Passammo non so quanto tempo dietro a quel muro a baciarci.
Ad un tratto mi staccai dalle sue labbra, guadagnandomi un' occhiata perplessa.
"Vieni con me" sussurrai.
Lo presi per mano e lo trasportai in un posto del quale solo io sapevo l' esistenza.
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Ci ritrovammo su una casa su un albero. L' avevo costruita io stessa. Volevo avere un posto tutto mio dove stare quando volevo passare del tempo con me stessa.
Ora quel posto lo stavo condividendo con Federico.
"e così questa 'casa' l' ho costruita per me per quando avrei voluto stare un po' con me" spiego ondeggiando i piedi nel vuoto seduta sulla superficie di legno.
Lui si mise a ridere, appoggiò la mano sulla mia e si avvicinò a me baciandomi. Poi si staccò dalle mie labbra per dirmi qualcosa ma io m' intromisi "promettimi che non lo dirai a nessuno di tutto questo" gli dissi e lui rispose "è un nostro segreto.
E ricominciò a baciarmi facendomi stendere sotto di lui. I baci si facevano sempre più intensi ed erano bellissimi.
Erano droga per me.***spazio autrice***
Ho fatto delle modifiche: ho cambiato il tempo dal presente al passato e per introdurre il discorso diretto uso " e non quelle specie di freccette perché ho cambiato telefono e non ci sono più.
Grazie🌵
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Ciao, mi chiamo Musica
General FictionNella casa le é vietato entrare in una stanza; lei, però, é sempre più curiosa di attraversare quella porta.