I Pensieri

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Dopo lunghi giorni decisi di provare a fare qualcosa , di non credere a quel che mi avevano detto i dottori.
Una mattina chiesi un paio di stampelle e provai ad alzarmi ed anche se il dolore era forte , la volontà di provare era troppo forte , tale da poter ignorarlo.
Reachel stava al mio fianco e con molta pazienza mi teneva per un braccio chiedendomi di andare piano, che non ero ancora nelle condizioni di fare sforzi e così mi rimisero nel letto.
Il cibo era di pessimo gusto, quell'ambiente era quasi soffocante e quei allarmi che suonavano ogni minuto erano un tormento, le ore non passavano, ogni giorno erano sempre più lunghe e più me ne stavo lì con le mani in mano più soffrivo.
L'unico sfogo che mi restava era chiacchierare con quella ragazza che stavo imparando a conoscere e che mi dedicava tempo , l'unica.
Pensavo a mio padre e mia madre ogni tanto, la loro mancanza la sentivo costantemente anche se ormai non erano più con me da anni... quando arrivano a mancare persone che ami, di cui ti fidi ciecamente e che rappresentano i tuoi punti di riferimento , beh, non è facile dimenticare; "il tempo cura le ferite" e' la più grossa bugia che abbia mai sentito.
Non è il tempo ma la consapevolezza e la rassegnazione mentre il dolore si cela nel profondo del cuore e fa male come sempre , come tutti i giorni.
Una domenica mattina Reachel entro' con un mazzo di fiori, non sapevo che fuori fossero , non sono bravo in materia ma erano fiori blu, il mio colore preferito e le domandai il perché di tale sorpresa, lei rispose:" hanno lo stesso colore dei tuoi occhi, pensavo ti sarebbero piaciuti , se non è così ti chiedo scusa".
A sentire quelle parole rimasi stupito ma dopo pochi istanti le sorrisi , era l'unica cosa bella che mi fosse capitata dopo il vuoto di intere settimane così la ringraziai e le chiesi di sedersi al mio fianco.
Stemmo a parlare tutto il giorno del più e del meno, come una chiacchierata tra persone normali , come se non ci fossero problemi e per qualche ora mi dimenticai di tutto il resto.
Ricordo di essermi addormentato e al mio risveglio non la trovai più con me, pensai fosse normale perché era sera , aveva bisogno di riposare , non la biasimavo , si prendeva cura di un uomo che a malapena conosceva .
Così guardai quei fiori, presi un bicchiere per bere e piano piano mi riaddormentai aspettando il giorno successivo.

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