Sperai con tutte le mie forze che quella cena non terminasse mai, ma quando chiusi la porta baciando un'ultima volta la guancia di Jane capii ciò non sarebbe potuto succede.Danger dormiva da un po', circa dall'ora del dolce, e Justin non aveva smesso di fissarmi per un solo secondo.
Sembrava furioso e allo stesso tempo deluso.
"Evelyn" si passò una mano fra i capelli sedendosi sul divano, "Chi è quel tipo?"Dal suo tono di voce sembrava che non volesse nemmeno chiedermelo e che avrebbe preferito non sapere, ma allo stesso tempo che se non avesse saputo sarebbe impazzito.
"Mi ascolterai?"Justin restò in silenzio cercando di capire la mia domanda.
"Ti ho sempre ascoltata" mormorò come se si sentisse accusato.Mi avvicinai a passo lento ed annuii, "Assicurami che mi ascolterai anche adesso".
"Certo" annuì prendendomi la mano e facendomi sedere accanto a lui, "Sei la madre di mio figlio, certo".
Annuii, sin da quando eravamo venuti a conoscenza della gravidanza io e Justin ci eravamo promessi che non ci sarebbero stati segreti fra di noi e infatti, entrambi sapevamo tutto l'uno dell'altro.
"Jace Cooper" iniziai, "Credo sia diventato padre oggi, è il ragazzo che ho incontrato in ascensore" spiegai.
A quelle parole Justin non si rilassò, come speravo, ma indurì la mascella e mi strinse la mano più forte.
"E da te cosa vuole esattamente?" sembrava sul punto di esplodere ma allo stesso tempo cercava invano di mantenere un tono tranquillo perchè capissi che mi avrebbe ascoltata.
Alzai le spalle, "Abbiamo scambiato due parole, non credo ci sia nulla di male nel prendere un caffè insieme".
I suoi occhi vennero trafitti da una scarica di adrenalina prima che si sgranassero.
"Hai intenzione di andarci?" mormorò.
Sembrava sconvolto.
"Si, Justin" deglutii, "Ho intenzione di accettare".
Justin si alzò in piedi di colpo facendomi sussultare, l'avere Danger non lo aveva affatto calmato e lui era rimasto l'impulsivo di sempre.
Forse avrei dovuto immaginarlo.
"Cosa diresti che ti dicessi che domani esco con una ragazza, mh?" sbraitò allargando le braccia.
Chiusi gli occhi, "Non è la stessa cosa".
"Ah no e allora cosa?" fece un passo in avanti, "Perchè a me sembra proprio lo stesso, stai per uscire con un ragazzo e non puoi pretendere che a me vada bene" disse puntandomi l'indice contro.
"Non sto uscendo con lui, te l'ho detto" risposi gesticolando, "Con tutta probabilità è appena diventato padre, siamo nella stessa situazione e vuole bere un caffè".
Cazzo, è solo uno stupido caffè cos'è che non capisci?"Che vada a berlo con la madre di suo figlio che vorrei ricordarti che non sei tu!" sgranò gli occhi gridando.
Danger iniziò a piangere dalla camera adiacente, Justin sbuffò e si tirò le punte dei capelli.
"Cosa devo fare per farti capire che non riuscirei a paragonare nessuno a te?" domanda con un fil di voce.
"Non lo so" socchiuse gli occhi respirando profondamente, "Forse è solo successo tutto troppo in fretta"
.Oh, giusto.
Danger non è stato un piano ma un incidente.
Un groppo di saliva mi si fermò in gola e attraversai in fretta il salotto perchè non mi vedesse impallidire.

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I'm Danger 2
FanficCredevano di aver trovato la felicità e che nessuno avrebbe mai potuto dividerli. Non avevano fatto i conti con la realtà Sequel di I'm Danger Tutti i diritti vanno a ''Bieber23''