Capitolo 5

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POV'S CRISTINA

Arriviamo al MC. Lasciamo Pia all'interno della vettura, per poi dirigerci nel fast food con Jenny. Entrando capto l'odore nauseabondo di fritto e grasso. Ci dirigiamo verso il bancone dove ad accoglierci troviamo una ragazza bassina e rotonda con un sorriso svogliato in volto.
《Benvenute, che cosa volete ordinare?》gracchia la ragazza
《Je ordina tu, ti aspetto vicino a quel tavolo.》le dico indicando un tavolo li vicino.
《Ok tranquilla ci penso io.》risponde Je facendomi l'occhiolino.
Mentre Jenny ordina sento una voce maschile alle mie spalle.
《Hey, ciao Cristina, anche tu qui?》Mi giro e vedo due occhi familiari verdi: Matthew. Sento il mio cuore accellerare alla sua vista e lo stomaco mi si stringe un una morsa famelica. Sono sicura che le mie guancie pallide in questo momento stiano vampando.
《C-ciao》balbetto imbarazzata.
《Che ci fai da queste parti. Non sei vegetariana?》Chiede con un sorrisetto beffardo.
《Si, sono con Jennifer e Pia perché stavano morendo di fame dopo dobbiamo andare al ospedale.》le parole mi escono di bocca involontariamente.
Matthew spalanca gli occhi e con tono preoccupato chiede:《Stai bene? Ti è successo qualcosa?》
《No tranquillo non è per me, ma per Pia che non si sente per nulla bene.》gli rispondo io un po' imbarazzata per essersi preoccupato di me. Nel frattempo  ritorna Jenny sbuffando con due buste di cibo in mano.
《Oh Cristina sono proprio sconcertata...》
《Oh Jenny che paroloni》la interrompo prendendola in giro, guadagnandomi un occhiataccia.
《Quella ragazza non aveva proprio voglia di lavorare, ho dovuto ripeterle quattro volte l'ordinazione e al quinto tentativo c'è l'ha finalmente fatta!》dice alzando gli occhi al cielo in modo estremamente buffo.
《va bene Jenny, su andiamo c'è Pia in macchina che sta male. Io non sono cosi sicura che riesca a guidare fino in città quindi se ci sbrighiamo è meglio.》
Matthew ascoltando il discorso molto gentilmente ci idea un passaggio visto che lui ha ormai la patente da un anno.

Dopo che quei ragazzi se ne sono andati io e Jenny ci fiondiamo da Pia chiedendole se stava bene.
《Grazie ragazze, se non fosse stato per voi a quest'ora non saprei che fine avrei fatto.》ci ringrazia Pia stritolandoci in un abbraccio sincero.
Pia alza lo sguardo e rivolgendosi a Matthew dice con indifferenza:
《Grazie anche a te.》facendolo ridere sotto i baffi.
Lascio perdere la frase poco sincera e annuncio felice che guiderà Matt.
Le mie amiche si guardano un po' contrariate.

"Per fortuna Pia ha solo un eritema, nulla di grave". Penso mentre mentre siamo in macchina nel viaggio di ritorno dell'ospedale.
Arrivate a casa Matt aiuta Jenny e me a portare Pia in casa. Appena varchiamo la soglia di casa sua Giusy corre preoccupata verso la figlia.
《Piccola mia cosa ti è successo?》Chiede con voce incrinata mentre il braccio di Pia scivola attorno alla madre.
《Ma' non ti preoccupare ti spiego dopo.》dice tagliando corto Pia.
《Ciao Pia ci vediamo domani.》diciamo al unisono io e Jenny. Fuori dall'ingresso saluto Jenny che si dirige verso casa sua e però prima mi schiocca un bacio volante che mi fa ridere.
Restiamo solo io e Matthew davanti al portico di casa mia.
《Be siamo già arrivati 》dicce Matt con un sorrisetto sghembo.
《Sembra proprio di sì. 》dico stando al gioco. Abbasso lo sguardo osservando la punta delle mie scarpe.
Ad un certo punto sento le sue dita affusolate sollevarmi il mento. I nostri sguardi si incrociano e vedo il suo viso avvicinarsi al mio. Chiudio gli occhi e sento il tocco lieve delle sue morbide labbra sulle mie. "Questo bacio lo atteso da molto tempo". Il mondo sparisce, ci siamo solo noi... tutto intorno a noi sento delle voci come dei sussurri nel aria, come se fosse la stessa aria parlarmi, ma non li sto ad ascoltare, ci siamo solo noi.
Dopo un lungo momento di un interminabile bacio Matt si stacca da me e il suo penetrante sguardo mi trapassa. Non dice nulla, si gira e se va, come se ci fossimo solo salutati. Resto immobile sul portone e lo guardo andare via. Con una mano mi tocco le labbra e ripenso a quelle che poco prima erano sulle mie.
Resto immobile "non posso credere che sia successo davvero!"
Una leggera brezza mi scompiglia i capelli. Tendo l'orecchio ma i sussurri sono terminati, ora mi avvolge solo il silenzio.

