Capitolo otto

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Calum seguì Ashton, prendendolo in braccio da dietro e riportandolo in stanza, facendolo risedere sul letto.

«Sono serio, Ashton. Ti potrei far venire in qualsiasi momento.»

«Non potresti.»

«Potrei.»

Ashton fece spallucce, sistemandosi sul letto.

«Non mi credi, Ash?» Calum chiese, avvicinandosi lentamente al ragazzo.
Ashton scosse la testa, alzando lo sguardo sul ragazzo davanti a lui.

Calum salì sul letto, mettendosi a cavalcioni su Ashton.

«C-Calum.» Ashton sussurrò «Non penso che tu d-»

«Shh tesoro, è tutto okay.»

Calum appoggiò le mani sulle spalle del ragazzo, iniziando a farle scendere sempre di più verso il basso. Si sporse in avanti, iniziando a baciare il collo al riccio, e sapendo il suo punto debole succhiò la pelle in quel preciso punto, creando una "macchia" violacea.

Ashton piagnucolò, aveva bisogno di distrarsi. Non poteva perdere la sfida fatta precedentemente, non poteva. Ma le mani di Calum arrivarono fino al suo interno coscia.

«Vuoi che ti tocchi principessa?» sussurrò Calum al suo orecchio.

Ashton gemette, annuendo con la testa e chiudendo gli occhi.

Sul viso di Calum apparve un ghigno, appoggiò la mano sopra la lunghezza del ragazzo, da sopra i jeans, e iniziò a far scorrere lentamente la mano.

«C-Calum, ti prego.» piagnucolò di nuovo.
Calum ormai notò il rigonfiamento, e sorrise soddisfatto, continuando.

«Sei così bella principessa, guardati.» Calum sussurrò, appoggiò una mano sulla guancia e lo baciò dolcemente.
Senza preavviso rimise la mano sui jeans di Ashton, e quest'ultimo gemette nuovamente.

Calum muoveva lentamente le mani, cambiando poi man mano velocità.

«F-fanculo, continua così.» sospirò Ashton, mordendosi il labbro. Calum glielo morse, slacciandogli la cintura dei jeans.
Gli abbassò i jeans e mentre stava per abbassare i boxer, sentirono dei passi.

Ashton tirò su Calum e velocemente si misero una coperta sopra, perfettamente in tempo, dato che la madre di Ashton entrò in stanza.

«È l'ora di dor- ah perfetto, già siete a letto.» la mamma di Ashton sorrise.
Calum spostò la sua mano sulla coscia di Ashton e Ashton la spostò immediatamente.

«Come mai nello stesso letto?» domandò la donna.

«Incubi notturni.» rispose subito Ashton e la madre annuì.

Calum per stuzzicarlo mise una mano dentro ai boxer del ragazzo e quest'ultimo sussultò.

«Stai bene?»

«Si sto bene. Ho Calum però. Va tutto bene. Io sto bene. Babbo Natale sta bene. Cioè voglio dire, ora che è estate ha anche lui una vacanza. Anche se verrà pagato di meno, anche se in realtà non viene pagato. Cioè povero lui, poveri bambini.»

«Shh, dormi che ti fa bene.» la donna rise, chiudendo la porta.

«Eri un ragazzo così innocente e ora menti per me?»
Calum lo derise, facendolo girare verso di se. Ashton sbuffò in risposta e avvolse le gambe intorno alla vira di Calum.

«Bravo ragazzo.» ripeté Calum «Cosa vuoi che faccia per te piccolino?»

«T-toccarmi.» Balbettò Ashton e Calum lo accontentò.

Mise una mano all'interno dei suoi boxer, afferrando la lunghezza e iniziando a pompare lentamente.
Con la mano libera, prese l'elastico e tirò giù l'indumento in eccesso.

Non appena calò i boxer del tutto, li prese e li buttò da qualche parte della stanza, senza mai staccare gli occhi da quelli di Ashton.
Lasciò un bacio sulla mascella, per poi scendere lungo il collo, il petto ed infine arrivando alla sua vita.

«T-ti prego Calum.» piagnucolò di nuovo Ashton.

Calum lo guardò, guardando poi verso la lunghezza del ragazzo.
Ashton sapeva cosa volesse fare il ragazzo, ma lui non era proprio convinto.

«Va bene, puoi farlo» mugulò Ashton «anzi no, non farlo.»

Calum ridacchiò. «Mi dispiace principessa, ma non mi piace usare la mano.»

Ashton sbuffò, annuendo.

Calum allora si chinò ancora di più, iniziando a baciargli la lunghezza. Iniziò poi a prenderne un po' in bocca, causando così un gemito da parte del riccio.
Calum continuò, prendendo sempre più in bocca e aiutandosi con la mano.

«C-cazzo Calum.» imprecò Ashton, mettendo una mano tra i capelli del corvino, mentre quest'ultima succhiava con un po' più di violenza.

Ashton genette di nuovo, alzando i fianchi dal letto, cosa che Calum non voleva assolutamente.

«Non così principessa.» glieli riappoggiò delicatamente, riprendendo a succhiargli la lunghezza.

«C-Calum sto per ven-» non fece in tempo, che ormai era venuto.

Calum sospirò soddisfatto, lasciando dei piccoli baci sul petto del ragazzo e alzandosi da letto.
Anche Ashton si alzò, re-indossò i boxer ed insieme andarono verso il bagno per fare una doccia veloce.

-

Entrambi uscirono insieme dal bagno, andarono velocemente in camera e indossarono i loro pigiami, per poi mettersi sotto le coperte. Abbracciati.

«Calum?»

«Si?»

«Cosa siamo ora noi due?» domandò Ashton, accarezzando una guancia al corvino.

«Non lo so. Mi è piaciuto fare tutto ciò con te, lo ammetto, ma non lo so. Non pensarci ora, va bene?»

«Va bene.» Ashton sorrise. «Ah, Calum?»

«Si?»

«Coccole?»

Forced » Cashton (Italian Translate)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora