Capitolo 15

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Aveva imparato i metodi di tortura al CHERUB. Lauren ricordava chiaramente, seduta in classe di fianco ad Ally, ascoltando attentamente il loro superiore che parlava dell'argomento.

Si ricordava di averlo trovato molto affascinante, la quantità di tempo che serviva alle persone per una semplice confessione. I metodi quasi ingegnosi messi in pratica per spingere qualcuno oltre il proprio limite.

Le era stato insegnato come meglio comportarsi se fossero stati catturati. Lauren era stata stupida a fregarsene nelle ultime lezioni nel credere che non sarebbe mai stata in quelle situazioni.

Era tutto un gioco. Stavano giocando con lei. La spingevano oltre se stessa, distruggendo tutti i muri che si era costruita intorno fino a quando non avrebbe ceduto.

Di tutto quello che le era stato insegnato, una lezione le rimase impressa nella mente.

Non lasciarli entrare nella tua testa.

Lasciali irrompere nella tua testa, e loro vincono. E mentre Lauren era seduta, accucciata in un angolo della fredda e buia stanza, stava imparando che la sua tortura era arrivata a un punto in cui non era altro che semplice dolore fisico.

Con la speranza di essere trovata ormai lontana, Lauren sperava solo che la sua fine fosse vicina.

Iniziò ad inoltrarsi nell'oscurità, incapace di rimanere sveglia ancora per molto.

Aveva momentaneamente raggiunto un po' di pace quando l'estremità di una frusta schioccò, la sua schiena si mosse al rumore. Il suo cuore perse un battito per la paura al suono e gli occhi di Lauren si spalancarono in preparazione al dolore.

***

"Lo?"

Gli occhi di Lauren si alzarono velocemente dalla sua colazione, incontrando gli sguardi preoccupati delle sue amiche.

"Scusate?" mormorò lei, scuotendo la testa e cercando di liberarsi la testa dai ricordi del sogno della nottata precedente.

"Ti ho chiesto se hai intenzione di andare alla presentazione di Zayn" ripeté Ally.

"Cazzo" sospirò Lauren, passandosi una mano tra i capelli "È stasera?"

"Yep"

"Ragazza, che c'hai?" Dinah aggrottò la fronte, scuotendo Lauren "È tipo la quinta volta che ti imbamboli oggi"

Lauren fece spallucce, guardando in alto per trovare Camila che la fissava con un'espressione mortificata e immediatamente riportò la sua attenzione su Dinah.

Erano passate tre settimane da quando lei e Camila avevano discusso, e le due continuavano solo ad allontanarsi. Dando a Camila il suo spazio, Lauren non aveva spinto la ragazza a mantenere la loro amicizia e si trovarono in una dinamica che rispecchiava molto le loro prime settimane insieme.

Fuori dall'allenamento e dal tempo con le ragazze, non parlavano. Lauren si chiedeva se faceva male a Camila tanto quanto stava facendo a male lei questa situazione.

Recentemente gli incubi erano stati più frequenti. Lauren era sicura fossero collegati con il litigio che aveva avuto con Camila. Da quando era sbottata non riusciva a toglierselo dalla testa. Ammettendo il senso di colpa che sentiva, aveva aperto una voragine, e Lauren poteva sentire se stessa perdere contatto con la realtà.

Le sue amiche avevano iniziato a notare la presenza vacante di Lauren, sempre che si perdeva nel mezzo della conversazione. Avevano tentato di capire la ragione dietro la recente mancanza di sonno di Lauren, ma la ragazza dagli occhi verdi era sempre veloce a chiudere il discorso. Stava facendo così tanti progressi a livello fisico che non poteva rischiare di essere limitata al suo allenamento dovuto alla salute mentale. Doveva solo adattarsi a sogni più frequenti e sarebbe stata presto pronta.

"Solo stanca" mormorò Lauren in risposta "Non ho dormito bene"

"Buongiorno ragazze!"

Lauren quasi si lamentò all'accento irlandese quando Niall prese posto al fianco di Camila, dando un bacio sulla guancia alla ragazza mora.

Il resto del gruppo salutò velocemente Niall prima di tornare alla loro conversazione.

"Non hai dormito bene, huh?" Dinah sogghignò "In piedi tardi con Celine?" mosse le sopracciglia e Lauren roteo gli occhi.

"No" disse Lauren, sbirciando Niall con Camila con la coda dell'occhio. Il suo stomaco si contorse quando lui iniziò a baciare il collo di Camila. La ragazza sorrideva e rabbrividiva al contatto

"Sta studiando o... qualcosa" mormorò Lauren distrattamente.

"Sai, probabilmente dovresti sapere cosa sta facendo la tua ragazza" scherzò Normani.

"Non è la mia ragazza" cantilenò Lauren, facendo un sospiro esausto e distolse lo sguardo da Camila e Niall.

"Si, come va comunque?" disse Dinah "Ve la state prendendo con calma"

Lauren cambiò posizione "Non so" disse brevemente, alzandosi dalla sedia e guardò verso Camila "Pronta ad andare?" chiese.

L'attenzione di Camila si spostò su Lauren e annuì dolcemente, spostandosi Niall da dosso.

"Certo" concordò, salutando Niall e le ragazze con un piccolo sorriso "Ci vediamo dopo ragazzi?"

"Ci puoi scommettere!" rispose Niall, facendo l'occhiolino a Camila.

Non avendo bisogno di vedere altro, Lauren si girò e andò verso l'uscita della caffetteria con Camila che la seguiva.

La giovane ragazza infine la raggiunse, mettendosi al fianco di Lauren e rimase in silenzio. Guardava Lauren curiosamente, notando come si era persa ancora una volta. Passando ogni giorno con Lauren voleva dire notare lo stato della ragazza che si deteriorava, e Camila avrebbe mentito se avesse detto che non era preoccupata.

"Lauren?"

"Hmm?"

Camila esitò quando due occhi verdi indecifrabili incontrarono i suoi, facendole fare marcia indietro.

"...non ti preoccupare" mormorò.

Gli occhi di Lauren si socchiusero leggermente, guardando Camila con curiosità per un secondo prima di rinunciare e guardare avanti ancora.

Quando arrivarono al dojo si concentrarono sulla solita routine. Camila stava facendo grandi progressi e Lauren era sorpresa di quanto veloce fosse ad apprendere le tecniche di combattimento.

Le loro sessioni erano diventate estremamente estenuanti ultimamente, e quando finirono una serie di colpi con il manichino da combattimento individualmente, Lauren poteva sentire la fatica che la assaliva.

Si sedette sul pavimento del dojo goffamente, stringendo i denti mentre fissava le sue mani tremanti, cercando di concentrare la sua vista offuscata su di esse. Il suo petto si muoveva velocemente, la testa girava e pulsava.

"Lauren?" chiamò Camila, la preoccupazione tagliava il suo tono mentre guardava la ragazza.

Lauren rimase in silenzio, stendendo le dita e trattenendo il dolore, i muscoli contratti protestavano all'azione.

Camila attraversò il tappeto, abbassandosi di fronte a Lauren "Hey"

Vedendo le mani tremanti di Lauren, Camila le strinse nelle sue, forzando Lauren a guardarla negli occhi.

"Respira, okay?" mormorò Camila, il suo pollice massaggiava il retro delle mani di Camila per calmarla.

Lauren deglutì, tentando di calmare il respiro. Si concentrò sul volto preoccupato di Camila, la sua vista voleva schiarirsi e si lasciò tranquillizzare dal contatto della ragazza.

"Tieni" disse Camila, brevemente lasciando la mano di Lauren per prendere un drink energetico dalla sua borsa "Bevi" ordinò, porgendole la bottiglia.

Lauren la accettò, aprì la bottiglia e mandò giù il liquidi zuccherato.

