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Capitolo. 10

Non riesco a pensare ad altro che alle sue labbra, quasi non voglio evitare quel bacio. I miei occhi ormai sono calamitati su quelle labbra carnose e rosee di natura; intenti a rivivere il nostro primo bacio..
Ricordare la loro morbidezza, il loro sapore e le emozioni che provai in quel momento.
Ricordare non aiuta affatto, anzi non fa altro che incasinarmi la mente;

Odio sentirmi così: debole, sottomessa; odio perdere il comando della situazione, perdere il comando di me stessa;
Sara ha una strana influenza su di me e questo mi terrorizza, manda in confusione il mio corpo, che viene pervaso da brividi per ogni suo tocco, basta solo che mi sfiori la mano che il mio cuore inizia a scalpitare senza un valido motivo, sembra quasi uscirmi dal petto; le mani iniziano a sudare ed inizia a mancarmi l'aria; la mia mente si perde in lei, nei suoi movimenti, nei suoi sussurri, nei suoi sorrisi, nel suo profumo, nella sua bellezza per poi desiderare solo un suo contatto, un bacio che riporterà alla normalità il mio corpo.

-"Qualcosa mi dice che vorresti baciarmi." Sussurra la corvina sfoderando i suoi occhioni che sembrano essere diventati più scuri del solito, mentre mi stringe a sè circondando la mia vita con le sue braccia; sento le sue dita muoversi lentamente in senso orario sulla mia schiena; sotto a quel tocco il mio corpo viene invaso da brividi...
Sono in difficoltà e lei sé la gode. Dovrei allontanarla, ma il mio corpo non risponde ai comandi, sembro incantata da quegli occhi in grado di leggerti dentro. Cazzo, devo far qualcosa. Reagendo così le sto rendendo tutto più facile.

-"...C-cosa te lo fa credere?" Rispondo balbettando cercando di tornare in me;
Il suo ghigno mi manda completamente in tilt; di solito mi avrebbe fatto irritare, ma molto probabilmente non ci sarei mai finita in questa situazione con qualcun'altro.

-"Vedi... tu dici una cosa, ma il tuo corpo dice l'esatto opposto... stai morendo dalla voglia di baciarmi. Ammettilo." Dice inumidendo leggermente le labbra con la lingua, spostando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra; cosa che mi portò a fare lo stesso.

La stronza si sta mordicchiando il labbro inferiore, ed è maledettamente eccitante.
Perché vuole vedermi cedere? Non le darò questa soddisfazione, o si?
Caxxo i suoi occhi, quelle caxxo di labbra così invitanti, sono fottuta. Penso abbassando lo sguardo ai nostri piedi portandomi una mano sugli occhi come se potessi nascondermi da lei in quel modo.

-"Guardami!" Dice poggiando l'indice sotto il mio mento per sollevare il mio sguardo.

Mi porta a pochi centimetri da lei ed è dura ammetterlo, ma ormai, non sono più padrona del mio corpo. Potrebbe farmi qualsiasi cosa le passi per la mente... La vedo sorridere compiaciuta.
Avrà capito che non farò nulla per respingerla. Dannazione!
Mi accarezza la guancia delicatamente, solo ora mi rendo conto di aver smesso di ballare da un pezzo; i brividi mi percorrono lungo la schiena e poi il suo tocco, le sue labbra sulla mia pelle... si distacca da me dopo alcuni secondi, più soddisfatta di prima.
Cavolo. Sono un idiota!

-"Un giorno mi pregherei per avere un mio bacio." Aggiunge al mio orecchio, quel tanto che basta per sovrastare la musica assordante, che però la sua voce affievoliva.

Mi sento una cazzo di idiota. Le ho lascito il pieno potere e lei se né esce con un cazzo di bacio all'angolo della bocca. Non so se essere delusa o sollevata, l'unica emozione che provo ora è solo amarezza, mi ha lasciato una sensazione strana, come se non baciandomi, mi stesse impedendo di respirare e tornare alla normalità.

Resto inerte a guardarla confusa e sorpresa dalla sua reazione, fin quando, sento la sua mano scivolare lungo il mio braccio per poi unirsi alla mia mano in un groviglio di dita; mi trascina fino nel privè, dove eravamo sedute prima, unendoci con il gruppo. Mia sorella sta parlando con Daniele, sembra essersi ripresa, mentre Asia sta praticamente collassata sulla spalla del suo ragazzo.
Mi ritrovo ad osservare Sara che mi sorride con tenerezza, portando il suo braccio intorno al mio collo stringendomi a lei.