Il giorno dopo ero decisa più che mai a far luce su quel mistero. Ero rimasta a pensarci tutta la notte, non riuscendo in alcun modo a riposare in maniera tranquilla. Era davvero un fantasma? Oppure era semplicemente un effetto ottico dovuto alla luce? E se invece fosse stato un fantasma...avremmo dovuto tutti temerlo?
Nella testa mi balenavano una serie interminabili di quesiti e sapevo che l'unico modo per capirne qualcosa era sicuramente tornare sul "luogo del delitto".
E' stato con quel pensiero in mente che andai a scuola, solo ed esclusivamente per capire cosa diavolo era successo la sera prima.
Feci un bel respiro profondo, poi varcai la soglia d'ingresso della mia amata scuola. Tutti gli altri studenti, arrivati contemporaneamente a me, subito si riversarono lungo il corridoio alla ricerca dei propri armadietti, io invece avevo una missione completamente diversa.
Cominciai a camminare a passo spedito verso il sottoscala quando ad un certo punto mi ritrovai dinanzi Ambra e le sue amiche galline.
Queste, vedendomi, cominciarono a sghignazzare. <<Che avete da ridere?>>, sbottai nervosamente. Non sapevo il perché, ma qualcosa mi diceva che mi stavano deliberatamente prendendo per il sedere.
<<Li mi ha detto che ieri sera te la sei fatta sotto dalla paura!>>, cominciò Ambra con un malefico sorrisetto sulle labbra, <<Non ti vergogni di avere ancora paura dei fantasmi alla tua età?>>.
Sentendo la sua insinuazione arrossii dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi, ma non avevo intenzione di fare la figura della scema, <<Veramente è Li quella che è scappata via da lì in preda alla paura>>. E questa è la pura verità.
<<Sei sempre più uno spasso, mocciosa>>, rispose Ambra continuando a ridacchiare, mentre mi bypassava tranquillamente insieme alle sue amichette. Decisi di lasciar perdere per il momento, avevo faccende più importanti di cui occuparmi.
A passo veloce raggiunsi in poco tempo il sottoscala, osservando con cura ogni cosa.
L'ansia cresceva a mano a mano controllavo ogni oggetto della stanza, ma raggiunse il suo picco quando il mio sguardo incappò in due oggetti abbandonati a terra: una cicca di sigaretta e dei pezzetti di plastica. Bingo! Questi non erano qui ieri sera!
Quel ritrovamento era senz'altro una prova... Solo che non avevo idea di dove potesse condurmi con le indagini.
Raccolsi gli oggetti con cura e li infilai in borsa. Non mi preoccupai delle impronte digitali, non eravamo mica in CSI.
Dopodiché me ne andai in classe per seguire la mia prima ora di lezione.
Durante tutto il corso della mattinata non feci che pensare a quel fantasma. Ammesso ovviamente che si trattasse davvero di un fantasma. A quel punto non ne ero più così tanto sicura.
<<Hei, tutto ok? Mi sembri inquieta>>, la voce preoccupata di Iris mi distolse immediatamente dai miei pensieri. Scossi la testa, abbozzando una sorta di sorriso, <<Niente di che, sono solo un po' confusa>>. Non potevo raccontarle del fantasma, mi avrebbe presa per pazza.
Iris mi scrutò a lungo con i suoi profondi occhi azzurri, poi il suo volto si rasserenò.
<<Per caso ha a che fare con i ragazzi?>>, mi lanciò un'occhiata complice.
Alla sua insinuazione non potei fare a meno di arrossire violentemente sulle guance, <<N-no, assolutamente!>>, scossi la testa velocemente. Ero in preda all'imbarazzo.
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Dolce Flirt: Amour Sucré
Fanfiction> Incrociai le braccia al petto, furente: > >, m'interruppe lui, appoggiando il suo dito sulle mie labbra. Quel gesto bastò a mandare il mio cuore in totale confusione. La sua mano scivolò sulla mia guancia, mentre i miei occhi incrociarono finalme...