Busso alla porta. 

-Noemi, se sei tu entra, sennò che nessuno varchi quella soglia perché voglio stare da solo- abbasso la maniglia e mi rivolge il suo sguardo per un nano secondo, poi affoga il suo viso nel cuscino. Batte la mano nel materasso per incitarmi a sedermi accanto a lui.

-posso sapere che succede?- chiedo mentre passo la mano nel suo folto ciuffo e lui nel frattempo gira la testa verso di me -beh ecco- sospira -mi piace una ragazza e non so come dirglielo- sorrido
-diglielo- consiglio -ma così su due piedi? Come faccio?- mi chiede disperato -invitala tipo oggi pomeriggio e le parli- mi guarda con quegli occhioni dolci -seguirò il tuo consiglio, ma in caso mi aiuterai- sorrido -certo che lo farò- -non era una domanda!- ride e io lo seguo. Di punto in bianco si alza e comincia a farmi il solletico -no i-il soll-hahaha-solletico noooo...Fedeeee hahaha- smette e si stende accanto a me. Mi accoccolo al suo petto e lui mi abbraccia forte. Ci addormentiamo.

GIULIA'S POWS
Mi sono avviata verso la camera di Fede per chiamare Noemi, quando sento dire a Fede che le piace una ragazza. Oh no! Non può essere! Lo amo con tutta me stessa quel ragazzo da due anni, non riuscirei a superare mai la sua storia con un'altra. Se si metteranno insieme prima della partenza a Modena, non partirò con loro, ma andrò a vivere da mia nonna a Siracusa. Meglio andare via.

Bussano alla porta. Vado ad aprire
-ciao!- mi compare davanti un ragazzo abbastanza carino -cercavi qualcuno?- chiedo gentilmente -si cercavo Noemi- oh -accomodati, la vado a chiamare- lo faccio accomodare in una delle poltrone del salotto e salgo di sopra per chiamare Noemi. Busso e mi apre Fede, mezzo addormentato, ma sempre bello.
-che succede?- chiede mezzo addormentato -giù in salotto c'è un ragazzo che sta cercando Noemi- sbarra leggermente gli occhi, si sistema i capelli -andiamo a vedere chi è!- mi dice per poi scendere le scale in tutta fretta. Io vado a distendermi un po'.

FEDE'S POWS 

Io e Noemi ci siamo addormentati come quando eravamo piccoli e lei non riusciva a dormire. 

Bussano alla porta e mi sposto cautamente da lei per non svegliarmi. Apro ed è Giulia. Ecco che il cuore mi batte a tre mila... prima, quando parlavo con Noemi, le volevo far capire che mi sono innamorato di Giulia. Ha da un paio di anni che provo qualcosa per lei. La mia preoccupazione? Se non vorrà venire con noi a Modena, andrà a vivere da sua nonna a Siracusa e io non la vedrò più.

-che succede?- chiedo -giù in salotto c'è un ragazzo che sta cercando Noemi- sbarro gli occhi. Un ragazzo? E chi sarà mai? Spero non sia quel cretino di Simone: stava insieme a mia sorella solo per divertimento. A scuola si faceva credere il bravo ragazzo e la sera se la spassava con le ragazze in discoteca. Era cinque anni più grande di lei. Se è lui lo ammazzo di botte -andiamo a vedere chi è!- scendo di cosa le scale e con mia grande sorpreso trovo Nicolas seduto nel divano. Appena mi vede, sbarra gli occhi, poi si alza e viene a salutarmi
-Federico, ciao!- sorrido -ciao Nicolas. Sei tu che cerchi Noemi?- mi guarda
-la conosci?- -è mia sorella!- lui sbarra gli occhi -sta dormendo- continuo
-vabbè allora vado, dovevo chiederle una cosa che riguarda la scuola gliela chiederò domani- sorrido soddisfatto
-ok!- rispondo -vieni domani a lavoro?- chiedo -ho detto al capo che studio e quindi mi farà fare i turni pomeridiani, ma hanno trovato un altro ragazzo che fa il turno successivo al tuo- mi informa -ok- -a domani- lo saluto e lo accompagno alla porta. 

NOEMI'S POWS

Sento Fede alzarsi e aprire la porta, ma mi riaddormento subito.

Mi sono appena svegliata e sono distesa nel letto di Fede. Mi alzo e scendo di sotto per fare merenda. Giulia e Fede stanno parlando, ma a quanto pare Giulia è giù di corda.

-ben svegliata! Sai che sono le sette meno un quarto!- mi dice Fede -come le sette meno un quarto? Giulia hai studiato tu storia per domani?- non posso essermi alzata a quest'ora...è troppo tardi e devo studiare, ma non perchè sono una secchiona, ma perchè l'interrogazione di domani è troppo importante -io sono stata già interrogata!- dice Giulia soddisfatta
-mi dovete aiutare a studiare e poi, se vi seccherà, ripeterò tutto a mamma ma...- -mamma stasera non cena con noi- dice Federico arrabbiato -e perchè?- chiedo io -è a cena con una sua amica!- sbarro gli occhi. Dovete sapere che mia mamma ha un'amica, si chiama Maria ma il problema non è quello, bensì la figlia: Vanessa, 15 anni di Roma e una gran rompipalle
-non è Maria..vero?- mi guarda perplesso e intuisco. Giulia adesso sembra ancora più triste di prima
-Giulia, mi aiuti a scendere i libri?- voglio e devo assolutamente parlarle per questo suo stato: so che sta male, ma questo morale a terra non è dato solo da questo -certo- mi risponde lei in situazioni migliori rispetto a questa mattina.

Siamo nella mia stanza e Giulia è seduta nel letto che non smette di fissare il vuoto. Mi metto accanto a lei -posso sapere che succede?- chiedo e lei sospira prima di iniziare il discorso -prima, quando eri in camera di Fede per capire cosa aveva, mi sono avvicinata perchè tuo papà doveva chiamarti e ho sentito che a Fede piace una ragazza, giusto?- annuisco -e quindi?- chiedo -e quindi...- inghiotte un grumolo di saliva -mi...- e poi c'è mio fratello che entra nei momenti meno opportuni -presi i libri?- lo guardo con faccia interrogativa alzando le braccia per mettere le mani accanto alla testa -sisi...scendiamo dai- prende la parola Giulia ed esce dalla stanza imboccando le scale con alcuni libri.

-Fede?- blocco mio fratello prima che possa prendere le scale. 

Io esco dalla stanza con altri due quaderni -che ti prende?- inghiotte la saliva -n-niente- lo guardo come per dire "ma mi stai prendendo per il culo" -stai mentendo!- dico secca mettendomi a braccia conserte -no..- risponde lui -non sono imbranata- e con un movimento del capo indico le sue mani: quando da piccolo mentiva ai miei, lui si metteva le mani dietro la schiena, sotto il tavolo o dentro la tasca della felpa e se le torturava
-cos'hanno le mie mani?- ma mi prende in giro -Fede so che quando menti ti torturi le mani, lo fai sin da piccolo, solo che le hai sempre nascoste, solo che adesso non l'hai fatto...sputa il rospo!- sputo con un tono abbastanza secco e acido. Lui pende fiato -prima stavo parlando di Giulia- dice sussurrando, mimando il nome della mia amica. Io sbarro gli occhi -mhhh...ho un piano, però scendiamo che devo studiare-

#spazioautrice 

Ciaoooo!!! Fede che entra nei momenti meno opportuni, NO! Comunqueeee... quale sarà il piano di Noemi? Ma più importante: vi sta interessando e piacendo la storia? Se si, lasciate una stellina. Un bacione.

PS: se andate a vedere il mio profilo, ci sono scritti i miei social così, se vi va, potete stolkerarmi!!

Da quando ci sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora