Ancora non ti sei convinto?
Immaginavo.
Ma lo spettacolo non è ancora cominciato.
Questo è il vero inizio.Newt.
Ancora quel nome galleggiava nel mare della sua mente.
Thomas rivide l'immagine di Newt nella sua testa.
I capelli biondi.
Gli occhi scuri, penetranti. Come se potessero leggere le persone da dentro.
Il visino angelico, che Thomas aveva visto sin troppe volte mascherarsi di odio.
Era talmente assorto nei suoi pensieri che non si era nemmeno accorto che il suo cellulare stava vibrando.
Si riscosse e prese il cellulare, senza nemmeno guardare chi fosse.
《Pronto?》
《PIVE! Ho provato a chiamarti per tutto il caspio di pomeriggio! Mi spieghi cosa stai dannatamente facendo? Oggi eri un'altra cacchio di persona!》
Thomas si passò una mano sul viso.
Minho.
'Oh sai, è da quando sono nato che ogni notte vedo uno strano ragazzo che mi chiede di ucciderlo e prima che io lo faccia, mi bacia. E, sai, ho appena scoperto come si chiama. Nulla di che, insomma.'
《Non mi sentivo bene, Minho. Domani sarà tutto okay, scusa stavo dormendo. Una dormita e ho risolto tutto.》
In realtà era il contrario.
Una dormita aveva complicato tutto.
《Mh, okay ma...》
L'amico era poco convinto.
《Cosa?》
《Thomas... Non è che stai tradendo Teresa? Non sei mai stato così, insomma, oggi non le hai praticamente mai parlato e...》
《No! Cosa vai a pensare? Stiamo insieme da tre anni, io la amo.》
《Sicuro? Non mentire a me. Voi due siete i miei migliori amici. Non voglio perdervi perchè non volete più vedervi dopo una litigata.》
《Tranquillo, Minho. Non perderai un rompiscatole e una maniaca di capelli.》
Minho rise.
《E così, tu saresti una 'maniaca di capelli'?》
Thomas scoppiò a ridere.
《No, pive. Sai che è da quando ci siamo conosciuti che Teresa è fissata col sapere come fai ad avere sempre i capelli perfetti.》
Thomas potè vedere il sorriso beffardo sul volto dell'amico.
《Segreto di fabbrica.》
I due risero.
《E i tuoi genitori sarebbero una fabbrica?》
Thomas sentì l'amico battersi una mano in faccia.
《Sai, descriverti 'rompiscatole' è poco, pive.》
Thomas rise di nuovo.
《Ci vediamo domani, Minho.》
《Non perdere la ragione, pive! Oggi sembravi uno psicopatico, con le occhiaie che avevi e dal modo in cui ti comportavi!》
'Peccato che io lo stia diventando.'
《La bellezza ha bisogno di riposo, amico. Quindi lasciami tornare a dormire.》
《Ah, il bello addormentato ha bisogno del suo principe azzurro per essere svegliato?》
Thomas rise ancora.
Un immagine gli attraversò la mente.
Si immaginò Newt travestito da principe azzurro che lo veniva a salvare, e lui travestito da principessa.
Scossa la testa.
Che pensiero assurdo.
E malsano.
E non poco.
《Ci vediamo domani, Minho.》
《Ciao Thomas!》
Poi l'amico attaccò.
Thomas si distese nel letto col braccio destro sugli occhi.
Almeno era riuscito a spostare Newt dalla sua mente per un pó.Era rimasto a fissare il soffitto con il volto di Newt in testa per due ore.
Come non detto.
Quella sera cos'avrebbe fatto?
Avrebbe provato ad estorcere altre informazioni a Newt?
Sbuffò.
Quella faccenda era opprimente.
Era una palla al piede.
Si decise.
Quella sera avrebbe fatto un'altra domanda.
Si alzò dal letto e andò in bagno.
Si guardò allo specchio.
Caspio, era vero che aveva delle occhiaie da paura.
Quella mattina neanche se ne era accorto.
Continuò a fissare la sua immagine riflessa.
'Devo abituarmi. Questo è l'aspetto di un pazzo.'
Non era ancora pazzo.
Ma di sicuro non era più totalmente sano.
Senza accorgersene era comparso un piccolo sorrisetto sul suo volto.
Uno sorrisetto come quello delle creature spaventose nei film, che ti fanno accapponare la pelle.
Thomas scosse la testa facendo scomparire il sorrisetto.
Lui non sarebbe diventato pazzo.
Vero?《Thomas, siamo a casa!》
Thomas si sporse dalle scale.
《Bentornati nella vostra umile dimora, signora Julia Edison e signor John Edison.》
Thomas era sceso dalle scale e aveva raggiunto la madre e il padre in cucina.
《Oh non fare così. Mi fai sentire vecchia!》
《Ma tu lo sei, mamma.》
Thomas rise, e la madre gli tirò un buffetto affettuoso sulla guancia.
《Shh, deve rimanere un segreto!》
La madre e il figlio risero.
《Ci sarei anche io.》
Il padre di Thomas alzò la mano, come a segnalare la sua presenza.
《Ciao papà.》
Thomas lo salutò con la mano.
Il padre alzò un sopracciglio.
《Mio figlio non vuole più salutare decenteme te il suo vecchio? Fatti abbracciare, Tommy!》
Il sorriso sul volto del ragazzo si smaterializzò.
Thomas era pietrificato.
Non riusciva più a muoversi.
I suoi occhi erano sbarrati, il respiro era diventato irregolare.
Il cuore batteva all'impazzata.
Nessuno l'aveva mai chiamato Tommy.
All'infuori del ragazzo nelle sue visioni.
Thomas non poteva accettare di essere chiamato così da qualcun'altro.
Gli sembrava... Ingiusto nei confronti di Newt...
Il sorriso scomparve anche dal volto del padre.
《Thomas? Ho detto qualcosa di male? Tutto okay?》
Il padre si avvicinò a Thomas.
Lui era rimasto perfettamente immobile, non aveva nemmeno sbattuto gli occhi.
Anche sua madre si era girata a guardarlo preoccupata.
《Thomas? Cos'è successo?》
La donna si voltò verso il marito, ricevendo in risposta solo un'occhiata altrettando preoccupata e interrogativa.
《John, cos'è successo?》
《Non lo so, gli ho chiesto di farsi abbracciare e lui si è bloccato.》
L'uomo ricominciò a concentrarsi sul figlio.
《Thomas! Cosa ti prende?》
La donna guardava preoccupata il marito che schioccava le dite davanti agli occhi di Thomas.
Lei si avvicinò e gli toccò una spalla.
《Thomas?》
Il ragazzo parve destarsi, e osservò i genitori.
Poi sui suoi occhi comparve una scintilla di delirio.
Thomas cominciò a respirare affannosamente.
《Thomas! Oddio, cosa ti prende?》
La madre era seriamente preoccupata.
Il marito era paralizzato.
Thomas scosse la testa, e si portò le mani alle tempie.
Poi sollevò lo sguardo sui genitori.
Cominciò ad indietreggiare.
Piano, pianissimo.
Un lento passo.
I suoi respiri si fecero ancora più rumorosi.
《Sto bene.》
Le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
Poi il ragazzo corse in camera sua e si chiuse a chiave.
Sentì i passi dei genitori seguirlo subito dopo.
Thomas si addossò alla porta e si lasciò cadere lentamente.
《Thomas! Apri subito!》
Era il padre.
《Oh mio Dio, Thomas, vuoi dirci cos'hai? Apri immediatamente!》
Questa era la madre.
La donna cominciò a battere i pugni sulla porta.
《Thomas. Ti ordino di aprire questa porta. Siamo i tuoi genitori. Dobbiamo sapere che ti succede!》
I pugni sulla porta si fecero più frequenti.
Thomas intanto stava cercando di calmare il suo respiro, invano.
Non riusciva a calmarsi.
Il pensiero di Newt era vivo dentro di lui.
Pulsava.
Fremeva di vita.
E non ne voleva sapere di spegnersi.
Thomas si girò verso la porta.
E spiegò ai suoi genitori cos'aveva.
《Newt...》
I pugni sulla porta cessarono di battere.
Thomas poteva scommettere che la madre aveva la fronte aggrottata, e che il padre stesse fissando la porta interrogativo.
《Newt chi?》
《Thomas, è un tuo amico?》
《Chi è?》
All'ultima domanda Thomas trasalì.
《Lui è tutto quello che ho sempre cercato.》
Si alzò in piedi e camminò lentamenteverso il letto, distendendosi sopra ad esso.
《Dio, Thomas. Tu non stai bene. E da bravo genitore, voglio che tu mi spieghi chi è questo Newt. O chiamerò un dottore.》
《Thomas, sono preoccupata. Per favore, esci dalla tua stanza e parla con i tuoi genitori.》
Thomas non rispose, e si girò nel letto con il volto verso il muro.
《Per favore, Thomas.》
Il ragazzo ignorò le suppliche dei genitori, e continuò a fissare il muro.
《Prima o poi dovrai uscire. Non puoi stare rinchiuso lì tutto il tempo...》
Sua madre cercava ancora di convincerlo.
《Se c'è lui non mi serve nient'altro.》
Quelle parole gli erano uscite di bocca senza neache che lui se ne accorgesse.
《Lui? Newt? Thomas, dicci che c'è.》
Il padre era alquanto confuso.
Il respiro di Thomas era tornato quasi normale.
《Tommy. Non chiamarmi Tommy.》
Non che non gli piacesse.
Ma solo Newt poteva chiamarlo così.
Non gli importava se era solo nei suoi sogni.
Solo lui poteva farlo.
《Perché? Non ti piace? È solo per questo?》
No.
Quello era stata la cosa che ha innescato il tutto.
《Thomas, se è solo per questo allora sei ridicolo. È solo un nomignolo!》
La madre di Thomas era esasperata.
《Lasciatemi in pace, caspio!》
Fu tutto quello che riuscì a dire.
Thomas sentì i passi dei genitori allontanarsi.
Finalmente.
Il suo respiro era calmo.
Thomas chiuse gli occhi.
Aveva bisogno di vederlo.
STAI LEGGENDO
Yes, I'm Fine. ||Is This Newtmas?||
Acak"Non hai letto il titolo? Sto bene. Ma non mi credi, eh? Non mi ha mai creduto nessuno. Leggi questo. Io sto bene."