/ treehøuse ; jøshler /

( chapter seven )

tyler fissa il vuoto. il soffitto bianco di camera sua pare essere maggiormente interessante rispetto alla confusione di pensieri e domande che lo tormentano da tre giorni. sono tre giorni che non vede il sorriso della madre, che non sente la sua voce rassicurante ripetergli che andrà tutto bene. nonostante il dolore della donna sia cessato una volta per tutte, quello del ragazzo continua ad accompagnarlo nella sua vita, da quando gli è stata annunciata la malattia della madre. era convinto dal principio di quello che sarebbe successo, di quella che sarebbe stata la fine di quell'incubo, che altro non è che l'inizio di esso. non vede josh da quel giorno, dove l'ha mandato via bruscamente, quasi senza pensare. nonostante le parole che gli ha malamente urlato contro, tyler avrebbe sicuramente preferito la compagnia del suo migliore amico, piuttosto che lottare da solo contro i suoi demoni. è una lacrima che gli riga il volto a fare da testimone alla sua fobia di rimanere senza la persona di cui più si fida al mondo. sta pian piano perdendo tutti e non ha intenzione di perdere anche lui.
intanto, josh si trova nella casa sull'albero, ad aspettare qualcuno che non arriverà mai. è seduto sul pavimento di legno, a gambe incrociate, con lo sguardo fisso sull'entrata della casa, sperando che tyler, prima o poi, l'attraversi. è un'attesa inutile ; josh sa benissimo che nessuno farà la sua entrata all'interno della casa, quel pomeriggio, per cui si trova costretto ad uscire da essa. josh percorre velocemente la distanza tra la casa sull'albero e la sua abitazione, dirigendosi nel suo garage. è lì che si trova la sua batteria ; dopo aver litigato con i suoi genitori in innumerevoli occasioni, è riuscito a convincerli una volta per tutte. poter possedere quello strumento era probabilmente una delle sue ambizioni più grandi ; nonostante si sia allenato per soli due giorni, josh può già considerare la sua batteria come mezzo di sfogo. è proprio in quel periodo che egli sente il bisogno di sfogare la sua rabbia, sentimento che non ha mai provato in modo così accentuato fino alla morte della madre di tyler. è la mancanza del suo migliore amico a renderlo così diverso dal solito ed a privarlo del solito sorriso che da sempre lo accompagna. è questa immensa solitudine che anche se lo tormenta da soli tre giorni, riesce a renderlo una persona differente.