5° Stavi sorridendo anche tu!

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«Ehi, come mai tu e Alyssa non andate molto d'accordo?» domando a Stacy incuriosita  «...se lo posso sapere ovviamente.»
«Certo che lo puoi sapere, ma te lo racconterò dopo, tanto avremo un'altra ora di supplenza. Ora mi devo vedere con un ragazzo, si chiama Joshua... poi ti racconto tutto!» esclama avvicinandosi sempre di più all'uscita. NON CI POSSO CREDERE. Quel Joshua?! Sì, parecchie cose mi sono persa.
Sono rimasta sola in classe, comunque, che cosa emozionante.
«Rimasta sola?» domanda una voce alle mie spalle, Howen.
«Beh, non sono l'unicaa.»

Si alza e si avvicina al banco fino a che allunga la mano nella mia borsa. «E' da un po' che lo adocchiavo... Cos'è?» dice estraendo fuori il mio... oh no.
«Okay, ridammelo.» lo guardo dritto negli occhi.
«Cos'è?» inizia a ridere capendo di cosa si tratta e lo apre. Provo a  toglierglielo dalle mani, ma si sposta all'indietro.
«Howen!» alzo la voce e mi avvicino a lui.
«Mmmh... e così non ho più niente. Lui ha portato via tutto, per me non è più nessuno, non è più un padre...» inizia a leggere, quindi riprovo a riprendermelo. Non voglio sappia di mio padre. Cosi si ferma dalla lettura mentre continua a ridere. Sembra un inseguimento, io mi avvicino e lui si allontana.
Peccato che dietro di lui c'è un banco, nel quale va a sbattere e solo a quel punto si ferma.
Allungo il braccio e tiro il diario verso di me con tutta la forza che riesco a mettere. Lui stava tenendo però con tre dita la pagina che qualche minuto prima era intenzionato a leggere, per questo la pagina si strappa.
Rimango ferma a guardarla. A causa di questo completo idiota, l'unica cosa che mi era rimasta della mia vecchia famiglia, si è strappata. C'erano tutti i ricordi con... papà.
«Grazie mille... sei riuscito a rovinare tutto...» sposto gli occhi sui suoi che mi guardano attentamente, come se volessero analizzarmi in questo momento.
«Io...» si avvicina ma con un gesto brusco gli prendo l'altro pezzo della pagina che ha in mano. «Che sceneggiata per uno stupido pezzo di carta!» esclama tornando contro il banco.
«Non è uno stupido pezzo di carta, se non me lo avessi preso, tutto questo non sarebbe capitato!» urlo andando a rimettere il taccuino e il foglio strappato in cartella.
«Sei tu che hai tirato.» tenta di giustificarsi.
«Oh sì. sono io che ho tirato, è stata mia mamma ad inchiodare questa mattina, sono io la sbadata a cadere giu dalle scale, e tu?» lo fisso negli occhi. Mentre litighiamo ci avviciniamo un po' di più e noto perfettamente quanto bello e allo stesso tempo dannato possa essere. Le labbra che si mordicchia..  i suoi occhi nocciola...; mi viene in mente il giorno  in cui l'ho conosciuto, la bellezza è sempre la stessa, anzi ora lo è ancora di più. Peccato che il carattere rovini il suo bell'aspetto. Un vero e proprio contrasto in un'unica persona. «Tu hai fatto qualcosa o sei solo capace a scaricare la colpa sugli altri?»
«Stai facendo una sceneggiata da bambina dell'asilo per un pezzo di carta che puoi incollare. Che c'è, sei forse sola e ti attacchi così ai beni materiali, Hill?» mi prende in giro, abbozzando una risata. Noto la sua aria di sfida e la prendo al volo rispondendogli immediatamente. Non solo la ragazzina di 14 anni contro il ragazzo di 16. Non più.
«Meglio sola che in tua compagnia, Howen.»
«Si, si... allora perché non la finisci di fissarmi in quel modo? Forse saresti più credibile.» mi fa un cenno.
In che modo lo guardo? Crede forse che perché è... carino, gli stia sbavando dietro? Beh si sbaglia.
«Sei l'essere più antipatico...» lo indico, puntandogli l'indice contro e avvicinandomi sempre di più ad ogni aggettivo che gli affibio, «maleducato, scontroso...»
«Hai finito?»

Siamo così vicini che il mio cuore comincia a battere un po' troppo in fretta, per i miei gusti. Dai Clean, che stai facendo?

«No!»
«Beh, io non ho voglia di sentirti blaterare...» muove le mani. «Bla bla bla...» continuo ed io alzo gli occhi al cielo.
«Non potevano promuoverti? Almeno non ti avrei avuto in classe e a quest'ora non ti starei parlando!» ammetto mettendomi un mano sulla fronte e dandogli le spalle.
«Credi che in questa scuola ci sia qualcuna che non mi conosca?» ride «Beh, sono conosciuto pure dalle bidelle per tua sfortuna...» mi volto per guardarlo negli occhi.
Appena finisce la frase suona la campanella ed io ringrazio Dio per avermi liberata da questo stupido. «Bene, ora puoi anche spostarti...» mi si mette davanti aspettando che io mi sposti dal suo banco. Mi viene di nuovo in mente quando aprii la porta del bagno e lui si mise davanti a me per uscire... e ho come la sensazione che lui stia pensando lo stesso.
Ad un tratto Stacy varca la soglia con un sorriso che quasi le illumina il volto e corre subito da me.
«Okay ti devo raccontare tutto!» esclama atteggiandosi. Mi viene da ridere ma mi limito a guardarla divertita «Dimmi» poi cominciamo ad uscire.
«Allora, è del quarto anno... è in classe con quel ragazzo che ha picchiato Lory... non so se ne hai già sentito parlare...» quante cose devo ancora sapere! Lory picchiata? Da chi?
«Veramente no!»
Intanto prendiamo posto nell'aula di scienze. I nostri soliti posti.
«Uh, beh, te ne parlerò dopo. Dicevo, che ci siamo conosciuti l'anno scorso alla partita di football, lui giocava ed io facevo la cheerleader... sembravamo praticamente una coppia ma non era ufficiale. Ieri mi ha chiamata al telefono e mi ha detto che per oggi avrebbe avuto una sorpresa per me e guarda...» alza le mani e muove le dita così da farmi notare che nell'anulare ha una fedina argento con qualche brillante. Stupendo. Voglio anche io un ragazzo che mi ami così.
«Oddio!»

Tocco i brillanti: è una delle fedine più belle che abbia mai visto! Poi il suo sorriso è inspiegabile, si nota ad occhi chiusi che è innamorata.
«Ma sei innamorata di lui o dei suoi soldi?» chiede Mason dandole un bacio sulla testa e sedendosi al suo posto con un sorriso sfrontato sulla faccia.
«Dei soldi, ovvio» risponde Daw guardando l'amico.
«Finitela, è un gesto bellissimo!» affermo.
«Diabetico, direi io...» la faccia disgustata di Mason mi fa ridere, ma mantengo la mia posizione rimanendo seria. Clean, ricordati che ha strappato i tuoi ricordi.
«Bene, hai altre due cose da raccontarmi e non sto più nella pelle...» voglio sapere tutto!
Stacy si mette comoda e ricomincia i suoi racconti. «Okay... io e Ethan, a metà dell'anno scorso litigammo...» non capisco questo cosa possa c'entrare con Alyssa o con Lory... ma comunque resto zitta.
«perché qualche giorno prima mi chiese di uscire ed io ovviamente accettai...» abbassa la voce, probabilmente non vuole farsi sentire da qualcuno. Ciò mi fa venire in mente che nella storia possa c'entrare Aly. Sento Mason sbuffare alle nostre spalle.
«Mi disse di incontrarci al parco qui vicino quindi io ci andai... è che fu lui a non presentarsi. Restai lì ad aspettare per due ore finché non si fece buio e mi decisi ad andarmene...» la sua voce sta diventando sempre più arrabbiata, delusa e triste allo stesso tempo.
«Gli avevo inviato numerosi messaggi ma lui non rispondeva... non ci vedemmo per qualche giorno e tutti i messaggi che gli scrivevo era come se li mandassi ad un numero inesistente perché tanto non ricevevo mai una risposta. Neppure le chiamate accettava...» intanto Mason e Daw continuano ad ascoltare.
«...Poi un giorno mi disse che mentre io ero su una panchina, da sola, lui era con Alyssa...» non posso credere alle mie orecchie. I miei occhi si spalancano e mi metto una mano davanti alla bocca shoccata. I ragazzi si guardano divertiti dalla mia espressone. Questa storia la conoscevano già. Appoggio la schiena contro al muro allibita. Qual è l'idiota che preferisce andare con una ragazza diversa, quando può avere sempre la stessa che lo ama?
Prima di riprendere il discorso, Stacy mi lascia un sorriso di conforto, come per farmi capire che è acqua passata. Si spera.
«Lì per lì mi venne da piangere, era come se tutto quello che avevamo costruito fosse stato di carta e un venticello avesse spazzato ogni cosa. Ma non piansi, non davanti a lui.» sospiròma e poi riprende a parlare «Non ci frequentammo più, o almeno io non volevo più sapere niente di lui. Joshua invece tutti i giorni mi scriveva il messaggio della buonanotte e quello del buongiorno, mi chiamava, ma io non rispondevo mai; insomma ero troppo delusa. Poi un mese o più dopo, ad una sua partita vinsero la coppa e ovviamente alla festa per la premiazione c'ero anch'io con la mia squadra di cheerleader. Mi guardò tutta la serata, poi si decise a chiedermi di ballare. Mi raccontò quello che aveva detto ad Alyssa, che io ero importante e che si era completamente dimenticato come si vivesse senza di me...» inizia a sorridere raggiante come prima.
«insomma, lo vidi per la prima volta con gli occhi lucidi e disperato, come se avere il mio perdono fosse l'unica cosa che più desiderava al mondo. Poi mi abbracciò, e... non saprei come spiegarlo quell'abbraccio... fu una delle cose più belle. Si sentiva che a me ci teneva davvero e mi stringeva forte, come se avesse paura che da un momento all'altro potessi scappare. Ma chi mi spostava più dalle sue braccia?» ride ed io con lei. Noto che Mason ha un sorriso da ebete, come se quella storia "diabetica" -come la chiama lui- invece gli piaccia tanto. Si accorge che lo sto fissando quindi si ricompone tornando serio. 

Poi riguardo Stacy e noto che ha gli occhi lucidi. Si sta emozionando e voglio abbracciarla, ma questo lo devo fare quando finisce di raccontare.

«Va beh, credo si sia capito che lo perdonai e da lì fino ad ora non ci lasciammo più, ed ora siamo ufficialmente fidanzati!» mi rimostra l'anello ed io la abbraccio subito. Sono così contenta per lei! È la persona più buona della terra e non si merita che qualcuno le faccia del male. Dovrò scambiare qualche parolina di disappunto a Joshua e sicuramente guarderò con occhi diversi Alyssa dopo ciò.
Che poi, tra parentesi, che razza di scemo potrebbe stare con una come lei, anche dopo aver saputo ciò?
Che domande, certamente Howen!
Quando ritorno al mio posto esclamo di voler anche io una storia così...
«Diabetica?» ridacchia Mason facendo ridere anche Daw e Stacy.
«Ma stai zitto che stavi sorridendo anche tu!» lo prendo in giro.
«Vero, me ne sono accorto anch'io!» ammette Dawson divertito e tutti i nostri occhi si puntano su Mason
«Mi sono forse rovinato la reputazione da duro? E poi sorridevo solo perché lo facevate tutti!» Prova a giustificarsi.

-- S.A
Ciao a tutti! I capitoli iniziali sono come sempre un po' di presentazione, ma non preoccupatevi perché la storia si aprirà dai prossimi capitoli che saranno di gran lunga più interessanti! Detto ciò, non mi dilungo troppo che gli spazi degli autori non li legge nessuno ahaha! Vi ringrazio immensamente per le visualizzazioni! Se vi piace la storia vi invito a farmelo sapere lasciando un commentino o magari qualche consiglio! Ancora grazie, un bacio!❤

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