FEDE'S POW

Ci siamo scambiati di stanza con Noemi.
-vado a farmi una doccia!- dico a Giulia.
-si ma sbrigati perché poi la devo fare anch'io- le direi di farla con me, invece annuisco solamente.
Entro in bagno e mi faccio una doccia rigenerante. Appena esco trovo Giulia che dorme mentre abbraccia un cuscino. Mi ricordo che le avevo detto di fare così quando è venuta ad abitare da noi: le mancavano i suoi genitori.

Inizio ricordo
Sento uno strano rumore provenire dalla cucina.
-che ore sono?- chiedo a me stesso mentre mi alzo, stile elefante, dal letto: guardo il telefono e vedo che sono le tre e mezza del mattino. Mi alzo e scendo in cucina dove trovo la piccola Giulia, di soli 12 anni, seduta al tavolo della cucina, con un barattolo di gelato davanti, ormai a metà, e il bellissimo volto rigato dalle lacrime.
-che succede piccola?- chiedo avvicinandomi a lei e aprendo le braccia. Lei si ci fionda dentro e cerca di non singhiozzare tanto forte, anche se a volte non ci riesce.
-mi-mi man-cano Fede- cerca di affogare i suoi singhiozzi rumorosi in un tovagliolo.
-lo so piccola. Lo so- dico per poi steingerla al petto.
-va a letto e riposati un po'; domani andiamo a fare una passeggiata con Noemi...ti va?- e continuo ad accarezzarle i lunghi capelli castani
Alza la testa dal mio petto e mi guarda
-p-posso dor-mire con t-te?- chiede asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
-certo che puoi! Va a metterti nel letto, io mentre tolgo via questa roba-
-no tranquillo, aspettami qui!- dice per poi ritornare al tavolo, rimettere il gelato nel freezer, posare il cucchiaio all'interno del lavandino, buttare i tovaglioli e tornare da me.
Le avvolgo le spalle con un braccio e, dopo aver appoggiato la sua testa nella mia spalla, ci dirigiamo verso la mia camera.
Ci stendiamo e la invito ad avvicinarsi per farsi abbracciare. Mi accontenta e posa la testa nel mio petto mentre le accarezzo i capelli.
-posso chiederti una cosa?- e dalla sua voce noto che è più calma
-dimmi-
-come fai ad affogare i tuoi singhiozzi, i tuoi problemi?!-
-beh, prendo uno dei miei cuscini e lo stringo forte come se stessi abbracciando qualcuno, qualcuno che voglio bene...vuoi un cuscino?-
-no...per stasera ho chi abbracciare, se posso..- chiede timidamente.
-certo che puoi- e la stringo ancora più forte.
Si addormenta con la testa appoggiata al mio petto, una mano sotto la guancia e un braccio che mi cinge la vita, una lunga maglietta nera e il leggero lenzuolo appoggiato solo nella parte delle gambe, mentre io le avvolgo le spalle con un braccio e con la stessa mano le accarezzo la schiena e i capelli e l'altro braccio è piegato con la mano nella nuca.
La sera dopo, mentre controllo se Noemi e lei dormono già, visto che è stata una giornata estiva piuttosto pesante, la ritrovo ad abbracciare il cuscino che si trovava nel baule ai piedi del mio letto: me lo aveva regalato mio nonno e per me era molto importante, ma in questo momento, la felicità di Giulia è la cosa più importante.

Fine ricordo

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