I ragazzi hanno chiesto ai soccorsi di portare Gian nell'hotel in cui alloggiano per non far spargere la voce del suo malore.
Sto aspettando nel corridoio davanti la sua stanza da circa 1 ora..
Cammino avanti e indietro per cercare di rilassarmi ma non funziona affatto.
E:"Rossana dai siediti,mi stai facendo venire la nausea"-dice seduta in braccio a Ignazio,mentre Piero sta seduto a terra con lo sguardo perso nel vuoto;le ragazze sono sconvolte e ho detto loro di tornare a casa,non volevo creare troppa confusione anche se Martina Secondini e l'altra Martina sono rimaste un po' male,ma dopo che glielo hanno chiesto anche i ragazzi hanno ceduto.Finalmente esce un dottore dalla camera di Gian e subito ci avviciniamo.
P:"dottore.."
Dottore:"il vostro amico sta bene,ha avuto un semplice mancamento perché era troppo debole...adesso gli abbiamo attaccato una flebo che potete togliere voi stessi quando finirà più o meno fra un'ora."
I:"grazie dottore"-stringe la sua mano e richiama la sua squadra di soccorsi per poi andare via.
Sospiro e mi siedo a terra con le gambe al petto.
Io:"Erica vai casa,io rimango qui"-alzo lo sguardo e i ragazzi la incitano ad andare.
E:"va bene.."
I:"ti accompagno.."-do le chiavi della mia auto a Ignazio e se ne vanno.P:"vai da lui"-mi tende una mano e l'afferro per alzarmi.
Apro la porta della sua stanza e lo vedo sul letto che dorme tranquillo con un tubicino nel braccio.
È senza maglia e si vedono chiaramente i segni della sua malnutrizione.
Mi siedo accanto a lui e passo una mano tra i suoi capelli:sono sempre morbidi e curati.
Sorrido al ricordo di quando ho fatto la stessa cosa durante le vacanze,solo che era sveglio e si incazzò molto anche.
La porta scricchiola e mi volto per vedere chi fosse ed entra Piero con un borsone.
P:"questo te lo manda tuo fratello,ci sono i tuoi vestiti per domani..e questa"-mi porge una sua maglia credo-"mettila per questa notte"-mi lascia un tenero bacio sulla fronte e se ne va.Decido di cambiarmi e indosso la maglia di Piero e mi tolgo scarpe,accessori e trucco.
Una volta pronta torno da lui e passo ancora le dita tra i suoi capelli e sorride.
G:"Ross..."-sussurra
Io:"shh! Non ti affaticare"-passo ancora la mia mano tra i suoi capelli e afferra la mia mano facendomi capire che vuole che gli stia più vicino.
Io:"ci hai fatto spaventare sai?"
G:"scusate,ma non ho retto"
Io:"come ti senti?"
G:"stanco e intontito"-strofina gli occhi con le mani
Io:"non muoverti troppo che hai una flebo"-gli faccio notare
G:"devo dormire con questo coso?"
Io:"tra 1 ora te lo tolgo,adesso cerca di riposare"
Si lascia cullare ancora dal mio tocco ma poi interrompe quel momento tirandomi su di lui per il braccio.
Il mio viso sul suo,i respiri intrecciati e i nostri cuori come uno solo.
Io:"Gian cerca di riposare.."
G:"e tu cerca di parlare come ho fatto io con te"
Io:"cosa vuoi che ti dica di preciso?"
G:"quello che vuoi ma dimmi che pensi.."
Io:"te l'ho già detto.."
G:"e allora ridillo"
Prendo un respiro e comincio...
Io:"per il momento non voglio tornare con te perché mi hai ferita con quelle parole e anche se sono vere fanno comunque male."-ripenso a quel momento e le lacrime salgono agli occhi facendoli pizzicare.
Sbuffo rumorosamente e alzo gli occhi,sistemandomi meglio.
G:"puoi piangere.."-passa le sue mani sul mio viso-"sono qui"
E lascio che le lacrime scorrano sulle mie guance.
G:"adesso dimmi perché piangi.."-ora è lui a prendersi cura di me.
Io:"ho avuto paura di perderti...eri steso a terra senza vita,sembravi morto...una statua di cera..."-scarico tutta la tensione e libero la mia mente da quei pensieri-"ti ho già perso a causa mia,della mia vita,ma ho sempre avuto una speranza di poterti rivedere invece prima temevo di.."-mi stringe sul suo petto e mi accarezza la schiena.Dopo un po' il respiro si regolarizza e mi calmo.
Io:"grazie"
G:"non hai bisogno di dirlo"-mi sollevo e lo abbraccio.
Io:"proviamo a dormire,ne abbiamo bisogno entrambi"
Mi alzo per poi staccargli la flebo e poi mi sistemo accanto a lui posando una mia mano sul suo cuore,ed un braccio sotto il suo collo.
Un suo braccio avvolge il mio bacino e si addormenta subito con la testa sulla mia spalla.Il mattino dopo
Apro lentamente gli occhi e cerco di capire dove sono,e subito mi viene in mente ciò che è successo.
Giro la testa e vedo Gianluca davanti il balcone ancora senza maglia ma con un paio di pantaloni,almeno,anche se quel ragazzo è un ben di dio.
Io:"Gianluca.."-lo chiamo piano tirandomi su.
Lui si volta e con un mega sorriso viene da me con le mani nelle tasche dei pantaloni.
G:"buongiorno.."-dice sedendosi sul letto per poi lasciare un bacio sul mio naso.
Io:"come stai? Ti senti meglio?"
G:"si un po'ma.."
Io:"ma?"
G:"non riesco ancora a credere a che punto sono arrivato...il mio corpo è irriconoscibile,voglio tornare quello di prima eppure non riesco"
Io:"se vuoi"-prendo le sue mani-"ti posso aiutare"
G:"l'ho sempre detto che sei il mio angelo"A interrompere questo bel momento è qualcuno che bussa alla porta.
Mi alzo in fretta ed apro.
Xx:"questa è la stanza di Gianluca Ginoble?"-chiede una signora che spinge un carrello.
Io:"si"
Xx:"i suoi colleghi gli hanno mandato la colazione..buon appetito"-mi lascia il carrello ed io lo porto dentro chiudendo la porta alle mie spalle.
Io:"Piero e Ignazio ci hanno mandato la colazione"-metto il carrello accanto al letto e mi siedo difronte a lui.
G:"se vuoi mangia tu io.."
Io:"oh no caro mio! Tu mando giù qualcosa oggi ..."
G:"no davvero Ross.."
Io:"senza se e senza ma...oggi si ricomincia a vivere"
G:"devo?"
Io:"si,devi"-gli do un paio di biscotti.
Di certo non pretendo mangi un cornetto ripieno di crema o Nutella..
Invece io prendo il caffè e un cornetto vuoto,mentre mangio vedo che lui fa altrettanto ma controvoglia e con fatica.
Finiamo entrambi di fare colazione e porto fuori il carrello per poi prendere le mie cose e andare in bagno a cambiarmi.
Mio fratello mi ha preso un vestito grigio attillato lungo fino sopra alle ginocchia con lo scollo americano smanicato e un cardigan a maniche lunghe dello stesso colore e lunghezza del vestito con le converse bianche basse e siccome non ho trucchi ne nulla,metto semplicemente gli orecchini della sera prima e ripongo il resto della mia roba del borsone.Esco dal bagno e ritrovo Gianluca con le ginocchia al petto impegnato a fare dei respiri profondi.
Mi siedo accanto a lui e gli accarezzo la schiena.
Io:"posso provare a fare una cosa?"
G:"dipende.."
Io:"dipende da cosa?"
G:"da cosa vuoi fare"
Io:"farti stare meglio.."
Non dice nulla e mi lascia fare.
Prendo la sua testa e l'appoggio sul mio petto,così ci sdraiamo completamente.
Avvolge la mia vita con un braccio mentre l'altro è impegnato a stringere la mia mano.
Io:"chiudi gli occhi e concentrati sul mio respiro e sul battito del mio cuore"-passo la mano libera sulle sue spalle rigide e continuo-"Gian non pensare a niente...concentrati sul mio respiro"-cerco di respirare lentamente per aiutarlo.Finalmente lo sento rilassarsi e istintivamente sorrido perché arrivati a questo punto potrei perdonarlo,ma il problema è che io non perdona me stessa per quello che gli ho fatto e anche lui non riesce a perdonarsi!
È questo che ci frena ma che frena più me che lui,devo andare avanti e cercare di stargli accanto,di far in modo che si chieda scusa e accetti le sue scuse,prima che io possa fare lo stesso con me.

STAI LEGGENDO
Sei La Canzone Del Mio Cuore / / Gianluca Ginoble [CONTINUAZIONE]
FanfictionRagazze sono sempre io a rompervi le scatole!! La storia è sempre quella adesso la continuerò!!