Salve,sono Giorgia,e questa non è una semplice storia di un'adolescente,perché vi posso assicurare che sono una ragazza abbastanza complicata.Cominciamo dal fatto che mi sono appena trasferita in un'altra città e perciò non ho amici ne una migliore amica ne (cosa più importante) un ragazzo.Vivo con la mia famiglia composta da mia madre,mio padre,mia sorella maggiore e un'altra mia sorella maggiore.Come avete notato sono la più piccola della famiglia e tutti mi considerano una "bambina" anche se ho 14 anni.Ora viviamo in una casetta in campagna quasi isolata dalle altre con un enorme giardino davanti pieno di piante e alberi.Domani dovrò affrontare il mio primo giorno in una nuova scuola e sinceramente non ne ho voglia.In questo momento io sono sdraiata sul divano a non fare niente mentre mia sorella Sofia di 17 anni sta sul suo letto nella camera in fondo al corridoio.L'altra mia sorella Maria,di 19 anni,si trova in giardino con mamma e papà.Ad un certo punto sono alzata dal divano ed sono andata fuori in giardino con il resto della famiglia (a parte Sofia ma quello è un caso a parte) e ho cominciato a guardarmi intorno:c'era il vuoto,a parte qualche casa qua e là.Il giorno dopo mamma mi ha svegliato alle 6 di mattina perché dovevo andare a scuola e io non volevo saperne di alzarmi dal letto.Poi ho notato la faccia di mamma che stava per esplodere dalla rabbia e mi sono decisa ad alzarmi.Mi sono preparata e sono uscita fuori in giardino mentre aspettavo papà che si finiva di preparare.Ero vestita abbastanza alla moda:maglia adidas lunga bianca e nera,jeans neri strappati e scarpe adidas superstar.Quando è arrivato papà mi sono messa in macchina e ho aspettato che fosse entrato anche lui.Poi siamo partiti verso la scuola.Vi chiederete perché Sofia e Maria non erano con me.Beh loro erano considerate grandi e perciò andavamo con l'autobus anche se in quella desolazione mi pareva strano che ne passasse uno da queste parti.Arrivati a scuola papà mi ha fatto un cenno di saluto ed è ripartito verso casa mentre io mi dirigevo verso l'ingresso della scuola.Non sapevo in che classe andare,così ho chiesto alla signora che stava al bancone dell'ingresso che mi ha detto che dovevo andare nella 1A.Mi ha accompagnato fino a quella classe e poi se ne è riandata verso il bancone.Io ho bussato alla porta e sono entrata.Tutti gli occhi erano puntati verso di me e io ero rossa come un peperone perché mi vergognavo abbastanza.Il professore mi ha salutato e mi ha presentato al resto della classe.Tutti mi hanno salutato per educazione,ma in realtà non ero sicura di stargli molto simpatica.Mi sono accomodata sul primo banco libero che ho trovato e ho preso un quaderno a caso a quadretti e una penna.Finita l'ora tutti hanno salutato il professore e hanno cominciato ad alzarsi.Io ho fatto lo stesso,anche se non sapevo con chi andare a parlare.Poi si è avvicinata una ragazza tutta snob vestita di rosa che si è avvicinata insieme a due ragazze (sempre snob e vestite di rosa).La ragazza al centro (la prima che mi si era avvicinata) ha cominciato a parlarmi.Ha detto che si chiama Anastasia e poi mi ha dato la benvenuta.Poi ha scambiato due parole con le altre due e tutte e tre scoppiarono in una risatina.Avevo capito che non ero di loro gradimento.Mi sono allontanata subito e sono andata verso una ragazza tutta sola appoggiata al muro vicino la finestra.Ho capito che se volevo un'amica dovevo farmi coraggio e andare.Allora ho salutato la ragazza e lei ha fatto lo stesso.Poi si è presentata.Si chiama Stefania e mi ha confessato che non ha molti amici.Io allora le ho detto che mi sarebbe piaciuto molto essere sua amica.Finita la scuola andammo insieme a casa sua.Tornai a casa di sera e mi buttai sul letto esausta ma felice della giornata passata con la mia nuova amica.
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La vita secondo me
ЧиклитUna ragazza di nome Giorgia descrive la sua vita che è cambiata a causa del nuovo trasferimento in un'altra città.