Capitolo 8

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 Lauren si svegliò la mattina seguente con Camila abbracciata a lei, il braccio della giovane ragazza avvolto pigramente su di lei e il suo respiro solleticava il retro del collo della ragazza dagli occhi verdi mentre dormiva beatamente. Il resto della notte era stata senza incubi e per una volta Lauren si sentiva davvero riposata.

Fece un piccolo sbadiglio, girandosi per vedere Camila. Il ricordo della loro conversazione la sera prima le balenò nella mente e il suo stomaco si ritorse nervosamente. Merda. Non aveva la minima intenzione di parlare con lei del suo passato. E se si aspettava che Lauren le raccontasse altro ora? Certo, era riuscita ad affrontarlo bene la sera precedente, ma erano entrambe stanche e le parole uscivano facilmente a quell'ora. Sarebbe stato imbarazzante ora? L'idea che qualcuno conoscesse i dettagli della sua tortura metteva Lauren a disagio. Lei non voleva che ora Camila la trattasse come se fosse fragile o qualcosa del genere.


"Camila?" mormorò, scuotendola leggermente "Camila, è ora di alzarsi"

Camila si spostò, grugnando in risposta e avvicinandosi a Lauren "Non voglio" borbottò intontita, le sue mani tiravano leggermente la maglia di Lauren mentre si accoccolava a lei inconsciamente.

Prima che Lauren potesse rispondere la sua porta si aprì di colpo rumorosamente.

"CHANCHO!" urlò Dinah, entrambe Camila e Lauren si allontanarono una dall'altra, occhi spalancati rivolti alle sue amiche in sorpresa.

"Porca puttana, DINAH!" esclamò Lauren, premendosi una mano sul petto cercando di calmarsi dallo spavento "Che cazzo c'hai che non va?!"

Camila fissò Dinah, sfregandosi gli occhi prima di ricadere sul letto e tirandosi su le coperte sopra la testa.

"Ti odio" soffocò la frase tra le coperte, Lauren annuì in accordo.

"Wow, rude" disse Dinah "Sono venuta qui per essere sicura che non fossi sai, morta o qualcosa, e questo è il ringraziamento? Che coraggio"

"Perchè sarei dovuta morire?" borbottò Camila, scuotendo la testa incredula rifugiandosi sempre di più nel cuscino.

Dinah sbuffò "Uh, perchè non eri in stanza quando sono tornata a casa ieri sera e non eri lì ancora questa mattina?" fece una pausa, un subdolo sorriso si formò sulle labbra quando finalmente registrò che le due erano nel letto insieme "Diamine, Lo. E io che pensavo che avessi perso il ritmo"

Lauren aggrottò la fronte "Il ritmo?"

"Be è da un po' che..." Dinah alzò il sopracciglio in allusione "Sai..."

"Ohmiodio" Lauren si lamentò, buttandosi indietro sul letto coprendosi la faccia rossa con un cuscino "Seriamente Dinah?"

Camila si sedette, i suoi occhi stanchi si concentrarono su Dinah "Stavamo guardando un film e mi sono addormentata"

Dinah fece spallucce "Certo certo, se è così che volete chiamarlo allora sto al gioco" prese in giro.

"Siamo completamente tutte vestite!" esclamò Lauren nel cuscino.

"Hey! Sto solo dicendo che se sta succedendo qualcosa qui io approvo" l'intruso ridacchiò, divertendosi a infastidire le sue amiche.

Laure si sedette, puntando alla porta "Vattene"

La bocca di Dinah si aprì drammaticamente "Mi stai cacciando fuori?!

"Si. Esci"

"Perchè Camila ha il permesso di restare?"

Lauren guardò verso Camila che si era ributtata tra le coperte, cercando disperatamente di dormire ancora un po' ignorando Dinah.

Voltandosi di nuovo verso Dinah le mandò un'occhiata di avvertimento "Fuori" le ordinò di nuovo "Camila e io abbiamo allenamento comunque"

"Di sabato?" sbuffò Dinah.

"Vuoi unirti a noi?"

L'altra ragazza girò gli occhi al cielo "Ugh, va bene. Me ne vado"

"Grazie per aver controllato, DJ" Camila mormorò nel cuscino.

"Si, si. Vieni solo a cercarmi più tardi quando avrete voglia di godervi la vita" rispose, voltandosi e lasciando la stanza con un saluto finale.