Le mani di Camila rimasero sulle cosce di Lauren in modo da rassicurarla mentre aspettava che la ragazza dagli occhi verdi si riprendesse.

Alla fine Lauren si sentì calmarsi, il respiro si fece regolare e il tremare delle mani si fermò. Fissava il pavimento timidamente, imbarazzata per aver fatto una scena davanti a Camila.

"Meglio?" domandò Camila inclinando la testa per guardare meglio Lauren.

Lauren annuì debolmente "Sto... sto bene" rispose lei, scossa, appoggiando giù la bottiglietta al suo fianco.

Camila guardava Lauren, rimanendo ferma mentre decideva se dar voce alle sue preoccupazioni.

"Dillo" sospirò Lauren, passandosi una mano tra i capelli stancamente.

"Cosa?"

"Qualsiasi domanda tu stia pensando ora"

Camila si fermò, guardando in basso verso le sue mani e le tolse dalle gambe di Lauren.

"Sono gli incubi, non è vero?" Camila chiese con attenzione.

Lauren alzò le spalle.

"Stanno peggiorando?" spinse Camila "Pensavo stessi andando meglio"

"Stavo" sospirò Lauren, scuotendo la testa "Sono solo... stressata. Presumo"

"Hai bisogno di dormire"

Lauren ridacchiò "Oh, davvero?"

Camila la guardò seriamente e Lauren roteò gli occhi.

"Okay- si. Lo so" la ragazza dagli occhi verdi mormorò "Non riesco però. Letteralmente, non riesco a dormire senza svegliarmi da un cazzo di incubo dopo due ore"

"Hai parlato con qualcuno?"

"...no?" rispose Lauren.

"Lauren" sbuffò Camila "Hai bisogno di parlarne con qualcuno"

"Scusa, mamma" mormorò Lauren.

"Sono seria. Non puoi andare avanti così, non starai mai meglio" Camila scosse la testa, il nervoso per Lauren traspariva appena "Dio, perché devi essere sempre così ostinata su tutto?"

"Non posso andare da nessuno" insistette Lauren "Mi manderebbero in terapia e non sarò mai pronta in tempo"

"In tempo per cosa?"

"Sai cosa. La missione Bryant"

" Davvero, Lauren?" Camila la guardò con incredulità "Non puoi mettere una data di scadenza la tuo ricovero. Se non sarai pronta in tempo, non ci dovresti andare"

"Sarò pronta" disse Lauren tagliente "Se vado in terapia insisteranno che gli incubi sono più di quelli che dovrebbero e inizieranno a diagnosticarmi qualche fottuto problema"

"Lauren sono lì per aiutarti"

"Ho passato brutti momenti. Gli incubi sono qualcosa da aspettarsi" rispose Lauren "Non ho bisogno di andare in terapia per quello"

"Ne hai bisogno quando sei sul punto di svenire in allenamento perché non riseci a dormire la notte"

"Sono già andata quando sono tornata. Conosco come funziona. Non ho bisogno di tornarci"

"Lauren..." Camila fissò Lauren con evidente preoccupazione sui lineamenti.

Lauren si ammorbidì all'espressione preoccupata di Camila "Ascolta, sto bene, okay?" disse "Prenderò delle pillole per dormire o farò qualcosa"

"Non ti fa bene, Lo"

"Starò bene" la rassicurò Lauren, sorridendo insicura "E poi perché ti preoccupi tanto? Sono sicura che Niall avrà qualcosa di irlandese a cui farti pensare"

Camila si fermò alla menzione del ragazzo, notando che era la prima volta che una delle due aveva tirato fuori l'argomento dalla loro sfuriata tre settimane fa. Veramente questa era la loro prima vera conversazione da allora.

"Posso essere preoccupata per te, Lauren" disse infine.

"Pensavo ci fosse posto solo per l'odio in questi giorni" Lauren scherzò per metà, sorridendo imbarazzata e giocando con le sue mani.

"Non ti odio"

Undone (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora