La tavola oujia mi indica un numero.
19.
《Cosa significa?!》
Nessuna risposta.
《NON CAPISCO COSA SIGNIFICHI》la scrivania comincia a tremare e la tavola oujia cade spezzandosi in due.
Le mie mani iniziano a tremare e inizio a perdere i sensi.
Mi sveglio. L'ennesimo incubo del cazzo. Sono nel più completo buio, solo una piccola luce illumina il pavimento della mia camera, ma riesco a vedere ben poco. Cerco di convincermi del fatto che sia un altro dei miei incubi, che non sia nulla di significativo.
Eppure sento degli occhi fissarmi, qualcosa...di ignoto.
Avete presente quando vi sentire seguiti, e poi vi girare e notare che c'è una persona che sta facendo la vostra stessa strada? E allora affrettate il passo?
Quella stessa, medesima, situazione.
Cerco di girarmi di nuovo nel mio letto, questa volta affacciandomi all'armadio. Lo fisso contando fino a 19, così per cinque volte di fila.
Sento qualcosa avvicinarsi.
Una figura, è tutto nella mia testa, conto di nuovo.
Uno: si avvicina sempre di più
Due: mi sento sempre più osservata
Tre: è nera, ora è di fronte a me
Quattro: mi copre metà visuale, vedo per metà l'armadio
Cinque: calma, niente panico, è solo un incubo
Sei: mi pizzico il braccio
Sette: mi pizzico il braccio ancora più forte, perché non mi sveglio?
Otto: svegliati, dannazione, svegliati!
Nove: si sta abbassando per guardarmi faccia a faccia
Dieci: la sua faccia è davanti a me, non vedo più l'armadio
Undici: ha un viso mostruoso, indefinito, due occhi bianchi e inespressivi è l'unica cosa che riesco a vedere
Dodici: mi sussurra qualcosa che non riesco a percepire, chiudo gli occhi. Se gli chiudo se ne andrà.
Tredici: non so quando li aprirò ma per ora li tengo chiusi, d'altronde è solo un sogno vero?
Quattordici: sento il suo respiro avvicinarsi sul mio viso e poi sul collo, è caldo e affannoso. Il mio cuore batte a mille e sudo freddo.
Quindici: mi aggrappo alla coperta, come per confermare il fatto che ci sono. La posso sentire, è vellutata e calda.
Sedici: riapro gli occhi, i suoi occhi bianchi ed inespresivi mi guardano come se conoscessero i lati più oscuri del mio essere. Devo fuggire, andarmene, urlare.
Diciasette: inutile ogni tentativo di fuga o di richiamo, sono totalmente impietrita dalla paura. Rimango inerme nella mio letto, nonostante il cervello mi dica di reagire.
Diciotto: la figura spalanca la bocca in una maniera spropositata. Le mie gambe tremano, il mio cuore esce dal petto, è la fine. Mostra denti aguzzi e si spalanca ancora di più.
19: buio

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19 passi.
ParanormalNirvana è una ragazza problematica con disturbi ossessivi compulsivi. Ha un ossessione per il numero 19. Ogni mattina ripete lo stesso rituale, 19 passi per andare dalla sua camera alla cucina, 19 pagine da leggere al giorno, 19 matite nel suo astuc...