21

112 19 21
                                    

Apro gli occhi a fatica, notando come sento le palpebre pesanti ed incollate tra loro. Poco dopo riesco a mettere a fuoco il luogo - comodo - in cui mi trovo: la piccola stanza che pare quasi d'ospedale e una sedia accanto alle sponde del mio letto. Con Richard sopra, la testa appoggiata ad un braccio a sua volta posato sulle sbarre di contenimento. E la sua mano sinistra... è intrecciata alla mia. Cosa?!

Con un gesto fulmineo, sciolgo le mie dita sottili dalla sua presa e mi allontano verso il lato del letto più distante possibile dall'uomo mentre il macchinario a cui sono attaccata inizia a emettere un bip ripetitivo e agitato. Talmente forte da risvegliare Richard che si strofina gli occhi prima di posare il suo sguardo sul mio viso che evidentemente esprime qualcosa di intermedio tra ribrezzo e preoccupazione.

-"Tu... I-Io..." balbetto, per cercare le parole adatte. La mia voce è attutita dal silicone della mascherina che si opacizza con il mio caldo respiro.

-"No, no." si stiracchia lui, ancora intontito prima di osservare il macchinario impazzito: un elettrocardiogramma "Non è successo nulla. Ma evidentemente ti ho spaventata parecchio." sorride.

-"Perché diavolo..." scuoto la testa mentre stringo le palpebre per cercare di razionalizzare i pensieri. Non ero in un dannato vicolo spagnolo poco fa?!

-"Volevi che dormissi con te. Nel letto." mi interrompe, notando che io non sono in grado di formulare una frase completa. Sposta poi lo sguardo altrove e sarei quasi pronta a dire che è imbarazzato.

-"Non è possibile..." sospiro, cercando di ricordare qualcosa. Logan era una specie di umano - alieno e me l'aveva detto prima che io scappassi...

-"Prova a ricordare." mi incita, alzandosi dalla sedia con un gemito. Dev'essere stata una notte parecchio scomoda per lui. Eppure è rimasto qui con me... per sorvegliarmi. Solo per quello, sì.

Sì, insomma. Posso farcela: Logan mi informa di quello che in realtà dovrebbe essere, io fuggo ma l'Exo va in corto. Poi?

Abbasso gli occhi sulle mie gambe e noto che entrambe sono nude sotto la camicia ospedaliera e le ginocchia sono fasciate e se provo a muoverle fanno parecchio male.

Giusto. Ho tentato di strisciare in un edificio per salvarmi da due... Elicotteri? Sì.

Infatti poco dopo collego i pezzi del puzzle mentale mentre Richard spegne qualche macchina: il principio attivo della cocaina mi doveva avere sballata e allora mi hanno sedata. Poi non ricordo altro. E sono qui...

-"Perché sono qui?" chiedo, non ricordando.

-"Per diventare il nuovo Capitano della Squadra I. Hai bisogno di addestramento specifico."

-"Giusto." ora ricordo.

-"Per sostituire Ton."

Mi mordo le labbra. Pace all'anima sua.

-"Il resto della Squadra I?" chiedo, non sapendo come iniziare un qualsiasi discorso.

-"Sono al campo." taglia corto, abbassando entrambe le sponde del mio letto ed avvicinandosi a me.

-"Ehi, ehi." mi ritraggo.

-"Devo solo toglierti la mascherina. Se vuoi te la puoi tenere, eh." mi guarda storto. E allora mi rilasso e mi lascio fare.

Il suo petto che si alza e si abbassa ritmicamente copre il mio campo visivo mentre lui con un tocco delicato mi scosta i capelli e mi sfila la mascherina. Chiudo gli occhi inspirando il suo tipico profumo di fiori e quando li riapro trovo i suoi davanti ai miei. Sta sorridendo, sinceramente e le sue iridi nocciola tremano alla luce del neon mentre lui è inginocchiato di fronte a me. Poco dopo torna serio, mordendosi il labbro inferiore.

-"Devi iniziare l'addestramento, Ev." afferma "In fondo alla stanza ci sono degli abiti che dovrebbero andarti bene. Appena sei pronta suona il campanello di fianco al letto." sorride flebilmente e si alza per percorrere in pochi passi la stanza.

-"Richard..." lo chiamo, poco prima che esca dalla stanza. Lui gira il viso facendo sì che la luce a neon dia una strana ombreggiatura all'angolo della sua mascella.

-"Sì?"

-"Niente." mi mordo il labbro, spostando lo sguardo.

-"Mi sei mancata, Evelyn." lo vedo sorridere mentre gira nuovamente la testa ed esce dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.

Mi prendo il viso tra i palmi delle mani, cercando di ragionare mentre sento gli occhi inumidirsi. Alzo quindi la testa verso l'alto e i miei occhi incrociano la forte illuminazione, dandomi quindi una ragione in più per iniziare a lacrimare.

[=====]

HOLA HOLA

Ebbene, persino AWAS è tornato. Ci ho messo un po' (tanto) per cercare di dargli l'atmosfera adatta a questa rimpatriata dell' #Evelychard . Li shippate? c:

E MA VEDRETE NEI PROSSIMI CAPITOLI! Ci sono novità parecchio interessanti e nuovi personaggi che vi attendono... <3

Grazie di 1,7 K. Non vi merito. Spero almeno vi piaccia questo capitolo!

Angel With a ShotgunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora