Nel bel mezzo della lotta di abbracci tra me e il mio migliore amico suona il citofono.
Vado ad aprire: sono i miei genitori.
È passato così veloce il tempo.
Quando loro salgono metto a tavola i piatti.
《Puoi rimanere a mangiare se vuoi》chiedo a Fabrizio.
《Non ti preoccupare》risponde.
Ma io lo supplico facendo gli occhi dolci.
《E vabene》dice .
Lo convinco sempre.
Iniziamo a mangiare e i miei fanno domande su come si amdato il primo giorno di scuola.
《Bene. Uno come tanti. Me lo aspettavo diverso》dico annoiata guardando un punto nel vuoto.
《Veramente a me è andato molto bene》dice Fabrizio.
Io lo guardo negli occhi e capisvo che sta mentendoper non farsi fare troppe domande, ma dal suo sguardo capisco di dover reggere il gioco.
I miei poi iniziano a raccontare la loro giornata e ci dicono di quanto si siano divertiti tornando a casa.
《E a te come é andato il ritorno a casa?》chiede mia madre guardandomi con un sorriso sulle labbra e accarezzandomi la mano.
Per poco non mi strozzo.
Non so che rispondere, cosi improvviso e bevo un bicchiere d' acqua.
《Ho detto qualcosa di sbagliato?》chiede mia madre preoccupata.
《No, non si preoccupi signora, é solo che Elisa si strozza sempre quando é affamata. E comunque siamo tornati a casa insieme e io sono rimasto qui》dice Fabrizio inventandosi tutto per evitare il discorso di Federico.
Lo adoro quando fa cosi.
Quando finiamo di mangiare, io e Fab andiamo in camera e iniziamo a scherzare e a dire che siamo dei buoni attori e che potremo fare carriera di teatro insieme.
Poi lui se ne va lasciandomi sola e decido di andare a fare un po di shopping dato che non ho compiti.
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Ciao, mi chiamo Musica
General FictionNella casa le é vietato entrare in una stanza; lei, però, é sempre più curiosa di attraversare quella porta.