Epilogo

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*La Morte*

Stolto moccioso... L'ha avuta vinta. È riuscito a sconfiggermi nonostante il suo destino sia al mio fianco. Ma non sa cosa lo aspetta. Io lo perseguiterò pre sempre, per tutto il resto della sua miserabile esistenza. E quella ragazza... La pagherà. Oh, se la pagherà! La farò pentire di essere nata! La Morte non può morire... Ne andrebbe dell'equilibrio dello stesso Universo. Una volta mi hai giocato, Die... Non riuscirai a vincermi di nuovo! L'amore non è fatto per quelli come noi! Una volta lo sapevi anche tu! Ci penserò io a fartela pagare!

- Ehm... ragazzo? Sta bene? - mi chiede un insulso umano, credendomi uno di loro. Oh, quanto si sbaglia...
- Ragazzo? Tutto bene?
Non dico nulla: non spreco le mie parole con gli ultimi atomi dell'Universo. Allungo semplicemente la mano verso di lui e la stringo a pugno. In pochi attimi, quell'essere inferiore cessa di esistere. Alzo le spalle: uno in più, uno in meno... Poco importa, quando hai il potere di decidere della vita e della morte. È come spuntare una casella e lasciarne vuota un'altra. Dura meno di un soffio, eppure è per sempre. Osservo il mio riflesso su un frammento di specchio: sono un bel ragazzo, biondo cenere, con gli occhi scuri e gli zigomi accentuati. Ma non è lui, il mio vero corpo. Il tuo destino è stato deciso il giorno in cui hai aperto quello scrigno, Die! Non puoi più tornare indietro. Hai solo una scelta, ora: arrenderti o soccombere per sempre. Io farò il resto. Tieni stretta la tua amata finché puoi, perché presto rimarrà sola... AHAHAHAHAHAH!!!

*Die*

Ho appuntamento con Reiko tra pochi attimi. Ho già preparato la suite dell'Hotel Diamond, l'albergo più lussuoso di Tokyo. Ho sparso rose e candele per tutta la stanza, fino al bordo della piscina idromassaggio, ho acceso un brano musicale della Terra molto simile a Iniumèwe, la nostra canzone. Mi sono persino lavato, profumato e fatto bello per lei. La cena è già pronta. Ho preparato tutto io. Mangeremo con le bacchette, come si usa qui. Sarà difficile, ma insieme riusciremo sicuramente a imparare. Oppure faremo entrambi una figuraccia orribile, rideremo entrambi come pazzi, poi ci baceremo. Sarà come tornare a vivere. Non ho più paura delle tenebre, finché lei è la mia luce. La amo e otterrò la sua fiducia.
DLIN DLON!
È lei! Corro ad aprire, con già il sapore delle sue labbra sulle mie, e il suo sorriso scemo quando vede quei famosi croissants (ne avrò messi una decina, sul tavolino orientale della camera). Ma non lei. È una ragazza stupenda, dai lunghi capelli biondi, i seni esageratamente grandi e un vestitino decisamente provocante... Sempre che sia un vestito, quella specie di fazzolettino di carta!
- E tu chi sei?
Lei si passa la lingua sulle labbra, provocandomi in ogni maniera possibile. Chiunque altro, al mio posto, le si sarebbe gettato addosso, ma a me dà solo fastidio. Che vuole da me, questa...
- Sono la fine... - mormora, in un sospiro di eccitazione, quindi, prima che possa sbatterle la porta in faccia, mi salta addosso con impeto, facendomi crollare a terra sulle sue gambe. Il suo fuoco di passione mi travolge senza che nemmeno mi renda conto di cosa succede e inizia a togliermi i vestiti. Le vorrei gridare di andarsene, perché Reiko è l'unico amore della mia vita, ma lei mi tappa la bocca con la lingua. Il mio corpo non risponde più ai miei comandi, quando Reiko apre di scatto la porta. L'unica cosa che sento, da quel momento, è un pianto strozzato, seguito dalla porta che si chiude con terribile fragore sul mio cuore ferito.


Die & Reiko: Un amore complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora