-HARLEY!- abbaiò Negan dall'alto della sua postazione con così tanta rabbia che la bionda si preoccupò non appena sentì chiamare il suo nome e si girò verso il capo evidentemente infastidito.Poi sentì un dolore lancinante alla testa e dopo il buio.
Quando si risvegliò vide che si trovava in un luogo ombroso e una volta messa a fuoco la vista potè vedere Scott legato per le braccia al soffitto e Negan tra loro due; cercò di muoversi ma era stata rozzamente legata su una sudicia sedia del seminterrato.
-Da quant'è che sei qui al mio servizio Scott?- glielo chiese indicandolo con la sua fidata mazza da baseball.
-T-tre anni signore.- tremava ed aveva un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca.
-E tu Harley?- Lucille era sotto il mento della bionda ora, la quale poteva quasi sentirne il filo spinato.
-Due mesi Boss.- senza paura diede la risposta continuando a guardare l'uomo.
-Allora non capisco una fottuta cosa: perché sei così insubordinato Scott? Dovresti sapere che gli oggetti altrui, in particolare i miei, non si toccano.- guardò Harley la quale aveva un'aria smarrita, nonostante avesse capito tutto, aveva capito che l'oggetto in questione era lei.
-Soprattutto io non condivido un cazzo con nessuno.- alzò le sopracciglia con un piccolo ghigno disegnato sul volto.
Lasciò che Simon si divertisse un po' con la vittima legata al soffitto, mentre il capo ritornò su Harley che continuava a guardarlo a muso duro.
-Te non hai ancora paura di me bambolina e mai ne avrai, ma amo questa cosa, sai. La tua testolina è andata ormai per capirlo, vero? Ma dopo questa notte ti rimarrà impresso che sei mia e di nessun'altro.- rise guardandola per un secondo, per poi copirla con un pugno allo stomaco, poi un altro ed un altro ancora. Tossì cercando di piegarsi in avanti, ma non poteva essendo legata.
Poi l'uomo rovesciò la sedia facendole sbattere il viso per terra per poi tirarle un calcio sulle costole e per qualche minutò pensò che gliene avesse seriamente rotte alcune, allora la slegò e si sedette sopra di lei tenendole le mani sopra la testa e cominciando a schiaffeggiare quel viso d'angelo fino a farle diventare le gote rosse. Neanche una parola di pietà uscì dalla sua bocca, ma solamente continue risate.
-Avanti Mr. N uccidimi, fallo.- sguardo fisso e senza paura.
-Sei una piccola stupida.- altri schiaffi seguiti da pugni martoriarono il corpo della giovane fino a quando Negan tirò fuori un coltello e cominciò a incidere qualcosa sullo sterno della ragazza. Lei gemette di dolore e una volta aver tirato un altro pugno allo stomaco di Harley, l'uomo si alzò andando verso Scott che, ormai morente, fu colpito alla testa da Lucille più volte.
La giovane rimase a guardare il soffitto e, successivamente, si raggomitolò su se stessa mentre Negan e Simon se ne andavano dalla stanza.
Tutto il corpo le bruciava e in fondo le dispiaceva per la morte dell'amico, così dopo quella che sembrò un'eternità, la ragazza si alzò trascinandosi verso l'uscita e una volta al piano terra cercò un tubo per sciacquare lei ed i vestiti dal sangue su di essi. Si guardò al vetro di una finestra vedendo che l'incisione fatta sul suo petto era a forma di N.
Harley Quinn rise.
Quella situazione era così paradossale; Negan aveva ammesso di avere una passione, un interesse, un'attrazione nei confronti della bionda ed aveva quindi reagito di conseguenza alla gelosia.
Non sapeva cosa dire ora se si fosse trovata davanti il capo, probabilmente se ne sarebbe uscita con una battuta alla quale lui non avrebbe riso, dopo quello che le aveva fatto, così decise semplicemente di andare a dormire senza pensarci troppo, sperando che il giorno dopo sarebbe stato diverso.
La mattina avrebbe dovuto fare il turno di sorveglianza, ma a causa del dolore, preferì stare a letto a riposare; nessuno avrebbe notato la sua assenza dopotutto.
-Dov'è Harley?- Negan continuava a chiedere dove si trovasse -E' semplice: dove cazzo è quella stronza.- qualcuno notava la sua assenza in verità.
-Sta ancora dormendo capo.- era la risposta che voleva. Sorrise.
A grandi passi arrivò al suo dormitorio vedendo l'unica persona ancora dentro ovvero proprio lei: si girava beata nel letto, quando il capo arrivò di fronte a lei e vide i segni che le aveva fatto volontariamente, tra cui l'iniziale del suo nome e ghignò.
-Te l'ho detto piccola svitata, non devi sfidarmi o disubbidirmi, alzati.- una frase fredda e quando questa eseguì l'ordine, Negan potè vedere il livido scuro che si faceva strada sotto le costole fino all'ombelico. La ragazza notò lo sguardo con cui la stava ispezionando così si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio.
-Mi hai marchiata per bene, eh? Anche se avrei preferito riceverli in un altro modo questi segni.- lo guardò negli occhi leccandosi il labbro superiore per poi sorridere.
Quella donna fuori di testa lo faceva eccitare e testava la sua resistenza, facendolo diventare matto ogni volta che la vedeva.
-Sei pazza.-
-Completamente.- lo disse con un sussurro ad un centimetro di distanza dalle labbra dell'uomo per poi ridacchiare, tornare a vestirsi e poi uscire dal dormitorio lasciando l'uomo da solo nella stanza.

STAI LEGGENDO
God save the Quinn.
FanfictionRitornarono a sedersi e mangiare: ora loro erano i padroni, il mondo apparteneva a loro e nessuno avrebbe potuto toglierglielo.