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La strada del ritorno si rivela addirittura più tranquilla del previsto. Non ho la minima intenzione di curarmi della salute del maggiore, solo della mia. Per questo tengo sempre il dito indice sul grilletto della mia mitraglietta, pronta per qualsiasi eventuale assalto.

Qualche minuto dopo arrivo incolume al campo dove trovo il Capitano Ton ad attendermi.

-"Alla buon'ora..." ridacchia "Pensavo non ti ricordassi più dell'Exo." scherza, affiancandomisi.

-"Mai dimenticarsi..." affermo, sollevata di essere di nuovo qui.

-"Il nostro ospite?" chiede.

-"Oh, l'ho lasciato in un vicolo, sanguinante dopo avergli sparato."

Ton si mette a ridere, pensando fosse una battuta, ma vedendo poi che io non ridacchio di rimando e continuo a camminare verso la tenda armeria, si blocca.

-"Tu cosa?!" sussurra ad un tono troppo forte.

-"Sì." affermo, tranquilla "Dopo l'ennesima frecciatina ho deciso di metterlo a tacere." continuo, mentre slaccio i guanti dall'Exo per poi toglierli e tenerli in mano.

-"Cazzo, Evelyn. Sai che..."

-"Che cosa? Che è solo un pezzo di merda fermo alla preistoria in cui le donne sono sucubi?" fingo una faccia pensosa, per poi fermarmi e guardare il mio interlocutore negli occhi "Uh, sì che lo so. Per questo gli ho sparato. Al polpaccio, nulla di mortale."

-"Volevo dire che l'ha mandato Washington D. C.!" esclama, in preda al panico.

-"Ne sei sicuro?" chiedo, assottigliando gli occhi "Secondo me ci sta raccontando un mucchio di palle. Non ha la minima idea di come funzioni una base, l'Exo... E poi..."

...ogni tanto ha gli occhi blu.

Ma mi fermo, avevo promesso di non dire niente.

-"E poi?" mi incalza Ton, incuriosito.

-"Niente. Semplicemente secondo me non è qui per la guerra. Non di azione, perlomeno." taglio corto, per poi riprendere a camminare verso la tenda armeria.

-"Se vuoi potrei indagare!" urla il Capitano. Ha degli amici nei registri della NATO... Basta scrivere un nome e si può sapere vita, morte e miracoli di una persona.

-"Va bene!" urlo di rimando io, senza nemmeno voltarmi prima di superare la porta di Hi-Fabric.

Mi slego il più velocemente l'Exo, premo poi il pulsante sulla placca spinale e appena il segnale acustico avvisa Exo disarmato, lo ripongo nel mio baule assieme alla mia MP11, aggiungendo però nel caricatore il proiettile mancante.

Appena esco dall'armeria, noto tutto il classico trabusto alla tenda mensa data l'ora di pranzo. Mi avvio quindi all'interno di essa per mandare giù qualcosa.

Quando esco, trovo un mio compagno di tenda che mi si para davanti.

-"Posso esserti utile?" chiedo, guardandolo.

-"Emh, sì." afferma "Il Capitano Ton ti vuole alla tenda principale."

-"Okay..." rispondo, dubbiosa, invertendo la mia rotta e dirigendomi verso il luogo dove sono richiesta.

Quando entro, trovo Ton seduto su una sedia che osserva il Maggiore Henderson, disteso sul tavolo mentre un soldato della divisione medica gli disinfetta il foro d'entrata del proiettile.

-"Eccomi." mi annuncio.

Ton si alza in piedi e mi raggiunge.

-"Evelyn..." sussurra "Devi ringraziare il Maggiore che per tua fortuna non ha intenzione di denunciarti al Comando Principale. O sarebbero stati guai seri."

-"Okay." taglio corto, senza curarmi di sussurrare anch'io.

Mi avvicino al tavolo e decido di sedermi sulla sedia dove prima c'era il Capitano.

-"Grazie, va bene così." Henderson congeda il soldato medico che se ne va silenzioso dalla tenda.

Il Maggiore scende quindi dal tavolo con una smorfia di dolore, abbassandosi la gamba dei pantaloni e sedendosi su una sedia. Cala quindi un momento di silenzio imbarazzante in cui io fisso lui e lui fissa me.

-"Emh, Sergente Doveson..." mi mette fretta Ton, interrompendo la quiete.

-"Giusto." sospiro, poggiando le spalle sullo schienale della sedia "Grazie Maggiore per non aver detto nulla alle autorità."

Henderson continua a fissarmi, arcigno, facendo solo un cenno con la testa per dare l'idea di aver capito le mie parole.

-"Detto questo" irrompe Ton, di nuovo "Mi auguro che non succederá mai più niente del genere. Nè da parte della signorina, nè tantomeno da parte sua, Maggiore."

-"Io?!" ridacchia "Non mi pare fosse lei quella con un proiettile nella gamba."

-"Faccia meno storie." lo rimprovero "Non era niente di grave." sospiro, guardando fuori.

-"In ogni caso sì, Maggiore." dice duro Ton "Non permetto che lei si permetta di oltraggiare e mettere a rischio un mio soldato."

Henderson scoppia a ridere, in maniera fredda e cattiva.

-"Fino a prova contraria, ho un grado maggiore del suo." dice, sussurrando mentre appoggia i gomiti sul tavolo in tono di sfida.

-"Fino a prova contraria, comando io sulla mia Squadra." sibila ancora più crudele Ton.

Il Maggiore serra la mascella ed esce zoppicando appena dalla tenda. Lo guardo divertita: ora sono in vantaggio io.

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Ma buongiorno! ♡
Questo è un capitolo di passaggio e boh, non mi ha molto entusiasmato; per questo ci ho messo tanto ad aggiornare... Sappiate però che l'ho comunque scritto meglio che potevo per darvi l'idea del rancore che porta dentro il nostro (caro) Maggiore e quello che provano i personaggi in generale.
Vi avviso che per i prossimi due giorni sarò assente e quindi non potrò aggiornare :)
Se riesco pubblico oggi pomeriggio un capitolo per farmi perdonare! ☆
Vi voglio tanto tanto bene♡.

Angel With a ShotgunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora