[Pov Taylor]
Felice. Emozionata. In panico.
Ecco com'ero...non era certo la prima volta che incontravo un ragazzo ma di certo non era il mio prof di matematica...
Non sapevo come vestirmi, non volevo sembrare una suora di clausura ma nemmeno una troia...
Presi una gonna a vita alta nera con delle balze e una maglietta bianca molto semplice, scartabellando dentro il mio armadio trovai un cardigan nero e lo infilai sopra a tutto, come ultimo tocco misi la giratempo come portafortuna, aveva sempre funzionato e speravo con tutta me stessa che funzionasse anche sta volta.Mi truccai con del semplice mascara e un po di gloss trasparente per rendere le mie labbra più carnose, mi guardai allo specchio e mi raccolsi i capelli in una crocchia...
presi lo zaino, il cellulare e le chiavi di casa e salutai mia madre con un bacio
-Vado a studiare da Sammy!- lei annuì e mi diede un bacio sulla fronte.10 minuti dopo ero davanti alla villetta di Sam, suonai il campanello e il cancelletto si aprì mentre davanti alla porta comparve Sam con un sorriso malizioso sulle labbra
-Allora, pronta a conoscere il nostro nuovo prof di matematica?- chiese alzando e abbassando ripetutamente le sopracciglia, io divenni rossa come un pomodoro ma annuii
-Bene, perché prima ho chiamato Vince e gli ho chiesto se poteva rispiegarci l'esercizio sugli infiniti che non abbiamo capito...e stranamente ha accettato subito- io la guardai aggrottando le sopracciglia
-Ma che centra Vince?- chiesi un'attimo spaesata, Sam mi guardò alzando un sopracciglio
-Secondo te chi è che ospita il professor Boselli finché non trova una casa?- chiese come se fosse la cosa più ovvia di sempre mentre il mio cuore batteva sempre più forte a sentire il nome del prof
-Okay, tra quanto andiamo?- chiesi sulle spine una volta arrivata in camera sua, lei guardò l'orologio blu appeso alla parete azzurrina -Esattamente tra dieci minuti...- io spalancai gli occhi
-COSA?!- urlai in preda al panico era davvero pochissimo tempo e io non ero mentalmente pronta...
Sam scoppiò a ridere abbracciandomi
-Sempre la solita!- ridacchiò staccandosi da me e cominciando a cambiarsi
-Hey! Non è colpa mia se sto per incontrare un figo della madonna che è anche il mio prof di matematica eh!- dissi incrociando le braccia
-A proposito ho anche notato che hai la collana su...speri davvero tanto di far colpo...- disse pettinandosi i lunghi capelli carota che ormai le arrivavano a metà schiena per poi legarli in una treccia stretta e ben fatta
-...okay ci sono, andiamo?- chiese retorica io annuii e mi alzai dal letto su cui ero seduta...~ ~ ~ ~
Spalancai la bocca quando con la macchina ci fermammo davanti al cancello della villa della famiglia del professor Kowalski, era parecchio grande e guardando bene notai anche la piscina dietro la casa;
Sam schiacciò un pulsante che, a quanto capii successivamente, era il campanello e il cancello automatico si aprì lasciandoci passare.Una volta davanti alla porta di casa bussai mentre aiutavo Sam a tenere le borse e i vassoi;
durante il viaggio ci eravamo fermate alla pasticceria "Da Carlo" per comprare dei muffin e delle pastine, sono le migliori di tutta New York e il proprietario è un uomo di mezza età basso, grassoccio e molto simpatico, amico di mio padre.
-Hey ragazze!- per mezzo secondo non respirai, davanti a me il professor Boselli era vestito in tuta da ginnastica con i capelli umidi da doccia...un dio greco insomma!
Dopo averci fatto entrare ci dirigemmo in cucina dove il professor Kowalski era seduto su una sedia;
rimasi imbambolata a fissare il professor Boselli fin quando, fortunatamente, la mia migliore amica arrivò in mio soccorso
-Buongiorno prof, buongiorno amore...- disse abbassandosi a baciare il suo fidanzato -...abbiamo portato dei pasticcini per scusarci per il disturbo...- continuó facendo un cenno ai due vassoietti, loro ridacchiarono.Il professor Boselli ci aiutò ad appoggiare tutto sul tavolo visto il nostro precario equilibrio
-Accettiamo volentieri le vostre scuse e per favore chiamatemi Pietro...non sono poi così vecchio!- disse facendomi l'occhiolino io arrossii e allungai la mano
-Io sono Taylor, anche se penso che lei lo sappia già...- lui invece che stringerla, la prese e mi fece il baciamano facendomi abbassare lo sguardo verso le mie scarpe
-Piacere di conoscerti dolcezza...- avevo un sorrisetto ebete stampato sulla bocca
-fan di Harry Potter?- mi chiese toccando la giratempo che dondolava avanti e indietro sul mio petto, io annuii
dalla tasca tirò fuori il cellulare girandolo per mostrarmi la cover
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Mi sono Innamorata del Prof.
Novela JuvenilLui sorrise malizioso e si avvicinò ancora di più "L'ho capito che ti piaccio" disse con un leggero ghigno posando i suoi occhi azzurri sui miei "Ma non dica cavolate!" risposi alzando gli occhi al cielo e arrossendo "Invece si, te lo leggo negli o...