Enchanted ||VINCITRICE WATTYS2017||

49 ¤DAE¤

La ragazza osserva la Luna che si riflette sulla sorgente curativa vicino alla quale lei e il resto dei Changeling sono accampati attendendo annoiati il ritorno di Raven dal Valhalla. Ultimamente li abbandona molte volte per andare ad istruire quell'umano, Hector, rallentando il piano anarchico di Dae.
Questa, però, è la notte buona. Se lo sente.

La fata si guarda intorno, osservando attentamente i volti dei suoi fratelli Changeling illuminati dal fuoco scoppiettante. Dormono tutti profondamente, tutti tranne lei, che finisce di appuntire l'estremità di un bastone di legno con la scheggia affilata di una pietra. Non appena vede la superficie del laghetto incresparsi si allarma e nasconde la sua arma dietro la schiena, irrigidendosi e fissando l'acqua di fronte a sé. Molte volte si tratta solo di un falso allarme, perciò Dae comincia a rilassarsi e perfino sorride al pensiero di ciò che accadrà quando diventerà Raven. Avrà l'anima di ogni Changeling in mano, compresa quella di Kier.
Che non è qui con lei neanche questa sera.
Il desiderio di cercarlo in lungo e in largo si fa strada tra le sue intenzioni per questa sera e Dae prende ad appuntire il paletto ancora più energicamente per scacciarla via e concentrarsi su cosa fare. Kier non può rovinare tutto, non in questo momento.

Se Raven abbocca e lei riesce a controllare le anime, costringerà Kier a raggiungerla e spiegarle il motivo della sua lontananza.

Questa volta l'increspatura nell'acqua è più forte e luminosa delle altre ed emerge Raven, sistemandosi i baveri della sua giacca nera e passandosi una mano tra i capelli scuri e umidi. Non appena scorge Dae sulla riva l'uomo sorride dolcemente. Lei nasconde il paletto fra l'erba e corre ad abbracciarlo come da prassi. -Mi sei mancato tanto!- Sorride radiosa e Raven le accarezza i lunghi capelli biondi, compiaciuto dalla felicità della ragazza.

-Ora sono qui. Come stanno gli altri?- chiede mentre camminano verso la riva. Dae lo prende per mano e lui appoggia per un attimo la testa sulla sua in un affettuoso gesto.

-Dormono, come vedi. Anche a loro manchi, ma a me più di tutti.- Quando raggiungono la riva Dae lo conduce vicino al mucchio di sterpaglie dove ha nascosto la sua arma. Comincia ad accarezzare il petto nudo di Raven, guardandolo dal basso e sbattendo le lunghe ciglia. -Devi andare a salvare quell'umano ancora una volta oppure posso averti finalmente tutto per me?

-L'umano se la cava più che bene. Come pensavo è il governante giusto e sembra stia riscontrando un sacco di successo nel popolo.

-Quindi starai qui per un pochino- sussurra la ragazza avvicinandosi alle labbra dell'uomo, sfiorandole con le sue, provocandolo. Raven la stringe a sé e la bacia in modo quasi vorace, come se avesse davvero bisogno di quel contatto, come se non ci fosse solo effimero desiderio a controllare la sua voglia ma interessamento vero. A differenza di Dae lui è davvero preso da tutta questa situazione, non sta fingendo e si fida di lei, che gli dimostra una devozione totale.

La ragazza si allontana accarezzando i capelli di lui e sussurrando: -Questa notte sei mio e di nessun altro.

Lui annuisce mordendosi un labbro e sogghignando. Dae si siede sulla riva fangosa del laghetto, vicino al paletto nascosto, poi spinge Raven a raggiungerla. Lui non se lo fa ripetere due volte, togliendosi nel frattempo la giacca di pelle nera ed allungandosi sul corpo della ragazza. Lei fa scivolare lentamente una mano verso il paletto, sfiorandolo con la punta delle dita prima che Raven cambiasse posizione e salisse a cavalcioni su di lei tentando di abbassarle l'orlo dei pantaloni bianchi. Finché Dae non lascia che questo si muova i pantaloni restano incollati alla sua pelle, impegnando Raven e dando l'occasione alla ragazza di afferrare finalmente il paletto. Non vede l'ora di ucciderlo e di toglierselo di dosso, dannazione. L'unico che abbia veramente il permesso di toccarla è Kier, tutti gli altri sono solo frutto del suo doppio gioco.