Quando la porta si chiuse Lauren guardò verso Camila, la ragazza però aveva il broncio.

Lauren si accigliò "Cosa?"

"Ci alleniamo davvero oggi?"

"Si. Certo"

"Ugh" sbuffò Camila sconsolata, la testa ricadde sul cuscino "Ma è sabato!"

"Praticamente abbiamo fatto un giorno di riposo ieri. Puoi affrontare una seduta mattutina"

"Be ovvio, posso affrontare una seduta mattutina. Ma la vera domanda è, devo proprio?"

"Se ti alzi e ti alleni oggi, puoi riposarti domani" barattò Lauren "Non ti forzerò nemmeno a fare una corsa"

"Allettante" rifletté Camila, sedendosi di nuovo ma incrociò le gambe "Se finiamo a pranzo abbiamo un accordo"

"Bene" permise Lauren "Puoi andartene alle 12"

"E tu?"

La fronte della ragazza dagli occhi verdi si corrugò in confusione "Io?"

"Devi finire anche te alle 12"

"No"

"Si lo farai. È parte dei termini di questo accordo" annuì Camila, sorridendo dolcemente a Lauren "Dopo pranzo, niente allenamento fino a lunedì. Per nessuna delle due"

Lauren scosse la testa "Questo è stupido. Perchè non posso allenarmi?"

Camila roteò gli occhi "Perchè hai bisogno di divertirti ed è per questo che ci sono i weekend"

Lauren fissò la piccola ragazza, lasciando un sospiro di arresa alla fine "Okay, bene" cedette "Niente allenamento fino a lunedì"

"Aspetta seriamente?" sorrise Camila.

"Si. Va bene"

Camila batté le mani eccitata "Si! Okay fantastico, allora andiamo ad allenarci, Jauregui!" saltò giù dal letto "Ci vediamo al dojo!"

Mentre la ragazza saltellava fuori dalla porta Lauren ridacchiò, scuotendo la testa e si andò a preparare.

***
"Ti odio" gemette Camila quando collassò sul tappeto del dojo "Ti odio davvero"

Lauren ridacchiò, in piedi di fianco a Camila e rise ai tentativi della ragazza di riprendere fiato "Come va?"

"Mi stai facendo fare le ripetute, con niente tranne che per un toast nello stomaco, di sabato mattina" Camila guardò Lauren "Come pensi che stia?"

"Io mi sento bene" Lauren alzò le spalle.

"Questo perchè tu sei strana e hai un motivo per spingerti a fare queste cose" sbuffò la giovane ragazza "E penso che la gioia di infliggere questo dolore a me aggiunga benzina al fuoco"

"Sto solo facendo il mio lavoro"

"Non devi divertirti così tanto"

"Be allora niente divertimento" sogghignò Lauren "E poi non eri tu che stamattina mi hai detto che mi dovevo divertire di più?"

"Ho detto che ti odio?"

"Penso di si"

"Be, ti odio. Giusto se avessi bisogno di ricordartelo"

Lauren rise, allontanandosi da Camila per sedersi di fianco alla sua borsa, prendendo la bottiglia dell'acqua e ne bevve un sorso. Le due rimasero in silenzio mentre si riprendevano dall'estenuante esercizio e la mente di Lauren ritornò alla sera precedente. Camila non aveva menzionato la loro conversazione, e si era comportata intorno a Lauren uguale alle altre mattine. Le cose andavano bene, in maniera sorprendente. Si aspettava che fosse almeno un po' imbarazzante, ma dopo tutto era tutto normale.

"Okay" Camila sbuffò alla fine "Ho preso una decisione"

Lauren alzò un sopracciglio, divertita dalla drammaticità di Camila "Una decisione?"

"Si" annuì Camila "Ho deciso che se abbandoniamo le ripetute e facciamo qualcos'altro, potrei dimenticarmi del mio nuovo odio per te"

"Hm, interessante decisione" ridacchiò Lauren "E cosa succede se continuiamo a fare le ripetute?"

"Be allora il mio odio crescerà e ho paura che questa bellissima amicizia potrebbe finire molto presto"

"Cavolo" scherzò Lauren "Mi mancherebbe troppo uscire con una scema" commentò sarcasticamente.

"Hey! Tu ami quella parte di me. Non negarlo, Lo. La mia stupidaggine è tutta parte del mio charme"

"Te l'ha detto Ally questo?" prese in giro Lauren, compiaciuta "Sai che non dovresti crede a tutto quello che ti dice, vero? È uscita dall'utero facendo complimenti alle persone"

"Non l'ho sentito da Ally, l'ho capito da sola da come sorridi sempre quando faccio qualcosa di stupido quindi" Camila fece una linguaccia a Lauren.

"Si, be... comunque" mormorò Lauren, senza negare "Alzati, abbiamo ancora due ore da fare"

Camila mise un broncio "Non voglio fare ripetuteeee" piagnucolò "Possiamo fare per piacere qualcos'altro?"

"Va bene" sospirò Lauren "Cosa vuoi fare allora?"

"Possiamo combattere?"

La ragazza più grande volse gli occhi al cielo "Ti ho già detto che ha senso ora"

"Sai, penso che tu sia solo spaventata perchè posso batterti" canticchiò Camila, incrociando gli occhi di Lauren con un'alzata di spalle.

Lauren derise "Non non potresti"

"Potrei eccome"

Gli occhi di Lauren si socchiusero "So cosa stai facendo" affermò "E non puoi costringermi a combattere con te"

"Oh non sto facendo niente" la giovane ragazza ridacchiò "Penso solo che tu sia spaventata di vedere l'allieva che supera il maestro"

"Sono una maglia nera, Camila. Anche con le mie ferite potrei atterrarti in secondi" rispose Lauren, il suo lato competitivo riaffiorò mentre Camila continuava a proporre l'argomento.

Camila si fermò, guardando verso Lauren prima di scuotere la testa "Nup. Sei completamente spaventata"

Lauren sbuffò "Okay" disse, tirando fuori dei guanti da combattimento dalla borsa e camminò verso Camila "Facciamolo allora"

Il sopracciglio di Camila si sollevò in sorpresa quando Lauren appoggiò un paio di guanti vicino a lei, guardando come la ragazza dagli occhi verdi si mosse verso il tappeto del combattimento e iniziò a fare stretching per riscaldarsi.

"Seriamente?" chiese Camila.

"Cosa? Non dirmi che hai paura ora?" scherzò Lauren.

"No! No, bene. Andiamo" Camila saltò su, preparando i guanti e seguendo gli esercizi di Lauren.

Decidendo che erano pronte, Lauren fece strada al centro del ring, Camila la raggiunse lì. Battendosi i guanti insieme, si allontanarono e presero posizione.

Lauren guardava come Camila saltellava da un piede all'altro, incurvando un sopracciglio e aspettando che la giovane ragazza facesse una mossa.

"Hai intenzione di fare una mossa o no, Camz?" sogghignò Lauren "E dai, ti lascio la prima mossa"

Camila fissava la ragazza, saltellando verso di lei e tirando un pugno che si incontrò solo con l'aria mentre Lauren lo schivò con facilità. Inciampò leggermente, riguadagnando velocemente l'equilibrio e si voltò di nuovo verso Lauren con il volto irritato.

Lauren le sorrise, alzando le sopracciglia giocosamente facendo ritentare Camila.

Girando ancora una volta Lauren rimase calma come sempre, aspettando che Camila facesse la mossa successiva.

Apparentemente vedendo una chance Camila attaccò ancora, andando all'assalto di Lauren colpendola con dei pugni, i quali vennero tutti bloccati dalla ragazza dagli occhi verdi prima di spingere Camila indietro.

"Devi essere un po' meno prevedibile se vuoi atterrare un colpo" scherzò Lauren, colpendo la gamba che Camila aveva alzato per colpirla e ridacchiò.

Camila sbuffò "Sei una cretina"

"Grazie" la ragazza dagli occhi verdi rise con orgoglio, infastidendo ancora di più Camila.

"Reagisci" disse Camila "Questo doverebbe essere una cosa a due"

Lauren sorrise compiaciuta "Pensavo volessi che questa cosa durasse più di dieci secondi"

Camila camminò lateralmente verso Lauren, offrendole un giro veloce di colpi pressandola mentre Lauren continuava a bloccarli, prima di saltare indietro e darle un calcio defilato sul fianco.

La ragazza dagli occhi verdi si ritrasse alla forza del calcio, guardando verso Camila sorpresa.

Camila incurvò un sopracciglio, cercando di reprimere un sorriso fiero sulle sue labbra.

"Reagisci" ordinò di nuovo.

Lauren rise, scuotendo la testa e si rimise in posizione.

"Come desideri" fece un sorrisetto, aspettando pazientemente che Camila si muovesse ancora.

Quando Camila le tirò un pugno, Lauren avanzò lateralmente, afferrandole il braccio e si girò, velocemente mandando al tappeto Camila.

"Scusa" rise Lauren prendendola in giro "Cos'è che stavi dicendo riguardo al battermi?"

Camila guardò Lauren "Non vale" si lamentò, dimenandosi sotto la sua presa e sospirò quando fallì nello slegarsi dalla presa della ragazza "Stavamo facendo semplice combattimento. Niente mosse ninja consentite"

Lauren ridacchiò "Non ricordo di aver acconsentito a questo"

"I termini erano impliciti"

"Se ricordo correttamente" sorrise Lauren "Il punto principale di questa cosa era provarti che ce ne vorrà di tempo per te prima che possa battermi nel combattimento. Te l'ho appena provato"

"I baroni non valgono come vincitori"

"Non ho barato!" rise Lauren, la sua stretta su Camila si allentò e la giovane ragazza subito catturò l'occasione.

Lauren urlò leggermente quando Camila le rovesciò, trovando le loro posizioni rovesciate e guardò su verso Camila sorpresa.

Camila ridacchiò "Ho vinto"

La ragazza dagli occhi verdi la derise, ruotando gli occhi "No non ha vinto. Avevamo finito"

"Non ricordo di aver acconsentito a questo" scherzò Camila, imitando Lauren stupidamente e rise allo sguardo che le aveva rivolto l'altra ragazza.

"Hai intenzione di lasciarmi alzare?"

"Nope" sorrise Camila "Non finchè non ammetti che ho vinto, e che per oggi abbiamo finito con le ripetute"

"Ma non hai vinto"

"Ti ho messo al tappeto" osservò Camila "Il ciò implica che ho vinto"

"Solo perchè non sto reagendo"

"Allora reagi- ah!"

Lauren sorrise compiaciuta a Camila, la giovane ragazza ancora una volta con la schiena a terra sotto di lei "Be ora che abbiamo stabilito che non potrai mai mettermi al tappeto" Lauren sorrise "Che ne dici di ammettere la sconfitta e torniamo ad allenarci?"

"MAI"

"Davvero?" ridacchiò Lauren, liberando una mano per portarla sulle costole di Camila minacciosamente.

Camila sbirciò in basso alla mano prima di guardare Lauren ancora una volta "Vai" fece spallucce non curante "Non soffro il solletico"

Lauren rise "Ora perchè penso che sia una bugia bella e buona?"

"Non lo è. Non lo è mai stata e mai-" Camila si fece uscire un rumoroso strillo mentre Lauren portava la sua mano giù sulle sue costole, facendole il solletico senza pietà.

La risata di Lauren rimbombava nell'intera stanza mentre faceva il solletivo alla giovane ragazza.

"Chi ha vinto?" chiese, alzando la voce sopra le risate di Camila.

"Io!" la ragazza gemette, cercando di sgattaiolare fuori dalla presa di Lauren.

"Risposta sbagliata"

"Fermati!" gridò Camila, tentando di respirare sotto la presa di Lauren "Laur- Lauren- fermati- miscappalapipi- LAUREN!"

Provando a liberare le mani Camila provò a prendere quelle di Lauren nelle sue, facendo un sospiro di sollievo quando portò la fine della tortura.

"Oh mio dio, ti odio"

Lauren ridacchiò, cercando di liberarsi le mani ma fallì "Sai che nel momento in cui lasci andare la mie mani ricomincia tutto da capo, vero?"

"Allora mi sa che non le lascio andare" rispose Camila, tirando fuori la lingua tra i denti.

"Che succede se hai fame?"

"Lo ignoro"

"Camila Cabello che ingora il suo appetito?" Lauren alzò il sopracciglio "Mai"

"Hey!" protestò Camila "Devi sapere che ce la faccio a resistere senza cibo"

"Camz ho letteralmente iniziato a portare snack agli allenamenti solo per fermarti dal correre in mensa ogni ora" Lauren ridacchiò "Il cibo è la tua vita"

"Si, be..." sbuffò Camila "Comunque. È bello. Da dove viene a proposito?" chiese, fissando Lauren curiosamente.

"Cosa, il cibo?"

Camila ruotò gli occhi "No, il soprannome. Camz. Mi hai chiamato così tipo, tre volte oggi"

Undone (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora