La diramazione

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Seduto su uno sgabello traballante, Soul guardò intensamente la sua compagna Amber mentre si distraeva tracannando alcolici di tutti i tipi.

"Non so, Amber, credo che questa piccola serata di.. piacere sia leggermente fuori dai nostri budget."

"Smettila di preoccuparti, coso! Ce la caveremo in qualche modo. In ogni caso questa sera tu dormi per terra."

Intanto il protagonista giocherellava con le ossa di pollo. "Abbiamo già dormito insieme prima, non c'è bisogno di fare la schizzinosa! Ti ricordi nei campi del teschio rosso? Abbiamo passato la notte abbracciati."

La locanda Scoreggia di Drago non era molto rassicurante: piena di loschi tipi e illuminata in modo grossolano.  Ma se ci si vuole immergere completamente in un'avventura, la locanda squallida è una tappa obbligatoria.

"Lì non vale, avevo paura che i serpenti mi mangiassero le dita dei piedi."

E intanto Soul era immerso nei suoi pensieri. Era infatti l'unico a non guardare e applaudire la giovane donna abbronzata che danzava per il locale a suon di sonagli e si arrotolava sulle colonne in modo sensuale.

"Dimmi la verità, Amber. Perché stiamo viaggiando insieme?"

 Lei gli dà le spalle per assistere alla ballerina porno. "Non so, mi fidavo. Mi hai aiutato nel dungeon delle cavallette e da allora sono compagni."

La danzatrice semi nuda struscia il sederino bello sodo sulla guancia di un rude mercenario senza denti e questo sviene. 

"E ti sembra una motivazione logica? Dopo quella avventura potevamo tranquillamente separarci. Non capisco nemmeno perché mi sono fidato io. Avresti potuto rubare i miei soldi, legarmi a un albero e violentarmi."

"Credo tu abbia confuso i nostri ruoli."

La ballerina si appresta a eseguire la tecnica di ballo comunemente conosciuta come la gru impiccata dal titano di ghiaccio e tutti fischiano e si innamorano.

"Quando sono con te io sento.."

"Senti, me lo dici dopo, okay? Ehi, quella è la famigerata posizione del lombrico sputa fiamme che rende zoppo il dio dei fulmini!"

E allora Soul si limitò a sorseggiare quell'idromele annacquato. A lui non piaceva l'idromele, nè tantomeno qualsiasi tipo di alcolico, ma che figura ci avrebbe fatto con Amber?

La stanza della locanda era sporca quando le mani del cuoco, e per entrambi meno ci pensavi meglio era. Amber si apprestava a cambiarsi e aveva tassativamente proibito a Soul di guardarla. Ogni rumore di lacci slacciati e cinture scinturate lasciava fin troppo spazio all'immaginazione dell'eroe. Per tappare quell'imbarazzante momento, decise di parlare.

"È da quando ti conosco che non riesco a immaginare una vita senza di te. Sento di essere fatto per viaggiare, esplorare, combattere, tutto al tuo fianco. Mi sembra naturale."

Anche se Soul non poteva guardarla, sapeva che stava sorridendo. "Uguale per me."

"Più passa il tempo più mi rendo conto che c'è qualcosa che non va. Amber, io ti amo."

Silenzio di qualche secondo.

" Io ti amo in quanto viaggiatrice e compagna. Sei l'amica perfetta.”

E anche se Soul non poteva guardarla, sapeva che stava sorridendo, ma in un modo diverso.

“Farai meglio ad andare a dormire, Soul. Ti vedo tutto scombussolato.”

Il giorno dopo Amber non c'era più.

Le stereotipate avventure nel mondo di EsperiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora