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Salve gente, finalmente

sono riuscita ad aggiornare.

Non credo di poterlo tanto presto

anche perchè sono un pò incasinata

con il lavoro e il trasloco;

quindi penso proprio che l' aggiornamento

slitterà ai primi di gennaio, se non dopo.


Non uccidetemi, detto ciò,

buona lettura.

Capitolo dedicato a RobertaMalfoy per il suo compleanno.
Piccolo regalino di compleanno.









DEREK


Appena vedo Stiles rientrare con il bambino in mano, mi schiaffo una mano sulla faccia. Non oso immaginare cosa abbia potuto partorire la sua mente. Di sicuro qualche assurdo piano, che però come al solito riuscirà a toglierci dai guai.

Si siede accanto a me, e mi scocca un' occhiata tra l'arrabbiato e il divertito. << Se hanno rapito Thomas, evidententemente i Bonnet vogliono che questa guerra, venga fatta sul loro territorio. Mi avete sempre detto che i lupi sono territoriali, quindi vogliono giocare a loro vantaggio. A parte Chris nessuno li conosce, magari potremmo sfruttare la cosa a nostro vantaggio, chiedengogli di venire qui, e poi fare un' attacco lampo >> dice guardando Chris. Lo guardo con un sopraciglio alzato << E come pensi di fare genio? Voglio dire, se Thomas fa parte dei Bonnet, dubito che si spostino qui, solo per venire a parlare con noi, oh meglio con Deaton >>, mi guarda confuso e riprende il suo discorso << Ma Derek noi...>>, ringhio a quelle parole, << Non osare pensarci Stiles. Seguiremo il tuo consiglio, ma la cosa finisce qui per te. Non voglio vederti immischiato in una guerra, non quando c'è di mezzo nostro figlio; e non voglio sentire nessuna lamentela; sono sicuro che anche il resto del branco la pensa allo stesso modo >> dico rivolgendomi al veterinario, che mi guarda annuendo.

<< Figliolo, lo sai che di solito ti lascio fare come vuoi, sarebbe meglio dire, che decidi di fare come ti pare, ma, questa volta Derek a ragione. Non credo che a Chris e Peter, dispiacerà se tu ne stia fuori da questa cosa. E se non lo farai, credimi, ti legherò da qualche parte, pur di non farti uscire di casa. Quindi a te la scelta >>, Stiles guarda suo padre, e si arrende. O almeno spero che abbia capito, che non si tratta più solo di lui, qui c'è imballo, troppe cose e troppe persone, solo per un bambino.



Restiamo a parlare per un pò, decidiamo qualche metodo di strategia, e quando mi rendo conto che è il crepuscolo, decido che è il caso di andare a casa.

Stiles per tutto il tragitto in macchina, non ha fatto che rimanere in rigoroso silenzio; lo guardo e poso una mano sui suoi capelli, mi guarda per un secondo e torna a guardare fuori dal finestrino della macchina.

<< Non puoi chiedermi di restarne fuori Sourwolf, e il nostro branco questo >> sbotta ad un certo punto Stiles, lanciò un' occhiata al bambino, e vedo che gioca con la sua mano, mettendola in bocca e sbandoci sopra, ritorno a prestare la mia attenzione a Stiles, e con molta calma gli rispondo << Certo che te lo sto chiedendo. In realtà se fuori da questa cosa prima ancora di esserci entrato Stiles – accosto la macchina e lo metto a sedere sulle mie gambe – Amore ascoltami, non voglio tenerti fuori da questa cosa per farti un torto. Lo sto facendo perchè è meglio così per tutti. Dopo quello che è successo con Gerard non voglio più che ti accada nulla di male, Stiles cerca di capirmi, lo stiamo facendo per il tuo bene, anzi per il vostro bene >>. Stiles sembra riflettere a quelle parole, e appoggia la faccia sulla mia spalla; si sposta per mettersi nei sedili posteriori, e sussurare a nostro figlio << Forse tutti i torti tuo padre non li ha >>, dopo quelle parole, llascia un bacio sulla testa al piccolo e cerca di levargli la mano dalla bocca, ma con scarso successo.

Rimetto in moto la macchina, e finalmente arriviamo a casa, scendiamo tutti e tre dalla macchina, ed entriamo in casa. Stiles si mette all' opera, cambia il bimbo, e poi lo prepara per dargli da mangiare. Lo guardo affascinato mentre compie quei gesti con fare protettivo, e dopo averlo tenuto sveglio per un'altra mezz' ora il bimbo si addormenta fra le braccia di Stiles. Glielo sfilo dalle mani, e lo metto nella sua culla in camera nostra, non accendo neanche il baby – monitor e raggiungo Stiles in cucina.

Prepara della pasta e delle bistecche in agrodolce, mentre io apparecchio la tavola. Spazzoliamo via tutto quello che era sul fuoco, e appena finito, andiamo a letto.

Stiles ha controllato Will almeno tre volte, prima di addormentarsi del tutto; da quando è nato è diventato più ansioso di prima. Lo guardo mentre dorme, e il respiro calmo e regolare mi tranquillizzano, fino a quando non sento un piccolo sbuffo nella camera di Will.

Vado a cotrollarlo, e lo trovo sveglio con una mano in bocca, e un puzzo di cacca nauseabondo. Lo prendo in braccio, e lo metto nel fasciaatoio, provo a cambiarlo, ma con scarso successo.

Accidenti credo che dovrò chiamare Stiles, ci provo altre tre volte, prima di riuscire nell'impresa e porto Will in camera nostra. Li guardo entrambi, e penso che non ci sia più nulla di bello a questo mondo.




NDA:

Piccolo aggiornamento. Al prossimo capitolo ;)

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