Capitolo 43.

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Leggete anche sotto è importante.
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Mi butto sul letto felice accompagnata dalle altre ragazze, mentre gli uomini sono a casa di Theo. Dovremmo prepararci perché mi vogliono portare in un posto, ma siamo appena tornati dalla SPA e sono troppo rilassata per alzarmi e vestirmi, mi stresserei troppo.

"Che facciamo?" Dice Teylor mettendosi seduta per poi cacciandosi le scarpe.

È così goffa e tenera con quel pancione che un sorriso di viene per forza.

"Ci mettiamo il pigiama e facciamo un pigiama party" dico mentre mi arriva una ciabatta sulla pancia.

Ma che...

Afferro la ciabatta e la faccio cadere fuori dal letto, ritorna da dove sei arrivata.

Striscio lentamente sul letto fino ad arrivare al cuscino e sdraiandomi a pancia in su appoggio la testa su di esso.

"Alzati pigrona" ride Hailey tirandomi su, osservo Benedetta aprire l'armadio e guardare i miei vestiti.

O ma dai, perché? È bello stare in pigiama.

Le uniche che si devono vestire siamo io, Hailey e Benedetta; Teylor si è vestita un po' più comodata ma è molto bella lo stesso.

Mi avvicino a Benedetta e prendo delle cose molto semplici e anche comode ma che insieme rendono l'outfit a mio parere bellissimo.

Prendo una canottiera a bretelle molto sottili e con una scollatura a V con del pizzo al bordo della scollatura che fa l'effetto vedo e non vedo, un jeans a vita alta chiaro e stretto, un cardigan non troppo lungo color nocciola e delle décolleté beige.

Certamente mi porterò le scarpe di ricambio, cioè delle sneakers FILA disruptor nocciola.

Mi vesto in bagno mettendomi anche degli accessori non troppo vistosi, mi trucco leggermente e i capelli li lascio al naturale.

Mi osservo allo specchio per l'ultima volta e solo ora noto i succhiotti sul collo.

Non li nascondo, tanto ormai li avranno visti tutti.

"Ci ammazzeranno?" domanda Benedetta sistemandosi i capelli.

Nah, ci daranno per disperse soltanto. Ormai dovranno essere abituati, soprattutto sapendo che abbiamo la scusa di Teylor.

"Abbiamo Teylor" dico accarezzando la spalla di Teylor che è seduta avanti con Hailey che guida.

Lei si gira verso di me guardandomi in cagnesco, tolgo immediatamente la mano dalla spalla. È capace di tranciarmela anche solo con lo sguardo.

"Non sono un cane" dice facendo la finta offesa.

"Non ho mai detto che lo sei" gli do un bacio sulla sua guancia.

Si gira dandomi le spalle e Hailey controllando l'orario sul suo orologio accelera.

Accendiamo la musica cantandola a squarciagola fino a che non arriviamo a un boschetto simile dove c'è la casetta dei nonni di Derek.

Ma dove dobbiamo andare?

Camminiamo in una stradina e inizio a intravedere dagli alberi una specie di villeggiatura con dei bungalow disposti a semicerchio con in mezzo un posticino per fare i falò, riesco a vedere anche un laghetto, tutto ciò è illuminato con delle lanterne.

Mi fermo facendole andare avanti e sorrido pensando al mio sogno che si sta avverando, è tutto come nel mio sogno.

Le ragazze vanno avanti non notando la mia assenza, ne approfitto.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora