La principessa

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Soul e Amber capitarono, per caso, in una grossa città fiorente. Le guardie all’estremità delle mura salutarono con un cenno l’eroe e la bandita. Improbabili venditori si avvicinarono a loro, furtivi, chiedendo se fossero interessati a pendoli pregiati. Risposero di no.

“Facciamo un giro per il mercato!” Disse eccitata Amber, le trecce dei suoi capelli castani danzavano con la brezza. “Non vedo l’ora di visitare tutti quei negozi.”

Soul le lanciò uno sguardo incuriosito. “Non credevo tu fossi una di quelle ragazze interessate allo shopping.”

“Shopping? Ma che stai dicendo, Soul? Io voglio rubare.”

Ma siccome per un eroe sarebbe stato disdicevole ignorare un comportamento del genere da parte del proprio partner, Soul le vietò severamente di fare qualsiasi cosa potesse nuocere alla sua immagine.

Decisero di restare nella locanda per passare la notte e cibarsi avidamente di cinghiale cotto decentemente. L’oste era, come potete immaginare, un grasso e unto uomo dall’aspetto gioviale. Accolse i protagonisti con un sorriso e raccontò loro di mille storie a cui nessuno poteva interessare davvero. Finché Amber non alzò un orecchio, interessata.

“Come hai detto, scusa? Drago?”

“Sì, un drago ha rapito la principessa del regno. Chiunque la salvi potrà ricevere in cambio un tesoro inimmaginabile dal re.”

La bandita guardò con entusiasmo Soul, mostrando un terribile sorriso a trentadue denti.

“Cosa c’è, sei interessata al tesoro?” Chiese il protagonista mentre osservava con disinvoltura la coscia di pollo tra le sue mani.

“Ma quale tesoro! Possiamo rubare una principessa!”

Soul sospirò. “Amber, non si possono rubare le principesse.”

“E invece sì. Ci basterà andare nel mastio del drago, prendere la donzella e portarcela con sé. Non capisci, Soul? Sarà sicuramente una di quelle biondine stanche di venir sempre salvate che hanno voglia di un’avventura. Una volta liberata dal drago verrà con noi e ci difenderà con le sue magie curative.”

L’eroe sembrò esser convinto da quel discorso e decisero, quando albeggiò, di trovare la principessa. Passarono settimane alla ricerca del mastio quando si ricordarono che si sarebbe trovato sicuramente tra altissime montagne piene di mostri alati e orchi irascibili. Non sbagliarono: la torre monumentale ricoperta di fiamme si trovava esattamente lì, proprio dietro un burrone spaventoso.

Ma quando incontrarono la principessa, le cose non andarono nel verso giusto. La signorina, bionda dai capelli lunghissimi, incrociò le braccia ferma nella sua decisione.

“Ma non potete restare lì per sempre! Dovete venire con noi, principessa.” Ripeté per l’ennesima volta l’eroe, ormai esasperato. Ma la figlia del re decise di raccontare loro tutto. I protagonisti assistettero come spettatori alla più grande storia d’amore che avessero mai sentito: piena di intrighi, passioni e desideri. 

Decisero, infine, di lasciar stare la principessa e andarsene a quel paese.

Le stereotipate avventure nel mondo di EsperiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora