La bandita

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Soul aveva da poco cominciato la sua avventura e già si chiedeva come avrebbe fatto a cavarsela con quel misero equipaggiamento. In testa non indossava nulla. E dire che l'elmo è la protezione più importante per un vero guerriero. Il problema è che è così antiestetico per un avventuriero. Sarebbe andato bene per un guerriero bruto e possente, ma non per lui. Se la sarebbe cavata senza. E cos'aveva oltre la corazza e una semplice spada di ferro? Assolutamente nulla. In parte si sentiva gasato: stava partendo da zero, proprio come un semplice avventuriero nell'alba delle sue avventure.

Le terre di Swerwey sono situate al nord del continente. Così a nord da veder nevicare ma non abbastanza per vedere i trichechi. Le limpide foreste e le sobrie colline sono tanto tipiche da risultare scontate anche per chi abita lì, e nessuno si ferma mai a guardare il paesaggio. E questo è l'errore degli avventurieri sventurati, perdonatemi il gioco di parole. Con un po' di attenzione si potrebbero notare tutti quegli accampamenti fatti dai banditi. Venir spolpato da quella gente sarebbe veramente un attimo.

Soul nemmeno ci pensava mentre guardava l'ingresso del labirinto di turno. Un cartello al di fuori del cancello segnava un gran bel "non entrare!". Il protagonista rise tra sé e sé. Secondo voi basterebbe davvero solo un cartello per fermare un avventuriero del genere? Certo che no, sono i draghi legati a una catena, gli zombie che resuscitano attivando la leva sbagliata e gli spettri assassini bisognosi di sangue umano a poterlo fermare. Soul sperò di non trovare nulla del genere in quest'avventura.

Quello che trovò nel labirinto, invece, era un mucchio di teschi e ossa. Soul li esaminò e decretò che dovevano essere morti da poco, dato che in mano tenevano ancora una torcia accesa. Che cosa strana, la deteriorazione! Un attimo fa erano ancora vivi e ora, ma guarda un po', sono già tristi ossa dall'espressione spaventata. Che altra espressione hanno gli scheletri? Secondo Soul solo quella spaventata. D'altronde che sensazione dovresti provare da morto? Felicità? E perché!

I muri del labirinto erano stretti e cupi, le ombre formate dalle rare torce erano inquietanti. Il protagonista avanzò fino a vedere una lugubre ombra in lontananza. In quel momento Soul si chiese che diamine stesse facendo lì, da solo, in un cazzo di dungeon. Delle persone erano morte in modo orribile lì dentro! Quella strana ombra potrebbe provenire da una creatura assetata di sangue e affamata di carne, pronte a divorare qualunque essere gli presenti davanti.

E invece sbuca una ragazza, incuriosita da quell'omunculo che sta tremando in un angolo e tra poco se la fa sotto.

"Tutto bene?" Chiede lei. Ha i lunghi capelli castani legati che poggiano sulle spalle. Indossa un'armatura di cuoio, una pelliccia d'orso le copre il collo e le spalle. Dal fianco le pende una spada corta.

"Se rispondo di sì eviterai di divorarmi la pelle e succhiarmi le ossa? Sì! Ti prego, sì, ti scongiuro ma non succhiarmi le ossa, mi fa troppo schifo." Ma quando Soul si accorse che si trattava di una normale ragazza, si vergognò un po' e il suo ego, mano a mano con la sua virilità, si allontanò di qualche metro.

"Alzati, smidollato!  Non ti difenderai dai mostri mettendoti a piangere. A dire il vero con qualcuno sì, ho sentito che ci sono certi tipi di folletti che ti leccano le lacrime e poi ti lasciano stare. Anche se loro non sono minimamente offensivi, quindi se non piangi non ti toccano. Ma non si sa mai, quelle piccole mani.. ahh!" Anche la ragazza andò nel panico. Dovete sapere che questa giovane è capace di affrontare a mani nude un troll, di tuffarsi in un mare di liquame di balena e scalare le montagne di Irdagul senza l'ausilio delle code di pecora-cavallo maculato se le dai una ragione valida. Ma mai, e dico mai, affronterebbe in qualunque modo esseri più piccoli di una palla da tennis, anche se in questo mondo il tennis non esiste. Cavallette e ragni la mandano in panico, il terribile Sancher il necromante che fa il bagno tra feci di morti e budella le fa solo ridere. La ragazza afferra per il bavero Soul e lo ritiene colpevole per aver suscitato spiacevoli ricordi.

Le stereotipate avventure nel mondo di EsperiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora