Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]

Capitolo 7

(Quello nella immagine è il fratello di Angel e Rick)
POV SCONOSCIUTO.
È passato quasi un mese da quando sto cercando mia sorella.
Nostra madre è stata uccisa da lei.
È io la vendicherò.
Entro dentro la palestra che si trova nel mio loft lussuoso.
Mi caccio la maglietta e iniziò ad allenarmi.
La mia infanzia rovinata.
La mia adolescenza in frantumi.
Mi hanno abbandonato.
Ma Hanna mi ha ripreso e mi ha addestrato, insegnandomi a uccidere.
Non ho ancora ucciso nessuno.
Volevo che la prima vittima è Angel.
Mi scende una lacrima che mi asciugo subito.
"Non devo essere debole" dico a me stesso e continuando ad allenarmi.
Non voglio essere debole.
Non sono debole.
Io non sono debole.
Sono...debole.
Mi siedo per terra e mi guardo allo specchio.
Perché son debole?
Io voglio essere forte, come mia madre.
Sono solo.
Di nuovo.
Sono solo è non ho nessuno accanto.
Grido frustrato e vado a farmi la doccia.
Appena finisco mi vesto e vado a un bar.
"Tayl un caffè amaro" dico una volta seduto.
"Subito" dice Tayl e va a prepararmi il caffè.
Sto forse sbagliando qualcosa?
Perché ogni volta che la vedo, sono felice?
Dovrei essere arrabbiato.
Invece vorrei abbracciarla e chiederle scusa.
Sono confuso.
Il mio caffè arriva e vedo entrare dalla porta Rick.
Il mio fratellino.
"Federico! Da quanto non ci vediamo!" Mi saluta Rick sorridendo.
Avete scoperto il mio nome.
Io sono Federico.

•••

Inizio Sogno.

"Mamma" grido.
"Mamma! Papà!" Grido e gli occhi mi si lucidano.
Non ci sono.
Se ne sono andati.
"Mamma! Papà! Perché ve ne siete andati senza di me?" Mi stanno già scendendo le lacrime e mi stanno rigando il volto.
Corro per tutta casa.
Sto cercando la mia famiglia.
"Mamma! Papà! Rick fratellino! Angel sorellina!" Urlo piangendo.
"Perché mi avete abbandonato!" Urlo ancora.
"Perché eri in ospedale bambino mio" dice una voce femminile alle mie spalle.
Il mio corpo cresce diventando un 20 enne.
"Perché mi avete lasciato solo?" Gli grido arrabbiato.
È mia madre.
Provo odio in questo momento.
"Perché tua sorella ha piccato un incendio bruciando tutto, tu sei finito in ospedale, volevo rimanere ma mi hanno costretta perdonami bambino mio"
Mia sorella...impicco l'incendio...e io finì in ospedale?
Mi fece del male?
Beh, io glie ne farò di più.
La ucciderò.

Fine Sogno.

Mi svegliai di scatto respirando affannosamente.
Di nuovo lo stesso sogno.
Lo stesso che faccio da quando nostra madre e morta.
Il sogno parla che mia madre che mia sorella mi ha quasi mandato in coma.
La odio.
Odio il fatto che appena la vedo son felice.
Perché il mio piano è andato a puttane?!
Perché sono un coglione.
Voglio solo che tutto ciò finisce.
Ma non posso ucciderla adesso.
Non voglio.
C'è la parte buona di me che dice di non fare niente, di non ucciderla.
Ma non posso!
Devo ucciderla.
Mi alzo e mi vado a fare la doccia dato che sono tutto sudato.
Mentre mi faccio la doccia penso a Angel.
Forse, dovrei riposarmi un po' e staccare la spina.
Appena finisco, mi vesto e vado in una biblioteca dato che sono le 10 di mattina di domenica.
La biblioteca ce l'ho anche a casa ma voglio cambiare un po'.
Prendo un libro e mi vado a sedere.
Appena arrivò a metà capitolo proprio sul più bello una voce femminile interrompe la mia lettura.
"Hey. Sei Federico se non mi sbaglio" mi sorride.
Merda.
È così bella.
Abbiamo gli stessi occhi ma soltanto che io c'è li ho i capelli marroni.
Credo che c'è li aveva anche lei dato che nostra madre era mora e nostro padre con i capelli marroni.
"S...si" dico stranamente balbettando.
"Posso sedermi?" Dice indicando la sedia acconto a me.
"Certo".
Perché sono gentile con lei?!
Lei si siede e mi sorride.
Come faccio a ucciderla?
Il suo visino tenero e la voglia di proteggerla me lo impediscono.
Parliamo per ore e ore finché lei non dice che deve ritornare a casa per un impegno.
Delle persone più grandi di me mi costringono a ucciderla, io non voglio farlo.
Non posso dire chi sono.
Ma non posso ucciderla, perché è la mia sorellina.