È notte ma io non riesco a prendere sonno. Guardo le stelle attraverso il lucernaio di camera mia ma questa volta neanche loro riescono a calmarmi.
Mi alzo dal letto, apro il lucernaio e con una sedia mi aiuto ad uscire, per poi finire sul tetto di casa mia. Mi distendo sulle fredde tegole e vago con lo sguardo. Eccola! La mia cara e vecchia amica Cassiopea, la mia costellazione preferita. La costellazione raffigura la leggendaria regina di Etiopia, chiamatasi appunto Cassiopea.
Resto sul tetto per un' abbondante quarto d'ora, fino a quando il sonno non comincia a farsi sentire. Scivolo dentro il lucernaio e mi rannicchio sotto le coperte, in attesa che il sonno mi rapisca del tutto.

È mattina, le prime luci del alba mi svegliano, mi alzo e mi dirigo in bagno per farmi una doccia.
Torno in camera, apro l'armadio e scelgo una camicetta senza maniche bianca, jeans strappati e snikers bianche. Dopo essermi truccata affaro il giubbotto di pelle e lo zaino. Saluto velocemente mia madre e i miei fratelli, lanciando un veloce sguardo al posto vuoto del tavolo "ciao papà "e mi fiondo fuori.
《Ciao Jenny!》esclamo vedendola.
《Ciao Cry, io non so ancora nulla di Pia. A te ha detto cualcosa?》
《No, in effetti è strano, lei ci dice sempre tutto.》rispondo preoccupata. Avrei voluto dire a Je del bacio con Matt, ma la mia amica è più importante.
Suoniamo al campanello di casa Lawrence, sento la serratura scattatare e dalla porta si affaccia Giusy.
《Ciao Giusy, Pia come sta? Non ci ha detto nulla e ci siamo preoccupate.》Dice Jenny alla giovane donna.
《Avete ragione ragazze, ieri quando siete arrivate ho portato Pia in camera sua, dove si è subito addormentata. Poverina era esausta. Per non disturbarla le ho spento il telefono. Oggi è meglio che non vada a scuola.》
Ringraziamo Giusy e ci dirigiamo a scuola.
"Bene ora posso dire a Jenny che io e Matt ci siamo baciati!"
Dopo averle raccontato tutta la vicenda Jenny esclama:
《Davvero! Che bello sono felice per te.》
Osservo la mia amica e capisco che ha altro da dirmi e appunto...
《Cry ricorda quello che ti ho detto, non mi fido di lui, ci prova con tutte le ragazze.》
《Ma non è vero. Siete voi che lo etichettate male.》

Le ore di lezione passano in fretta. Quello che mi preoccupa è la punizione in biblioteca con Jessica.
《Be Cry io ti saluto buone due ore con la regina delle antipatiche.》scherza Jenny facendomi l'occhiolino.
Prima di andare in biblioteca vado all'armadietto per posare i libri. Apro lo sportello e scivola fuori un bigliettino:
-Hey, sabato ti aspetto al circuito di motocross.
Xx Matthew-
Oltrepasso la porta della biblioteca con un sorriso a trentadue denti e ad aspettarmi c'è il signor Marrow con Jessica.
《Ragazze, in queste due ore dovete scrivere un tema di tre pagine sull' amicizia. Io tornerò al termine del tempo.》
E dopo aver detto ciò il professore sparisce.
《Grazie sfigata》mi dice Jessica con una smorfia.
La lascio perdere e comincio a scrivere sul foglio.
Mi piace scrivere, a casa lo faccio spesso e infatti dopo mezz'ora finisco di scrivere.
Come dice sempre la professoressa di storia :"È sempre meglio conoscere il passato per poi essere pronti per il futuro."
Sagge parole. Mi alzo e mi dirigo nel reparto di storia antica. Per sbaglio metto male i piedi e cado sbattendo la schiena contro lo scaffale dietro di me.
《Ahia!》 Esclamo -non  tanto per la botta alla schiena ma più per il libro che mi è caduto in testa.
Prendo il libro e leggo l'unica scritta che c'è sulla copertina: "DEMONI".
Lo apro e comincio a legge il primo
capitolo.
"CAPITOLO 1
Non c'è ragione per cui si debbano temere i demoni. Se trattati con rispetto sono meravigliosi.
Spesso portano vendetta verso le persone che hanno intenzioni sbagliate verso loro, e si guardano le spalle."

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