La ballerina

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"Quindi non mi ero semplicemente drogata, la hai vista anche tu." Esclamò sorpresa la ballerina. "Sono contenta, vuol dire che non mi sono allenata per nulla in questi anni."

Soul la guardò scettico per qualche secondo. "Sei una ballerina! Che razza di allenamento è stato ballare? Cosa farai quando incontrerai un mostro, ti metterai a fare la lap dance?"

Il villaggio alle loro spalle sembrava salutarli con sbuffi di vapore e fumo di camini. I due decisero di seguire il loro destino, anche se era poco chiaro quale fosse.

"Non lo sai che il ballo ha molti vantaggi? Posso renderti più veloce o più forte, si chiamano potenziamenti."

Non c'era un filo di nuvole in cielo, proprio una bella giornata per un'avventura.

"Quindi mentre io dovrò combattere contro stormi di goblin che vogliono banchettare con la mia carne tu ti metterai a ballare? Va bene, allora che ne dici se compro un ukulele e ci portiamo dietro un pagliaccio così facciamo proprio un bel siparietto?" 

"Prima di tutto, i pagliacci hanno abilità speciali molto utili per esempio mandano in berserk l'avversario col pallone.."

"Che diamine è il berserk!"

"E poi non sono solo capace di ballare, ma riesco a invocare qualche magia di livello base."

"Come hai imparato a farlo?"

"Mi sono fatta uno stregone. Non hai idea di quello che si lasciano sfuggire quando li fai impazzire. Vuoi sapere cosa dicono?"

"Prima chiariscimi una cosa: si tratta di giovani stregoni affascinanti e aitanti o di vecchi con la barba grigia e il cappello floscio?"

"La seconda."

"Non voglio saperlo allora."

"A dire il vero il cappello non è l'unica cosa fl-"

"Non voglio saperlo!" Urla spaventato Soul. "Allora, dovremmo trovare la principessa e il troll, solo che quest'ultimo starà marcendo nello stomaco di qualche avvoltoio. La strada dovrebbe essere quella e.."

"Emerald." La ragazza incrociò le braccia, il vento fece dondolare i piccoli straccetti pieni di gioielli falsi che tintinnarono. "Il mio nome è Emerald."

"Nessuno te l'ha chiesto." E Soul continuò per la strada.

Quando scese la notte, la coppia cercò un posto al sicuro dove dormire ma non lo trovarono. Decisero quindi che qualunque posto sarebbe andato bene. Con frustrazione Soul non riuscì nemmeno ad accendere un fuoco, ma Emerald risolse brillantemente utilizzando la sua magia. Questo non fece che mettere ancor più di cattivo umore il protagonista.

"Sai, se avessimo dei cavalli risparmieremmo un sacco di tempo." Disse lei, osservando l'orizzonte nascosto dal buio. L'eroe non rispose, si limitò a mangiucchiare una mela.

"Allora, cosa c'è? Si può sapere perché mi odi tanto?" Chiese la ragazza. Soul notò quanto fosse bella la sua pelle abbronzata alla luce del fuoco.

"Non è che ti odio, mi stai.. diversamente simpatica."

"Fantastico, umorismo da villaggio di campagna. Mi verrebbe da dire che sei un misantropo, o un licantropo, non si sa mai, ma ti ho visto con quella ragazza. Ti piace la compagnia, o perlomeno ti piace lei. Cosa c'è che non va in me? Hai paura che io ti possa saltare addosso? È questo, non vuoi tradire la tua ragazza? Sappi che non ho intenzione di fare nulla del genere, il mio motto è guardare ma non toccare. Tranne, beh, per gli stregoni."

L'eroe buttò la mela masticata sul fuoco e la guardò bruciarsi lentamente. "Non è questo. E ti prego, basta col discorso stregoni. Devi sapere che nel villaggio in cui ho vissuto c'era una ragazza molto simile a te. Ti somigliava fisicamente e faceva anche il tuo stesso lavoro."

"La ballerina?"

"No, la prostituta."

Un pipistrello decise che non era fatto per quel danato mondo e si suicidò buttandosi nel fuoco. I protagonisti nemmeno se ne accorsero. "Per chi mi hai preso?"

"Il problema è che me ne accorsi tardi. La corteggiai, le regalai dei fiori e lei sai cosa fece? Non solo non si concesse a me, ma si mangiò i fiori, uccise il mio cane e scappò dal villaggio. Tutti mi presero in giro."

Silenzio, tranne per il pipistrello agonizzante nel fuoco. "In mia difesa, non mi hai ancora regalato dei fiori, non ci stai provando con me e  non hai un cane."

"A dire il vero ce l'ho, ma è a casa."

"Non era morto?"

"È un altro."

"Ah."

Il pipstrello morì nelle fiamme e tutto il suo rancore lo fece diventare uno spirito immondo, pronto a spaventare e corrompere tutti i pipistrelli del paese ma gli umani non se ne accorgeranno mai.

"Mio caro Soul, dovrai abituarti a questo pericolo immaginario perché resterò con te finché la storia non sarà finita."

I due continuarono a viaggiare. Il loro obiettivo era trovare la principessa innamorata del drago, lei era una dei possibili eroi e soprattutto si supponeva fosse viva. Il viaggio fu perlopiù tranquillo, neanche un mostro diede loro fastidio e incontrarono i topi benevoli. Questa tipologia di creatura, molto particolare, era conosciuta per curare e donare oggetti agli avventurieri sebbene poi venissero riempiti di mazzate solo per il gusto di picchiare qualcuno. Per questo erano ormai una specie in estinzione. 

Si accorsero che il paesaggio, lentamente, era cambiato. Da florido e pieno di alberi a una secca distesa di fiori secchi, alberi secchi e persone secche. Ma quella non fu la cosa più spaventosa. Diversi pezzi dello scenario mancavano, quasi come ritagliati con delle forbici. Dietro si vedeva solo il nero più assoluto.

"Dici che è questo ciò di cui parlava la dea? Il mondo cessa di esistere senza eroe." Sussurra preoccupata Emerald.

"È assurdo, ci vorrà un'altra settimana di cammino. Questa terra farà una fine orribile se non facciamo qualcosa."

Decisero quindi di fare qualcosa di eroico, giusto per mantenere viva qualche zolla di terra.  

Le stereotipate avventure nel mondo di EsperiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora