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Quando ritorno al campo mi accorgo di avere un accenno di fiatone. Che diavolo mi è saltato in mente?! Mi riavvio i capelli corvini lievemente scompigliati con una mano in un gesto rabbioso. Farsi abbindolare da quello... Che fallimento da stupida principiante.

Mi avvio verso l'armeria, togliendomi nuovamente tutta l'armatura. Appena richiudo il mio baule, sento una voce talmente fredda ed improvvisa che mi spavento.

-"Sergente Doveson." mi chiama "C'è un nuovo incarico per lei."

Voltandomi verso l'entrata della tenda, vedo la dura figura di Richard Blakes, l'attuale Generale delle prime fila. Figlio di un veterano molto rinomato, Richard appena uscito dall'Accademia è stato spedito ai piani alti dell'Esercito, comandando le prime Squadre e occupandosi personalmente solo delle questioni più importanti. Oltre al resto, era anche il mio ragazzo durante il periodo dell'Accademia. Mi aveva lasciata perchè non voleva una soldatessa. Costante distanza e paura della sua morte. Semplice, no?

Annuisco freddamente, avvicinandomi a lui. Inizia a camminare e io mi affianco a lui.

-"Come stai, Richard?" gli chiedo. È sempre alto uguale ed i capelli castano chiaro hanno sempre la stessa lunghezza, si sta semplicemente facendo crescere la barba.

-"Bene. Tu, Evelyn?"

-"Normale." sospiro "Potresti smetterla con queste formalitá. Soprattutto quando siamo soli. O ti vergogni di avere una ex fidanzata soldato?"

-"Non sono qui per visite di piacere, lo sai anche tu." evita di rispondere alla mia domanda.

-"E ti vergogni."

-"Devi smetterla, okay?" esclama, fermandosi in mezzo al campo "Non mi vergogno di te. Avevo deciso di chiuderla perché era la cosa giusta. Ora, ti prego, smettila di parlarmi."

Stringo i denti mentre ricominciamo a camminare verso la tenda principale.

-"Stavo comunque cercando di fare conversazione. Voglio sapere chi è questo nuovo individuo, il Maggiore Henderson."

-"Non me lo chiedere." taglia corto "È stato un ordine arrivato dall'alto. E quando arriva da molto in alto, non si fanno domande."

-"Non sai neanche perché lui sia qui?"

-"No." risponde, gelido.

Ed io sono contenta così.

Arrivati nel luogo predtabilito, entro senza tante cerimonie seguita da Richard.

-"Oh, Sergente Doveson." sorride imbarazzato Ton appena mi vede entrare "Come le avrà giá detto il Generale Blakes, abbiamo un compito per lei."

-"Sì, Capitano. Posso giá immaginare di cosa si tratti." affermo, scoccando un'occhiata a Richard il quale a sua volta mi stava guardando.

-"Abbiamo trovato un uomo armato nei pressi del campo." mi informa il Generale, avanzando di qualche passo fino a ponersi davanti a me "Ha opposto molta resistenza all'arresto, così abbiamo pensato, erroneamente, che si trattasse di un pezzo grosso. Durante l'interrogatorio ha cantato come un uccellino, ma pare non avesse alcuna informazione consistente su un qualche attacco futuro."

"Quindi ci aspettiamo che lei, Sergente, lo uccida." alla fine, Richard tira un sospiro e si affianca a Ton.

-"Perché io?" chiedo.

-"Perché lei è il secondo al comando." spiega Ton.

-"Perché è l'unico modo per fare carriera militare, quello di obbedire agli ordini." dice invece il Generale.

Ed ha ragione. Devo semplicemente obbedire. Nessuna domanda, nessun dubbio.

-"Portatelo dentro." taglio corto, spegnendo la modalità umanità che, nonostante sia poco influente, è comunque presente in me.

Angel With a ShotgunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora