8°: Fai schifo, Mason

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Avete presente i film? Quel bel finale... beh io no. Non succede che mi accorgo che la persona che mi ha salvato la vita è il mio principe azzurro, no. Non è arrivato il mio gufo mentre ero sulla scala a portarmi la lettera di Hogwarts, no. E' solo spuntato mio fratello dalla finestra e ha visto me e Mason su una scala avvinghiati. Ambiguo, non trovate?

Quindi ora mi ritrovo nel mio letto a guardare il soffitto mentre Carter sputa tutto l'odio che prova per Mason. Ma non sto ascoltando una parola.
«Poi capirei se fosse un ragazzo diverso ma Mason, Clean! Mason! Sai che lo detesto.» ringhia.
Mi metto seduta di scatto. «No! Non lo so perché non mi vuoi raccontare quello che è successo tra voi! Eravate amici e poi cosa?»
Non può farmi la predica se neanche so il motivo per cui lo odia.
«Questi non sono affari tuoi! Stagli lontano, okay?» Da quando decide le mie amicizie? Chi è? Mio padre, forse?
«E se non volessi?» lo sfido. Mio fratello ha sempre pensato avessi una cotta per il suo migliore amico.
I suoi occhi si chiudono in due fessure. «Cosa vuoi dire con questo?»
«Che non puoi decidere per me, Carter. Ho 17 anni, sono grande abbastanza per sapere chi voglio nella mia vita!»
«Stai parlando di Mason! Quel...» si blocca lasciando l'insulto nel sospiro che fa un momento dopo. «Per favore, devi stargli lontano.»
«Perché?!» urlo. Voglio solo capire cos'ha fatto di così drammatico per rovinare la loro amicizia.
«Te lo devi sposare che fai tutte queste domande?» si alza dal letto aprendo le braccia frustrato. «Stagli alla larga e basta. Se ti rivedo con lui... non ci penso due volte a fargli un occhio nero. Avrei dovuto farlo già due anni fa.»
Questa è l'ultima cosa che dice, prima di andarsene sbattendo la porta. Tanto lo so che prima o poi mi dirà cos'è successo tra loro. Erano addirittura in squadra assieme a football. Poi Mason ha cambiato squadra e penso che Carter lo odi anche perché li hanno battuti nel campionato. Carter è come me, odia perdere.
Sbuffo e mi lascio cadere a peso morto sul cuscino, quando poi mi vibra il telefono.
Mi allungo sul comodino e leggo quel nome. "Howen". Guardo la porta per assicurarmi che mio fratello non ci sia e poi con il cuore che rischia di esplodermi dal petto apro il messaggio.

-Ti puoi affacciare un secondo?-

Guardo un po' lo schermo. Questo vuol dire che lui è affacciato?

Mi sdraio ai piedi del letto per vedere e mi do la risposta da sola.
Io non posso uscire però. Cioè, diciamo che non mi dispiacerebbe vedere Mason con un occhio nero, ma non vorrei andare a trovare mio fratello dietro alle sbarre.

Mi affretto a rispondere. -Se mi vede Carter non so chi ammazzerebbe prima.-

Invio e guardo la sua reazione: sbuffa e si passa una mano tra i capelli.

-Ho seriamente bisogno di te.-

Spalanco gli occhi. Se vi trovate in camera un cuore che fa ginnastica artistica è il  mio. Vi chiedo cordialmente di dirgli di finirla di fare le capriole perché io non so il motivo per il quale le faccia.

-Cos'hai combinato?- chiedo.

-Cosa mi combinerà mia mamma dopo che avrà scoperto il 2. Sono stato bocciato già due volte e per poco non mi mandava dai miei nonni in fattoria. Ti prego, non lasciare che accada questo.-

Scoppio a ridere e alzo lo sguardo verso di lui. Sta facendo la stessa cosa. Mi immagino un Mason vestito da contadino che viene rincorso dalle galline. Oh, aspettate. Questo succede già a scuola.

-Cosa dovrei fare io, per l'esattezza?-

-Ripetizioni...?-

-Scordatelo.- lo guardo. Si sta mordicchiando il labbro. Se ne accorge che lo sto fissando? Sarebbe imbarazzante se lo facesse. Immaginate voi affacciati alla finestra con un vicino che vi guarda come si guarda una coscia di pollo appena tirata fuori dal forno.

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