Capitolo tredici.

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«Calum.. sveglia.» disse Ashton, scuotendo la spalla del ragazzo.
Calum grugnì e si girò dal lato opposto del letto, seppellendo la testa sotto al cuscino.
Ashton si alzò e andò a sedersi sulla schiena del ragazzo, iniziando a saltellare. Ricominciò poi a scuotere la spalla al moro, ma nulla.

«F-fanculo.»

Ashton si fermò improvvisamente, alzò il cuscino e lo vide ancora addormentato.
Si spostò da sopra di lui e lo sentì gemere.
Calum iniziò a mormorare qualche frase, ancora addormentato.

«S-sei così stretto.» Calum piagnucolò.
«P-più veloce daddy!»

Ashton si mise a ridere, scuotendo un'ultima volta la spalla del ragazzo. Questa volta duramente.

Calum finalmente si svegliò, sbadigliò rumorosamente ed infine guardò Ashton.

«Hai fatto il bel sogno?» domandò il riccio. Calum abbassò lo sguardo sul rigonfiamento, visibile dai boxer e arrossì.

«Che ore sono?» chiese Calum, sfregandosi gli occhi. Ashton si girò verso l'orologio appeso al muro e riferì l'ora.
Poi gli disse che sarebbero dovuti ritornare a casa il più presto possibile e che Michael e Luke probabilmente erano già usciti.
Entrambi si rivestirono velocemente e Ashton prese il telefono, chiamando Michael.

«Mikey?»

«Hey Ash.» qualcuno, che di sicuro non era Michael, parlò.

«Luke?»

«Mmh?»

«Dov'è Michael?»

«Oh, sta dormendo accanto a me. Avete bisogno di un passaggio?»

«Sì, ti prego.»

Ashton riattaccò, posando il telefono all'interno della tasca dei jeans.
Emise un urletto, per niente virile, non appena sentì delle braccia intorno ai fianchi.
Si girò velocemente e vide Calum fargli l'occhiolino e sorridergli.

«Luke sta venendo a prenderci.»
Calum annuì, stampando un bacio sulla fronte del riccio.

-

Michael era comodamente appoggiato tra le braccia del suo migliore amico.
Calum e Luke erano andati al supermercato più vicino, avevano deciso di fare un picnic. Entrambe le due coppie.
Così, Michael e Ashton, aspettavano i loro fidanzati nella casa usata per le vacanze.

«La tua relazione come fa ad andare così bene?» domandò Ashton a Michael, giocando con i capelli colorati del diretto interessato.

«Beh, siamo felici e non litighiamo. Non ne abbiamo motivo.» sorrise Michael.

«Ma c'è una cosa che mi tormenta.» sospirò Michael. «Quest'anno c'è il PROM, tu sai che sarei sempre voluto andare, Ashy. Ma non posso andarci con Luke. Insomma, lui è un professore..»

Ashton aggrottò la fronte, pensandoci.
Il PROM era interamente dedicato a soli studenti, se Michael ci fosse andato con Luke, quest'ultimo sarebbe stato licenziato.
O addirittura, portato in tribunale.

«Ma non possiamo fare nulla.» mormorò Michael, appoggiando la testa sul petto dell'amico. Ashton non poteva aiutarlo, ma si mise a sorridere non appena realizzò una cosa.

«Perchè stai sorridendo?»

«Perchè non balbetti più.»

Michael lo guardò confuso, aggrottando le sopracciglia. «Io non ho mai balbettato!»

«Ci conosciamo da parecchi anni e balbettavi. Conosci Luke da pochi anni e hai smesso. Secondo me lui c'entra.»

Michael lo guardò per l'ultima volta, fece spallucce e si sistemò meglio sul petto del ragazzo, chiudendo gli occhi e addormendosi.
Ashton invece, prese il telefono e entrò su eBay, guardando i vari oggetti.
Il suo occhio cadde su un articolo, si fermò subito e cliccò.

Yamaha batteria a soli $250.

Cliccò sull'offerta, ma poi venne interrotto dall'arrivo del suo ragazzo e Luke.
Bloccò lo schermo e si girò verso la porta, vedendoli venire verso il salotto.

«Ehi! Sapevate che il prosciutto era a metà pre-» Luke urlò, ma non poté finire la frase.
Vide Michael dormire, così si tappò immediatamente la bocca ma nello stesso momento, il ragazzo dai capelli colorati, mugulò qualcosa.

Ashton si alzò lentamente, prendendo un piccolo cuscino del divano e appoggiandolo sotto alla testa del ragazzo addormentato.
Calum era appoggiato allo stipite della porta, stava guardando ma rimase in silenzio.

«Stai bene?» domandò Ashton, avvicinandosi a lui. Calum avanzò lentamente e senza preavviso, iniziò a baciare il collo del ragazzo.
Ashton rimase a bocca aperto, ma non appena si rese conto di ciò che stesse accadendo, si morse il labbro.
Calum, iniziò a succhiargli un punto, succhiandoci poi sopra. Continuò così per due/tre minuti, fino a quando non vide una piccola "macchia" violacea.

«Mio.» sorrise Calum, guardando prima Ashton poi Michael. «solo mio.»

«Mh, sei geloso?»

«Un pochino.» Ashton sorrise, e appoggiò le labbra su quelle del moro, unendole in un soffice e dolce bacio.

«Sei mio Ash.» sussurrò Calum, sulle sue labbra.

«Sono tuo, Calum.»

E lo ribaciò di nuovo.

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Buona vigilia a tutte!

Forced » Cashton (Italian Translate)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora