*Al termine della lettura, leggere la nota autrice sul fondo.Grazie.
Camminavo lungo il corridoio tra il salotto e la camera da letto, Danger mi guardava con la coda dell'occhio dallo sgabello attorno all'isola della cucina mentre mordeva il tappo del biberon.
Justin stava ancora dormendo, la sera prima aveva avuto una riunione con Chris e Chaz ed era tornato a casa tardi.
Le notizie non erano state quelle che avrei sperato.Un incontro, di lì a due giorni.
Come se non bastasse in serata, mentre guardavo la televisione con Dan in braccio, Ruth mi aveva scritto un messaggio dicendomi che l'offerta di fare colazione insieme era ancora valida e che lei e Cassie ci avrebbero aspettati nel bar all'angolo.
Alzai gli occhi al cielo frustrata, non ne avevo parlato con Justin perchè era tornato tardi dalla riunione ma non sapevo se era il caso di svegliarlo o meno.
Mi ero ripromessa di proteggerlo da ciò che lo avrebbe potuto ferire, in questo caso sua madre e Cassie, ma mi sarebbe allo stesso tempo piaciuto che la situazione si sistemasse.
La vita è troppo breve per sprecarla e se un giorno Justin alla morte Ruth si fosse reso conto di aver sprecato l'opportunità di viversi sua madre non me lo sarei mai perdonata.
Aprii la porta della stanza, Justin dormiva tranquillo fra i lenzuoli bianchi nella stanza completamente buia.
Il letto era illuminato solo dalla luce che entrava da una piccola fessura della finestra.
Andai a sedermi sul bordo e il materasso cigolò, era a torso nudo ed io mi resi conto per l'ennesima volta di quando fosse bello.
I capelli scompigliati gli cadevano sulla fronte e le labbra dischiuse indicavano quanto stesse dormendo bene.
Gli passai una mano fra le ciocche bionde e il suo viso si piegò in una smorfia prima che aprisse gli occhi.
Li socchiuse piano incontrando i miei e sorrise debolmente catturandomi fra le braccia e facendomi cadere contro di lui.
"Buongiorno" mormorò fra i miei capelli lasciandoci sopra un bacio.
Sorrisi sfiorandogli la mascella dove la barba era cresciuta troppo per i miei gusti, ma lo rendeva ancora più uomo di quanto non fosse.
"Dan?""E' in salotto" risposi mordicchiandogli il collo.
I suoi muscoli si tesero e mi maledii per quanto mi conoscesse bene, "E' già sveglio?"Danger era un bambino molto tranquillo e anche se durante la notte si svegliava varie volte amava dormire fino a tardi.
Justin lo sapeva quanto me.
"Si" annuii guardandolo negli occhi, "Ci ho pensato su".
Lui corrugò la fronte e un flebile sospiro gli sfuggì dalle labbra.
"Vuoi andarci, non è così?"Chiusi gli occhi annuendo debolmente e lui sospirò più forte passandomi la mani sulla schiena e accarezzandomela dal basso verso l'alto.
"So che è una cosa folle e so che non potrai mai perdonarla" iniziai a dire incrociando il suo sguardo a metà strada, "Ma è tua madre e so benissimo che se mai dovesse succedere qualcosa te ne pentiresti per il resto della vita".
Justin restò in silenzio e mi guardò come se stesse analizzando le mie parole, come se ci stesse riflettendo profondamente.
Mi accarezzò la guancia con i pollici e annuì."So che non vuoi farmi del male" disse.

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I'm Danger 2
FanfictionCredevano di aver trovato la felicità e che nessuno avrebbe mai potuto dividerli. Non avevano fatto i conti con la realtà Sequel di I'm Danger Tutti i diritti vanno a ''Bieber23''