Capitolo nove.

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Ashton si svegliò e non gli ci volle molto per ricordare cosa fosse accaduto la serata precedente. Ma non riusciva a capire come si sentiva, forse era felice?

Si girò verso Calum, il quale era già sorprendentemente sveglio. Calum si allungò verso il comodino e prese gli occhiali di Ashton, mettendoglieli.

«Li uso solo per leggere.» Ashton ridacchiò. «Riesco a vederti anche senza.»

«Lo so, sei così carino quando li indossi.»

Ashton arrossì, appoggiando la testa sul petto del ragazzo.

Calum baciò la fronte di Ashton, scendendo poi la guancia e baciandogli varie volte le labbra.

«Calum.» Ashton sorrise, interrompendolo. «Mi sono appena svegliato, devo andare a lavarmi i denti.»

Calum fece spallucce. «Io mi sono già lavato i denti, ora non importa del tuo alito.»
E riprese a lasciargli dei baci.
Gli lasciò un ultimo bacio sulla fronte e si alzò, percorrendo la stanza e mettendosi sotto alle coperte del proprio letto.

Ashton lo guardò confuso, ma dopo pochi secondi la porta si aprì.

«Buongiorno!» sorrise Daniel. «Dormito bene?»

Ashton guardò Calum, che sorrise e annuì.

Poco dopo Daniel se ne andò, lasciando i due ragazzi da soli.

«Merda.» Calum mormorò «dobbiamo essere più prudenti. Immagina la reazione di mio padre se solo sapesse che mi frequento con il figlio sexy della sua fidanzata.»

«Uscendo? Sexy?»

Calum fece spallucce. «Beh, sei sexy.»

«Lo dici tu.» Ashton ridacchiò, coprendosi il volto con le mani.

Calum si alzò di nuovo e camminò verso il letto di Ashton, si sedette davanti a lui e gli prese il volto tra le mani. «Cosa vorresti dire?»

«Beh, questo è un gran complimento, dato che me lo ha appena fatto uno dei ragazzi più belli della scuola.»

Calum sorrise, baciandolo dolcemente sulle labbra.

«Dobbiamo andare a fare colazione.» Sussurrò Ashton, facendo sbuffare Calum.

Calum avrebbe preferito passare la mattinata con Ashton, piuttosto che con suo padre e la madre di Ashton.

Entrambi si alzarono e indossarono qualcosa, scendendo poi al piano di sotto.

-

«Sembri stare meglio oggi.» La madre di Ashton cinguettò, guardando il figlio con un grande sorriso. «anche tu, Calum.» aggiunse.

Ashton e Calum annuirono e Daniel sorrise, ignaro del fatto che i due ragazzi si stessero tenendo per mano sotto al tavolo.

Poco dopo arrivò Harry, con un aeroplanino in mano.

«Capitan Jack Sparrow al tuo comando!» urlò il bambino, lanciando l'aeroplanino.

«Ma Jack Sparrow non è un pirata?»

«Non hai immaginazione, Ashton» Harry sbuffò «allora, visto che sei cosi noioso, non sarà più Jack Sparrow ma Ameila Earheart.»

«Ma Ameila non è-» Ashton iniziò la frase ma Calum gli tirò un calcio.

«Non hai davvero immaginazione.» Calum ridacchiò. Ashton si avvicinò per dargli un bacio ma poi si ricordò di dove si trovavano, così si rimise composto sulla sedia.

-

«Daniel!» Harry strillò «Possiamo andare in spiaggia?» domandò il bambino, correndo in soggiorno dall'uomo.

Ashton ascoltava da fuori la stanza, giusto per sapere se doveva farsi ora la doccia o dopo.

«Certo, perché no.» Daniel accettò, scompigliando i capelli al ragazzino.
«Vuoi andarci con Calum e Ashton?»

«Sicuramente passeranno tutto il tempo a baciarsi.» Harry rise, iniziando a giocare con una macchina.

«Che cosa?»

«Sul serio.» Harry annuì, non prestando molto attenzione a ciò che stava dicendo. «in questi ultimi tempi li ho visti stare sempre appiccicati.»

«Ma no, tranquillo sono solo amici» Daniel ridacchiò «mio figlio non è gay».

«Un cosa?»

«Nulla Harry, non ti preoccupare hai solo frainteso.»

Ashton corse velocemente su per le scale ed entrò in camera, sedendosi sul letto e mettendosi le mani in testa.

«Ashton? Che succede?» chiese Calum, girandosi verso il ragazzo.

«Tuo padre, è omofobo?»

Calum sospirò, sedendosi accanto ad Ashton. «Lo so, lo sapevo da tanto tempo in realtà. Sai, mio zio era gay e tutta la mia famiglia provava disprezzo verso di lui. Lo ignoravano, non lo invitavano più alle cene e quando lo vedevano facevano finta di non conoscerlo.
È una cosa orribile.»

«E dov'è lui ora?»

Calum rimase in silenzio, fissando il pavimento. «Beh, non sempre riesci a superare cose del genere. Quindi preferisci finirla..» borbottò dopo poco lui, abbracciando Ashton.

«Non accadrà lo stesso con noi. Mia mamma non è contraria a queste cose, cioè la relazione tra due persone dello stesso sesso, quindi potremo contare su di lei.
E poi guarda, abbiamo l'intera estate per noi, possiamo divertirci.»

Calum sorrise, stringendolo più forte.

Ma entrambi lo sapevano.
Questa era la calma prima della tempesta.*

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*okay, io ho tradotto letteralmente la frase, in inglese è "this was the calm before the storm" e quindi spero che abbiate capito.

Forced » Cashton (Italian Translate)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora