Subito dopo il litigio con papà, ho fatto rimanere in camera mia Fede e Giulia solo per pochi minuti: devo ricontrollare la valigia e voglio stare un po' da sola. Ho fatto una lista identificando ogni indumento, ogni oggetto, ogni cosmetico e la ricontrollo per l'ultima volta, spuntando ogni elemento della lista e ponendolo in valigia: una per gli abiti invernali, una per quelli estivi e primaverili, un bagaglio a mano per cosmetici, libri, assorbenti (sono felice di essere una donna *fuck*) portafoto, caricatori, PC e minchiate varie.
Bussano alla porta e poi sento la maniglia scattare verso il basso, ma non mi preoccupo visto che sono chiusa a chiave.
-chi è?- chiedo mentre continuo a sistemare la valigia -apri questa porta!- urla mio papà dall'altro lato della porta -voglio stare da sola!- dico cercando di mantenere la calma che ha fatto svanire qualche secondo fa -ho detto di aprire questa porta!- urla nuovamente ma, a differenza di prima, bussa con il palmo della mano con più forza e non con il pugno -prima vuoi che me ne vada nella mia stanza, e ora non vuoi più?!- cerco di continuare, ma sento la voce di Fede -papà, lasciala stare- ha un tono calmo -fatti i cazzi tuoi!- e sento come se avesse dato uno schiaffo a Fede, subito dopo un qualcosa che cade a terra.
Mi giro subito verso la porta, giro la chiave, la apro e vedo Fede disteso a terra e mio padre che mi guarda in cagnesco -Fede- dico precipitandomi da lui -ma che ti passa per il cervello?- chiedo e nel contempo noto la stampa rossa sulla guancia di Fede -scendi di sotto e muoviti- dice dopo avermi afferrata per un polso.
Mi libero dalla sua presa dopo aver sceso solamente tre scalini e li risalgo andando in contro a Fede, ancora dolorante e disteso a terra. Mio padre risale -ti ho detto di scendere di sotto!- mi urla -e io ti ho detto che non voglio scendere- rispondo con un tono calmo, cercando di nascondere la rabbia che provo verso di lui -giuro che io...- inizia -sua moglie mi ha invitata a salire di sopra...non c'è bisogno che Noemi scenda!- la voce di Giada lo interrompe e io la ringrazio mentalmente.
Giada ha la mia stessa età e ci siamo conosciute al primo anno di liceo. Dopo Giulia, è la persona che mi è stata più vicina nei momenti difficili e la ringrazio così tanto di avermi salvata dall'ira di mio padre.
Ho un ginocchio poggiato a terra e una gamba alzata, retta dal piede poggiato sul suolo, dov'è poggiata la testa di Federico ancora un po' dolorante.
-posso esservi d'aiuto?- chiede dolcemente Giada -nel bagno ci sono delle mensole bianche e su una di esse ci dev'essere un disinfettante, Disyntil o qualcosa del genere: prendilo insieme a del cotone...quest'ultimo penso sia vicino al disinfettante-
Dopo qualche minuto riesco a disinfettare anche qualche taglietto e sento Giulia aprire la porta.
-se mi vede così mi farà l'interrogatorio- osserva Fede con la guancia arrossata -ci penso io- e a questo punto prendo il fondotinta. Fede mi guarda storto -non ti permettere di mettermi 'so coso in faccia- mi "minaccia" scherzosamente -allora non ti dispiacerà il quarto grado- lo guardo divertita -Noemi, Fede...siete lì- urla Giulia dall'altro capo della porta; Fede sbuffa e acconsente che io gli metta il fondotinta -arrivo Giulia- urla Fede.
Appena apro la porta e Giulia si accorge di Giada...-che ci facevate tutti e tre in bagno?- chiede come per dire a Giada "allontanati da lui o sei morta" -stavo prendendo il disinfettante perchè mi sono grattata una parte del viso dove avevo un brufoletto, che ha cominciato a sanguinare, ma ho fatto il movimento troppo bruscamente e ho chiesto a Giada se poteva chiamare Fede a darmi una mano- annuncio fiera di me -e come mai la porta chiusa?- ohhhh...ma quant'è curiosa -non volevo che mio padre salisse perchè non voglio vederlo- rispondo.
Mi guarda e annuisce...sa che come sparo cavolate io non le spara nessuno, ma mi sembra strano che non mi abbia sgamata...meglio così.
Mentre i due piccioncini sono in camera di Fede, Giada mi fa compagnia nella mia stanzetta dove ricordiamo i nostri momenti più belli e mentre viene giù qualche lacrima.FEDE'S POW
Io e Giulia siamo in camera mia...
-amore domani è una settimana che stiamo insieme!- mi dice la mia ragazza -lo so!- dico vantandomi -però c'è una cosa che devi sapere..- dico fingendomi preoccupato -dimmi- dice mettendosi a sedere su letto, visto che eravamo distesi -noi arriviamo Sabato sera a Modena.- -come sabato sera?- chiede -dobbiamo fare scalo a Roma, perchè il volo diretto non c'era e quindi abbiamo il volo Roma-Modena sabato verso le sette e mezza- la informo -e quindi?- mi chiede con una faccia da cucciola -e quindi sabato mattina avevo pensato di andare, io, tu e Noemi, a Rainbow Magic Land- le si illuminano gli occhi -ti va?- concludo. Lei in tutta risposta mi abbraccia mettendosi sopra di me visto che io sono ancora disteso sul letto.
Hello!! Sono tornataaa...che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere
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Da quando ci sei Tu
FanfictionLe vite di due fratelli, Noemi e Federico, cambiano radicalmente con un posto di lavoro offerto alla madre nella città di Modena