Mi morsi il labbro con ferocia guardando nella direzione della porta.Ero stata così presa dal litigio con Justin da essermi dimenticata dell'arrivo di Cassie e sua madre.
Non avevo pensato a come avrei dovuto comportarmi, non sapevo nemmeno se avessi l'obbligo di rivolger loro la parola.
Justin avrebbe sicuramente preferito di no, ma che ci piacesse o meno Cassie era stata tutta la mia vita per un certo periodo.
"Ciao, Justin" disse la donna riportandomi alla realtà.
Guardava il figlio come se volesse abbracciarlo ma non potesse.
Cassie fece un passo in avanti schiarendosi la voce e gli posò una mano sulla spalla, "Come stai?""Non credo di essere mai stato meglio, sorellina" ripose lui e il tono fu così gelido e distaccato da farmi venire i brividi.
Mi sarei dovuta aspettare questo tipo di reazione, lui le odiava e ne aveva tutto il diritto.
Loro lo avevano lasciato, Cassie non aveva versato una lacrima per questo e sua madre non si era nemmeno preoccupata di farglielo sapere.
Ci avevo pensato io quella volta."Possiamo entrare?" domandò la donna stringendo le braccia sotto il seno.
Cassie sgranò gli occhi dopo aver puntato lo sguardo su di me e superò il fratello stringedomi così forte che per poco non caddi a terra.
"Oh, Ev!" singhiozzò sulla mia spalla.
"Mh, ehi" ricambiai la stretta ricordandomi dei bei momenti che avevamo passato insieme prima che se ne andasse.
Per quanto potevo provare rabbia per essersene andata prima che partisse era la mia unica amica e che io volessi o no era stata una persona importantissima per me.
Justin chiuse la porta e mi sembrò in un solo secondo che quello non fosse più un luogo sicuro, ma piuttosto un covo pericoloso dal momento che erano entrate quelle due.
Justin mi passò un braccio sulle spalle allontanandomi da Cassie.
"Volete un caffè?" domandò ma era evidente che non volsse offrirglielo sul serio.
Tuttavia sua madre annuì e lui dovette andare in cucina a prepararne.
Era proprio come la ricordavo, entrambe a dire il vero, anche se Cassie aveva i capelli più corti dell'ultima volta.
La madre di Justin contava solo qualche ruga in più sul bellissimo viso, pensai subito che Justin dovesse averlo preso da lei.
"Ti ricordi ancora di me?" domandò piegando la testa di lato lentamente e con un piccolo sorriso sulle labbra.
"Certo, Ruth" mormorai.
Per quanto forse avrei voluto non avrei mai dimenticato gli anni passati a casa di Ruth quando io e Cassie ci trovavamo il pomeriggio.
"Ho saputo del nuovo arrivo, congratulazioni" fece un passo in avanti e mi strinse la mano fra le sue.
Mi mordicchiai il labbro ed annuii, "E' tutto suo padre"
.I suoi occhi furono trafitti da un lampo a quelle parole e restò in silenzio annuendo debolmente mentre Justin richiamava la nostra attenzione.
Mentre lo raggiungevamo mi domandai cosa potesse pensare di questa situazione Ruth, alla fine suo figlio era diventato padre e lei lo aveva scoperto tramite una telefonata al suo ex marito.
Andai a sedermi in uno sgabello attorno all'isola della cucina mentre Justin appoggiava quattro tazzine di caffè.
Mentre prendeva la zuccheriera Danger iniziò a piangere, feci per alzarmi ma lui mi fece segno di restare ferma e che ci avrebbe pensato lui.

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I'm Danger 2
FanfictionCredevano di aver trovato la felicità e che nessuno avrebbe mai potuto dividerli. Non avevano fatto i conti con la realtà Sequel di I'm Danger Tutti i diritti vanno a ''Bieber23''