Capitolo undici.

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«Ma che cazzo

Ashton si staccò immediatamente da Calum, girandosi lentamente verso la voce.
Daniel e Joy erano in piedi, lì a fissarli.
Joy li guardava con preoccupazione mentre Daniel era rosso dalla rabbia.

«Uhm, noi non siamo, uhm noi non abbiamo» Ashton si girò verso di Calum, cercando aiuto da parte sua. Erano nella merda, ma il corvino non sembrava essere preoccupato.

«In realtà» iniziò Calum «noi siamo e abbiamo fatto.»
Ashton lo guardò a bocca aperta e Calum sorrise, compiaciuto.

«Calum che cazzo stai facendo?!» urlò Daniel.

«Questo» mormorò il ragazzo, tirando la camicia al riccio e baciandolo.
Ashton non rispose al bacio, era semplicemente sconvolto e spaventato.

«Sei disgustoso! Gesu Cristo dimmi che è tutto uno scherzo. Dimmi che mio figlio non è un frocio!»

«Invece lo sono.» Calum replicò, prendendo la mano di Ashton e intrecciando le dita. «Ma sono comunque umano.»

Ashton guardò sua mamma che ovviamente era preoccupata, ma non per il fatto di aver scoperto che il figlio era gay (quella ormai lo aveva già intuito), ma per il fatto che uscisse con il figlio del suo fidanzato.

«Non ti importa di tuo padre eh? Non ti importa di fare la scelta giusta o no? Come puoi amare un ragazzo? Come?! Tu non sei mio figlio!»

«Calmati.» Calum disse calmo, mettendosi composto sua coperta.

«E poi tu sai benissimo cos'ha detto queen Gaga, disse una volta, sono nata in questo modo (i was born in this way [si riferisce alla canzone]) e nulla cambierà me.
Io amo Ashton.»

Daniel lo guardò scioccato, incapace di dire qualcosa.

«E secondo, tu stai mentendo a questa donna.»

«Calum se osi solamente ad aprire boc

«Era spaventato nel dirvelo. Di dirlo a te, Joy e a te, Ashton. Avevo paura delle conseguenze, ma ora non me ne fotte un cazzo.»

Ashton e Joy lo guardarono confusi. «Mio padre ha perso il lavoro, perché sfruttava la gente lì. Coglione. Quindi aveva bisogno di soldi, e quale metodo migliore se non sposare qualcuno? Sai come? Le sposava e poi prendeva i loro soldi, dopo di ciò passava al divorzio. Quante volte hai divorziato fin'ora? Ah si, circa 3 volte.»

Daniel si lanciò su Calum, tirandogli un pugno in pieno viso. Ma il ragazzo era troppo forte. Sì, si era fatto male ma non più di tanto.

«Ti dispiace? Sto parlando.» Sbuffò Calum.

Joy aveva le lacrime agli occhi, ancora scioccata.

«Mi dispiace Joy, avevo paura che mio padre mi picchiasse, ma amo Ashton e voglio evitare che succeda tutto da capo.»

Harry era nascosto dietro di Daniel, ma non appena sentì quelle parole, corse vicino alla madre.

«Tu cosa?» Chiese Joy, rivolgendosi a Daniel.

«Questo ragazzo sta mentendo! Lo starà facendo per uscire con quest'altro frocio!»

«Frocio? È mio figlio!»

Daniel per la rabbia, cercò di ricolpire Calum, ma lui lo afferrò per il braccio e lo spinse indietro. Daniel perse l'equilibrio e Harry ne approfittò per tirargli dei calci, facendolo cadere al suolo.

«Andiamo famiglia, andiamocene.» Joy sospirò e Ashton ed Harry la seguirono.
Calum si rimise sulla coperta, ma Joy lo richiamò. «Anche tu fai parte della famiglia.»

Non appena tornarono alla casa sulla spiaggia, Joy andò in cucina. «Bene, possiamo preparare le valige e andare.»

«No! Restiamo fino alla fine della settimana qui. Potremo dire a Daniel di andare via.»

-

Erano seduti tutti attorno al fuoco, tutti e quattro. Calum e Ashton erano in un angolo che si tenevano per mano, mentre Joy spiegava a Harry come bruciare il marshmallow.

«Ce la sto facendo! No! No! Rimani sul bastoncino! Cosa stai facendo! No!»

Joy ridacchiò, dando a Harry un altro dolcetto.

Presto qualcuno bussò alla porta.

Rabbividirono tutti.
Joy si voltò verso Calum, preoccupata, mentre il ragazzo si alzava per andare verso la porta.

«Non farlo! Ti colpirà di nuovo! Vado io!»
Si alzò correndo Ashton, spingendo Calum da parte.

«No Ash, è tutto okay. Ho bisogno di parlargli. Ti amo.» Calum sorrise baciandogli la fronte e aspettando che andasse a risedersi con Joy e Harry.
Camminò a passo spedito verso la porta e la aprì leggermente, andando subito verso il giardino, dove stavano gli altri. Giusto nel case se Daniel avesse toccato Ashton o uno di loro.

«SORPRESA FIGLIO DI PUTTANA!»

«Ah fermo!» Ashton chiuse gli occhi e corse verso la porta, intento a colpire Daniel, ma quando si accorse chi fosse, si fermò di colpo.

«Mikey!» urlò, saltandogli addosso.
Anche Calum e Luke si abbracciarono.

«Hai tinto i tuoi capelli!»

«Si, l'ha fatto Luke per me.» sorrise il ragazzo dai capelli viola, per ora.

I quattro ragazzi si spostarono e andarono in salotto, sedendosi sulle poltrone.

«Mi sei mancato Ashy! Mi sei mancato, mi sei mancato, mi sei mancato.» Michael sorrise, buttandosi su Ashton e lasciandogli tanti baci sulla guancia.

«Anche tu Mikey!» sorrise Ashton, abbracciandolo.

Ne Luke che Calum si sentivano molto a loro agio, solo che Luke si guardò le mani e Calum si alzò, andando via dalla stanza.

Pure Ashton si alzò, seguendo Calum e fermandolo.

«Aw, Cal. Non c'è bisogno di essere gelosi.»

Calum sbuffò, girandosi verso di lui. «Non sono geloso.»

«Lo sei.»

«Non lo sono.»

«Lo sei.»

«Non lo sono.»

«Lo sei.»

«Ti odio»

«Ti odio anche io.»

«Forse il 'ti odio' può essere il nostro per semp-»

«Oh, chiudi quella cazzo di bocca.»

Forced » Cashton (Italian Translate)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora