Apro gli occhi a fatica, notando come sento le palpebre pesanti ed incollate tra loro. Poco dopo riesco a mettere a fuoco il luogo - comodo - in cui mi trovo: la piccola stanza che pare quasi d'ospedale e una sedia accanto alle sponde del mio letto. Con Richard sopra, la testa appoggiata ad un braccio a sua volta posato sulle sbarre di contenimento. E la sua mano sinistra... è intrecciata alla mia. Cosa?!
Con un gesto fulmineo, sciolgo le mie dita sottili dalla sua presa e mi allontano verso il lato del letto più distante possibile dall'uomo mentre il macchinario a cui sono attaccata inizia a emettere un bip ripetitivo e agitato. Talmente forte da risvegliare Richard che si strofina gli occhi prima di posare il suo sguardo sul mio viso che evidentemente esprime qualcosa di intermedio tra ribrezzo e preoccupazione.
-"Tu... I-Io..." balbetto, per cercare le parole adatte. La mia voce è attutita dal silicone della mascherina che si opacizza con il mio caldo respiro.
-"No, no." si stiracchia lui, ancora intontito prima di osservare il macchinario impazzito: un elettrocardiogramma "Non è successo nulla. Ma evidentemente ti ho spaventata parecchio." sorride.
-"Perché diavolo..." scuoto la testa mentre stringo le palpebre per cercare di razionalizzare i pensieri. Non ero in un dannato vicolo spagnolo poco fa?!
-"Volevi che dormissi con te. Nel letto." mi interrompe, notando che io non sono in grado di formulare una frase completa. Sposta poi lo sguardo altrove e sarei quasi pronta a dire che è imbarazzato.
-"Non è possibile..." sospiro, cercando di ricordare qualcosa. Logan era una specie di umano - alieno e me l'aveva detto prima che io scappassi...
-"Prova a ricordare." mi incita, alzandosi dalla sedia con un gemito. Dev'essere stata una notte parecchio scomoda per lui. Eppure è rimasto qui con me... per sorvegliarmi. Solo per quello, sì.
Sì, insomma. Posso farcela: Logan mi informa di quello che in realtà dovrebbe essere, io fuggo ma l'Exo va in corto. Poi?
Abbasso gli occhi sulle mie gambe e noto che entrambe sono nude sotto la camicia ospedaliera e le ginocchia sono fasciate e se provo a muoverle fanno parecchio male.
Giusto. Ho tentato di strisciare in un edificio per salvarmi da due... Elicotteri? Sì.
Infatti poco dopo collego i pezzi del puzzle mentale mentre Richard spegne qualche macchina: il principio attivo della cocaina mi doveva avere sballata e allora mi hanno sedata. Poi non ricordo altro. E sono qui...
-"Perché sono qui?" chiedo, non ricordando.
-"Per diventare il nuovo Capitano della Squadra I. Hai bisogno di addestramento specifico."
-"Giusto." ora ricordo.
-"Per sostituire Ton."
Mi mordo le labbra. Pace all'anima sua.
-"Il resto della Squadra I?" chiedo, non sapendo come iniziare un qualsiasi discorso.
-"Sono al campo." taglia corto, abbassando entrambe le sponde del mio letto ed avvicinandosi a me.
-"Ehi, ehi." mi ritraggo.
-"Devo solo toglierti la mascherina. Se vuoi te la puoi tenere, eh." mi guarda storto. E allora mi rilasso e mi lascio fare.
Il suo petto che si alza e si abbassa ritmicamente copre il mio campo visivo mentre lui con un tocco delicato mi scosta i capelli e mi sfila la mascherina. Chiudo gli occhi inspirando il suo tipico profumo di fiori e quando li riapro trovo i suoi davanti ai miei. Sta sorridendo, sinceramente e le sue iridi nocciola tremano alla luce del neon mentre lui è inginocchiato di fronte a me. Poco dopo torna serio, mordendosi il labbro inferiore.
-"Devi iniziare l'addestramento, Ev." afferma "In fondo alla stanza ci sono degli abiti che dovrebbero andarti bene. Appena sei pronta suona il campanello di fianco al letto." sorride flebilmente e si alza per percorrere in pochi passi la stanza.
-"Richard..." lo chiamo, poco prima che esca dalla stanza. Lui gira il viso facendo sì che la luce a neon dia una strana ombreggiatura all'angolo della sua mascella.
-"Sì?"
-"Niente." mi mordo il labbro, spostando lo sguardo.
-"Mi sei mancata, Evelyn." lo vedo sorridere mentre gira nuovamente la testa ed esce dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi prendo il viso tra i palmi delle mani, cercando di ragionare mentre sento gli occhi inumidirsi. Alzo quindi la testa verso l'alto e i miei occhi incrociano la forte illuminazione, dandomi quindi una ragione in più per iniziare a lacrimare.
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HOLA HOLA
Ebbene, persino AWAS è tornato. Ci ho messo un po' (tanto) per cercare di dargli l'atmosfera adatta a questa rimpatriata dell' #Evelychard . Li shippate? c:
E MA VEDRETE NEI PROSSIMI CAPITOLI! Ci sono novità parecchio interessanti e nuovi personaggi che vi attendono... <3
Grazie di 1,7 K. Non vi merito. Spero almeno vi piaccia questo capitolo!
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Angel With a Shotgun
Fanfiction2050: la guerra sta iniziando. In Spagna, continui attacchi terroristici da parte della minoranza dei Baschi stanno allertando chiunque, principalmente le nazioni alleate NATO. Gli Stati Uniti si stanno occupando delle prime fila dei rinforzi... Tra...