( chapter eight )

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sono esattamente due settimane da quando tyler e josh non si rivolgono la parola. nonostante entrambi sentano la mancanza del proprio migliore amico, nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di presentarsi dinnanzi alla casa dell'altro, fino a quel momento ; josh si trova davanti all'abitazione di tyler, mentre la mano tremante si avvicina al campanello dinnanzi a lui. gli occhi del ragazzo appaiono terribilmente stanchi, tanto che le sue iridi castane sono circondate da un rosso pallido ; non è riuscito a dormire per l'intera notte, poiché le lacrime che gli rigavano lentamente il viso lo obbligavano a fissare il soffitto di camera sua, con sul volto un'espressione particolarmente sofferente. nonostante la sua indecisione, josh preme il campanello che si trova davanti a lui, mentre la porta viene spalancata qualche secondo dopo. egli si trova dinnanzi un tyler non molto diverso dal solito, ma visibilmente più stanco e tormentato.

« ciao. » è l'unica cosa che josh riesce a bisbigliare, con un tono di voce palesemente tremolante. le sue iridi scivolano sulla figura di tyler per qualche secondo, evitando di incontrare lo sguardo del ragazzo. egli pare essere indeciso se rispondergli o meno, ma decide di farlo, mentre fa un cenno con il capo per indicargli di entrare all'interno della sua casa.

« ciao. » il tono di voce usato da tyler sembra apatico e completamente privo di emozioni, fatto che sorprende molto l'amico. josh attraversa velocemente l'uscio della porta, mentre le sue iridi sono puntate sul pavimento sotto ai suoi piedi.

« senti tyler. . . mi dispiace. » lo sguardo sfuggente di josh si posa definitivamente su quello dell'amico, nonostante il suo imbarazzo e la sua ansia siano particolarmente visibili nei suoi occhi.

« capisco il tuo dolore e sai quanto non sopporti vederti in queste condizioni. odio vederti soffrire e se solo potessi fare qualcosa per evitare che tutto questo stia succedendo, sai che sarei pronto a farlo. » le iridi di tyler sono fisse su quelle di josh, senza trasmettere nessuna emozione. non ha intenzione di interromperlo ; almeno, non per ora.

« sono qui per questo motivo. che ne dici di fare un giro? per distrarci un po' da tutta questa situazione, lo so che stai male, ma un po' d'aria di farebbe bene. »

« tu non sai quello che sto passando. » appena tyler prende parola, lo sguardo stanco di josh s'illumina improvvisamente, prestando maggiore attenzione alle parole del suo migliore amico.

« non è a te che ti è morta la madre. per quanto tu non possa andarci d'accordo, questo non cambia il fatto che lei ci sarà sempre per te. tu non capisci assolutamente un cazzo di quello che sto provando e mai lo capirai. fate tutti finta di comprendermi, ma la verità è che di me non ve ne importa niente. sono solo, ormai. sai, dalla morte di mia madre, mio padre ha incominciato a bere e l'unica volta in cui lo vedo è quando arriva completamente ubriaco nel cuore della notte. sono due cazzo di settimane che questa situazione continua ed io non riesco a controllarla. puoi farmi un favore, vattene da q─ » la voce di tyler viene improvvisamente stroncata da josh, che si avvicina velocemente all'amico, circondando il suo collo con entrambe le braccia, mentre si mette leggermente in punta di piedi per abbracciarlo meglio. tyler rimane completamente sorpreso dal caldo abbraccio dell'amico, nonostante le sue braccia siano ancora lungo i suoi fianchi ed il suo sguardo fisso su un punto indefinito dinnanzi a lui. sono le sue lacrime ad interrompere il tombale silenzio che si è creato ; appena josh sente tyler singhiozzare, una lacrima silenziosa gli riga lentamente la guancia, mentre sente le braccia dell'amico posarsi sulla sua schiena e la sua testa appoggiarsi sulla sua spalla. josh porta le sue mani sui gomiti di tyler, sciogliendo l'abbraccio ed allontanando dolcemente l'amico dal suo corpo ; quasi fatica a guardare i suoi occhi, pieni di malinconia e disperazione, ma riesce a tenere le sue iridi fisse su di essi.

« stai tranquillo, tyler. ci sono io qui e ci sarò sempre. » le parole appena pronunciate da josh sono più che sincere e questa sincerità si può scorgere visibilmente anche nel suo sguardo, ancora posato sugli occhi dell'amico dinnanzi a lui.

« è solo che─ » si limita a pronunciare quelle tre parole singhiozzando, tyler, ma viene interrotto dal gesto totalmente inaspettato di josh ; egli attira velocemente a sé l'amico, avvicinando improvvisamente il viso a quello dell'altro. mentre appoggia delicatamente le mani sul volto del ragazzo, quei pochi secondi paiono infiniti ; josh sente un brivido percorrergli la spina dorsale e quasi riesce a percepire la confusione che si sta creando all'interno della mente di tyler. quest'ultimo, con gli occhi sbarrati dallo stupore e lo sguardo fisso sulle iridi dell'amico, si sta chiedendo quali siano le intenzioni dell'amico, ma nonostante le mille supposizioni che si sta facendo, nessuna di esse risponde logicamente alle sue domande. neanche josh può affermare di sapere quello che sta facendo ; ha veramente intenzione di baciarlo? vuole seriamente compiere un passo così importante nel loro rapporto e magari trasformare quella semplice amicizia in qualcosa di più? è in quel momento che egli scaccia ogni dubbio del castano, eliminando la distanza che si è creata tra le loro labbra. nessuno dei due riesce a comprendere pienamente i sentimenti che stanno provando, ma la confusione e la sorpresa sembrano essere le emozioni più lampanti in entrambi, soprattutto per tyler ; egli non ha ancora totalmente realizzato quello che sta succedendo, eppure riesce a chiudere leggermente le palpebre, lasciandosi trasportare dal gesto azzardato di josh. nonostante quel semplice bacio sia durato pochi secondi, essi paiono quasi minuti infiniti. una volta terminato quel momento unico, restano lì a fissarsi, mentre gli occhi di tyler sono ancora pieni di lacrime ed il suo sguardo colmo di tristezza e stupore.

/ treehøuse ; jøshler /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora