatto.
E ora subiva le conseguenze.Erano arrivati al manicomio.
Thomas si limitò a fare tutto quello che gli dicevano.
Scese dalla macchina in silenzio.
Si diresse verso l'entrata scortato sa Brenda.
Non si prese neache la briga di guardare come fosse il posto.
Non gli interessava.
Entrarono.
Gli assegnarono una stanza e dei vestiti.
Thomas si cambiò e si sedette sul letto a pensare.
Sarebbe mancato a Minho e Teresa?
Teresa.
Già, lei come l'avrebbe presa?
Si disse semplicemente che non era un problema suo.
Ma come non poteva esserlo?
Teresa sarebbe rimasta distrutta al sapere che il suo ragazzo era in manicomio.
Si sarebbe fatto perdonare...
In qualche modo...
E poi c'era Minho.
Il suo migliore amico da sempre.
Chissà se gli dispiacerà quando...
Thomas si rizzò in piedi.
Quando succederà cosa, Thomas?
Eh?
Quando morirai confinato dentro queste quattro mura?
Non succederà.
Non succederà...
Si ripeteva questo.
Quando sentì la porta aprirsi.
Immaginò di trovarsu davanti John e Julia.
O qualche operatore.
Ma ciò che vide lo sorprese.
《Minho.》
《Pive.》
Thomas rimase spiazzato.
Ma corse comunque incontro a Minho, abbracciandolo, stringendolo fortissimo.
Minho ricambiò la stretta, con il doppio della forza.
《Non sembri pazzo. Perchè ti rinchiudono in questa gattabuia?》
Thomas si staccò dall'abbraccio, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi, poi sosopirò.
《Va e viene, Minho. Va e viene.》
Si risedette sul letto affranto.
《Passavo per salutarti. E, beh, a dirti che Teresa l'ha presa molto bene.》
Thomas corrugò la fronte.
《Stai parlando del fatto che sono rinchiuso qui dentro?》
Minho si sedette di fianco a lui.
《Del fatto che non sei etero, Thomas.》
Thomas sgranò gli occhi.
《E lei come lo sa? Cioè, tu come lo sai? Cosa...》
Stava gesticolando come... Come un pazzo.
Minho gli fermò le mani.
《Woah, woah, amico. Che ne dici di limitare gli scleri da pazzo solo a quando non ci sono io?》
《Non sono io a controllarmi.》
《Perfetto.》
Thomas si mise le mani sui fianchi e guardò Minho.
《Quindi come lo sai?》
L'asiatico si passò una mano nei capelli, cosa inutile dato che rimanevano ssmpre perfetti.
《I tuoi genitori. Sono venuti a parlare con quelli di Teresa e con lei. Io ero lì per studiare, e l'hanno detto anche a me.》
Thomas fece appoggiare le mani sul materasso.
《Uh.》
Minho alzò un sopracciglio e lo guardò malissimo.
《"Uh"? Solo "uh"? Tutto quello che sai dire è "uh"? Piuttosto, ora che posso avere un opinione di un gay, ti faccio una certa impressione, eh?》
Minho fece muovere le sopracciglia su e giù e per poco a Thomas non scappò una risata.
《Sì, Minho. Sei molto inquietante.》
L'asiatico gli tirò una gomitata affettuosa.
《Comunque Teresa ha detto che non c'erano problemi. Che ti accetta per come sei. Ma stava piangendo. Ma passerà, e tu uscirai da qui.》
Lui si alzò e cominciò a dirigersi verso la porta.
《Devo andare, Thomas.》
Si fermò sul ciglio della porta.
《Ehi, stai attento. Non morire qua.》
E se ne andò.
Thomas era tornato da solo.
Era felice che Teresa non stesse soffrendo molto.
Era felice che Minho continuasse ad essere il migliore amico di sempre.
Ma lui?
Era felice per se stesso?
No.
Cos'è che lo rendeva felice?
Newt.
E dov'era Newt?
Dall'altra parte.
Thomas si passò le mani sul viso.
Dall'altra parte...
Thomas si alzò lentamente dal letto.
Eliminò dalla mente tutto quello che aveva detto Minho.
Non gli interessava più.
Non gli interessava più nulla.
Di colpo la sua vita si fece noiosa.
Monotona.
Grigia.
Si diresse con passo lento, ma sicuro verso lo specchio.
Osservò la sua immagine riflessa.
I capelli corvini sparati da tutte le parti, gli occhi scavati e le occhiaie profonde.
Non aspettò oltre.
Afferrò lo specchio staccandolo dal muro e lo scaraventò per terra.
Quest'ultimo si ruppe in mille pezzi.
Thomas prese il più grande.
Era strano che lo specchio avesse fatto pochi pezzi grandi e non tanti pezzi piccoli...
Ma era superficiale.
Mica ci sono regole su come uno specchio deve rompersi.
Thomas osservò il pezzo di specchio fra le sue mani tremanti.
Forse...
Forse sì.
Sì, di sicuro.
Era giunto il momento di ascoltare il consiglio di Newt.(se leggete mi fate un favore *^*)
BUM.
FINALMENTE UN ALTRO CAPITOLO, EH?
E sì, RIFERIMENTI A TEEN WOLF PURAMENTE CASUALI EH.
PURAMENTE.
Non sapevo che la mia storia assomigliasse tanto a Void-Stiles.
Cioè, mi sono ispirata a Void-Stiles, ma quando ho visto la parte sulla terza stagione mi sono resa conto che ci assomigliava DAVVERO TANTO.
Il titolo è completamente a caso ma vbb.
Il capitolo fa schifo lel
Ci ho messo anni a scriverlo, ditemi se vi piace.
LA STORIA NON È FINITA.
Seguitemi su Insta, sono @lydia.newton_ (sì, ho cambiato nome) e la mia page fandom al 250% @pleasetommy.please
Chi non muore si rivede!
*si dilegua*
STAI LEGGENDO
Yes, I'm Fine. ||Is This Newtmas?||
Acak"Non hai letto il titolo? Sto bene. Ma non mi credi, eh? Non mi ha mai creduto nessuno. Leggi questo. Io sto bene."