"Eccola finalmente! La nostra aula di coreano!" Mi disse indicando l'aula con l'indice.
"Ah che sollievo, cominciavo a pensare che ci fossimo perse."
"Allora che dici, entriamo?" Mi chiese con un sorriso di conforto.
Tirai un grande sospiro per poi entrare nervosamente nell'aula. C'erano già delle persone, ma del professore neanche l'ombra. Salutai cordialmente gli altri e mi diressi verso l'ultimo banco vicino alla finestra. Sin da bambina avevo sempre scelto quel banco: da lì potevo vedere tutto e tutti, in più potevo osservare fuori dalla finestra perdendomi tra i miei pensieri, era uno dei miei modi preferiti per rilassarmi.
Mentre ero intenta a posizionare i pochi oggetti che avevo portato con me sul banco, un'ombra mi apparve davanti.
"Scusa potresti spostarti?" Era una voce maschile, profonda e calma che subito attirò la mia attenzione.
"Come prego?" Chiesi alzando il volto per vedere chi fosse.
"Ho chiesto se potresti cambiare banco." Affermò un ragazzo alto, dai capelli corvini e dagli occhi nero pece.
"Perché dovrei? Ci sono ancora un sacco di posti liberi, perché non ti siedi da un'altra parte?"
"Non sono affari tuoi, spostati." Disse irritato.
Lo guardai malissimo con tono di sfida e mentre stavo per controbattere, un'altra voce mi fece uscire da questa situazione.
"Miyako, ho già trovato un'altra francese, vieni che te la presento!"
"Moyeon, perché non la porti qui? Ho bisogno di stare seduta."
Sentì una piccola risata sarcastica provenire dal ragazzo corvino, seguita da una provocazione.
"Che c'è hai paura che qualcuno ti rubi il posto?" Mi chiese squadrandomi dall'alto in basso.
Non gli risposi e guardai Moyeon che mezza confusa, andò a chiamare la ragazza che mi doveva presentare.
"Come ti chiami?"
"Mh?"
"Ti ho chiesto come ti chiami." Disse mezzo stufato il corvino.
"Miyako, Miyako Dupuis."
"Park Sunmin."
"Piacere di conoscerti."
"Sì, bene il piacere è tutto mio, ora potresti spostarti?"
