Perdersi

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Non sono mai stato normale. Vedevo da dietro quel velo di solitudine, tutti quei bambini che giocavano nel cortile. Io no. Io restavo semplicemente con me stesso, avevo sei anni. Tutti mi evitavano,no, non li compativo, non ero niente di interessante. Avevo sempre il broncio, sempre burbero,vedevo cose che non a tutti piacevano.
Mi chiamavano pazzo.
Ero solo un caso clinico, a sei anni vedevo da dietro un vetro quella fanciullezza che non sentivo mia. I sorrisi degli altri, curve del viso che non ho mai conosciuto.
Non piangevo, non ridevo semplicemente facevo da spettatore.
Questo sono stato per troppo tempo spettatore degli altri.
Non mi conoscevo, nessuno voleva conoscermi.
E io semplicemente aspettavo.
Avevo sei anni e mi chiamavano pazzo.
Tutti gli altri bambini producevano fastidiosi risolini.
Stupide mosche tutte opache. Tutti così noiosi, così soli dietro quei sorrisi.
Sono un inguaribile bugiardo, a voi devo ammetterlo, non ho mai avuto sei anni, sono bloccato  a ventinove di anni.
Anni soffocati da del terreno brullo.
Terreno violato da una croce di legno messa da qualcuno qui vicino.
Si sono morto, anzi morto lo sono da sempre, adesso è tutto solo un po'più reale. Avrò gli occhi chiusi per sempre.
Ho scelto di non scegliere. E ora sono qui dove il sole non può più baciarmi.
Dove il vento non può più carezzarmi. Dove ci sono solo io, non più solo del solito, dove non ho più un nome.
Dove ho messo fine a qualcosa che non ha avuto mai un inizio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2017 ⏰

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