3: Aiuto! Cane smarrito!

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Si può sapere chi vuoi? Kentin? Nathaniel? Castiel? Te li stai rigirando intorno continuamente! Ti vuoi decidere? Non puoi stare con tutt'e tre insieme! Prima ti piace uno, poi l'altro... Ma ti pare il caso? Prendi una decisione! Scegli!


<<Kate? Katherine?>>.

Una voce familiare mi riscosse dai miei pensieri.

Mi sentii come strappata da un lungo sogno. Sbattei le palpebre e mi girai verso la voce.

Iris era accanto a me, con un'espressione preoccupata dipinta sul suo volto roseo. Era la mia compagna di banco dell'ora di matematica.

<<Dimmi Iris>>, le risposi con voce stanca. Tutta la notte ero rimasta a pensare a Castiel e Nathaniel. Non potevo credere che quei due avessero combinato quel tale baccano il giorno prima. Ora l'unica cosa che mi chiedevo era dove fossero finiti.

Quanto a Ken non ero ancora riuscita a scrivergli. Mi rabbuiai, la sua mancanza si sentiva eccome, anche se non mi piaceva ammetterlo.

<<Cosa c'è che non va? Ti vedo cosi pensierosa...>>. Iris appoggiò il palmo alla guancia e mi guardò con occhi tristi.

Scossi la testa e l'appoggiai al banco, <<Sto passando davvero giorni impossibili>>, risposi semplicemente. Giocherellai con la linguetta del borsello cercando di non pensare troppo.

Iris smise di guardarmi e si concentrò a seguire il discorso della prof mentre io non riuscivo a mantenere la conversazione.



Quando finalmente la campanella suonò mi precipitai fuori dall'aula senza un obbiettivo preciso in mente. La mia mente ondeggiava di continuo tra i ragazzi del liceo che fino ad ora avevano riempito la mia vita. Avevo proprio bisogno di schiarirmi le idee ma non sapevo proprio dove andare.

Non avevo voglia di parlare perciò la segreteria, la mensa e i corridoi erano da escludere, potevo incorrere nel rischio di ritrovarmi dinanzi Nathaniel o Ambra e la cosa mi dava la nausea al momento. Il cortile era assolutamente off limits! Con Castiel che girava per quelle parti non sarei riuscita a combinare nulla e avrei finito con il litigare definitivamente con lui.

Per un attimo mi balenò in mente il luogo speciale che Castiel mi aveva fatto vedere, era perfetto!

Dovevo solo sperare che non fosse chiuso a chiave.

Con aria furtiva cercai di destreggiarmi tra i corridoi per giungere al luogo desiderato senza essere vista, ma proprio nel momento in cui il mio cervello cantò vittoria andai a sbattere contro la persona che meno volevo vedere al liceo.

<<Guarda chi si vede! Katerina la cretina!>>, la voce stridula di Ambra mi risuonò nelle orecchie.

Era accompagnata da due ragazze, alte quanto lei, che sembravano somigliarle nell'abbigliamento e nel modo di fare. Queste ridacchiarono e mi sembrarono due oche giulive, quanto ad Ambra, era soltanto la solita deficiente e non avevo tempo per discutere con lei.

<<E guarda chi si vede! Ambretta la capretta! Levati dai piedi, non ho tempo da perdere con te!>>, sbraitai e detto questo le passai accanto inviperita, superandola.

Ci mancava solo lei!

Corsi a più non posso verso il nascondiglio segreto, salii con pazienza le scalinate e quando arrivai alla porta notai che era già stata aperta. Forse Castiel era passato di là.

Dolce Flirt: Amour SucréDove le storie prendono vita. Scoprilo ora