CHAPTER 8.

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All'interno della farmacia molti degli scaffali erano rovesciati e molte scatolette erano sparse sul pavimento, probabilmente cadute per il caos creatosi. Sotto uno di questi scaffali si trovava un morto intrappolato dal mobile che continuava ringhiare e urlare, così Negan gli spaccò il cranio con la mazza da baseball, ponendo fine alle sue sofferenze.

Presero alcuni dei medicinali che si trovavano lì dentro e li misero dentro una borsa bianca di stoffa che avevano con loro, fino a quando il capo si abbassò a prendere delle scatolette rosse e le mise nella borsa facendo finta di niente, mentre la bionda era concentrata a leggere delle istruzioni sopra un contenitore verde.

-Davvero Negan? Preservativi?- Harley si presentò qualche minuto dopo di fronte a lui con una di quelle scatolette in mano.

-Non voglio imprevisti dentro il Santuario.- sorrise facendo spallucce.

-E immagino che tu sappia anche la taglia di tutti, prendendo la XL.-

-Non di tutti, ma di uno si e magari la scoprirai anche tu bambolina.- le prese le mani e se l'avvicinò stringendola per i fianchi -Tu sei mia. Ti voglio così tanto piccola. Non puoi neanche immaginare cosa ti farei lì, su quel bancone.-

-Wow questa sì che era una bella dedica baby.- sorrise dando un bacio al compagno poi quando uno zombie si scontrò contro il vetro della farmacia, Harley fece un urletto che fece ridere Negan.

-Torniamo dagli altri.- uccidendo qualche morto vivente, ritornarono al fuoristrada senza quasi proferire una parola e durante il viaggio di ritorno la ragazza con i codini prese sonno lasciando l'uomo da solo, senza che nessuna voce acuta lo distraesse dai suoi pensieri.

Poco prima di arrivare, Negan svegliò la giovane scuotendola leggermente per la spalla.

Harley andò a sistemare le medicine in alcuni ripiani che si trovavano dentro una stanza che avevano trasformato in una sala medica. Curiosando all'interno della sala trovò una cassetta di primo soccorso, aprendola trovò ago, filo, disinfettante e altre cose utili, ma alla giovane venne in mente un'idea che le fece scintillare gli occhi.

Cominciò a correre per il Santuario con la scatola in mano per poi fermarsi di fronte a Simon, al quale chiese un pennarello e, dopo averlo ottenuto, riprese la sua corsa.

-Puddin!- aprì la porta del suo studio con un'eccitazione nello sguardo mai vista. Nel frattempo l'uomo sorseggiava un bicchiere di quello che sembrava whiskey e si sorprese nel vedere la ragazza irrompere nella sua stanza in quel modo.

-Ti vedo...felice, piccola.-

-Perché non ci facciamo un tatuaggio Puddin? Marchiarmi per sempre come tua? Ti piace l'idea?- ci pensò bene; in effetti l'idea di tatuarla era particolarmente piacevole.

-Comincio io a fare il tuo.- scelse la spalla, mentre Harley cercava per tutti i cassetti della china da poter usare, chiese anche un accendino per disinfettare la punta dell'ago.

Disinfettò l'ago con il fuoco, tolse il nero formatosi sulla punta con pezzo di carta, poi attorcigliò il filo a meno di un centimetro dalla punta dell'ago per poi intingerlo nell'inchiostro.

La ragazza alla fine si sedette a terra proprio davanti alla poltrona dove Negan stava seduto con ago e china: la bionda si tolse la maglia, lasciando la schiena nuda alla vista dell'uomo, il quale si avvicinò alla spalla succulente e la baciò prima di iniziare a tatuare.

"Property of Negan" aveva scritto nel miglior modo possibile a penna, per poi passarlo più volte con l'inchiostro, ma la compagna ne fu estasiata, quindi fu il suo turno di fare il tatuaggio.

Si mise a lavorare con precisione e calma all'interno del braccio destro, coprendo con il suo corpo il lavoro che stava facendo per circa mezz'ora fino a scoprire il risultato.

"Harley Baby" Negan lo guardò sorridendo per poi far sedere la giovane sulle sue gambe.

-Mi piace, è bello.- sorrisero entrambi, fino a quando Harley si alzò per andare chissà dove, ovunque quella testolina svitata l'avrebbe portata, ma mai troppo lontana dal suo Puddin. No, lei sarebbe sempre tornata da lui, qualunque cosa fosse successa.

Era ormai ora di cena, quindi Harley si andò a sedere vicino al posto di capo tavola, il quale non era ancora arrivato, così parlò con Dwight: questo si era rivelato molto simpatico durante quelle settimane e la ragazza parlava volentieri con lui, scambiando battutine stupide e diventando anche fastidiosi delle volte.

Dopo un po' si presentò il capo con indosso solo la maglia bianca-grigia a maniche corte e i pantaloni grigio scuro, sostenuti da una cintura nera; il tutto ebbe uno strano effetto sulla ragazza, come se fosse la prima volta che lo vedesse. L'uomo ebbe appena il tempo di sedersi, che subito la bionda si sedette rivolta verso di lui sulle sue ginocchia.

-Ti trovo particolarmente appetitoso in questo momento Puddin.- le mani ad accarezzare i lineamenti del volto, osservandolo in ogni minimo dettaglio.

-Io invece trovo particolarmente appetitoso il maiale bambolina, se non ti dispiace.- le sorrise spostandola dalle sue ginocchia e quella fece la sua tipica faccia imbronciata e offesa -Harls è inutile che fai così, non ci casco.-

Dopo un po' ripresero a parlare come se non fosse successo nulla e scherzarono assieme agli altri Salvatori seduti al tavolo, fino a quando, il capo mise la mano sulla gamba di Harley e questo a lei bastava come prova del fatto che lui l'avrebbe protetta sempre.

Finita la cena, la ragazza andò nella camera matrimoniale, si tolse i vestiti rimanendo in intimo e poi si infilò sotto le coperte per poi annusare le lenzuola impregnate dell'odore di Negan: una fragranza mascolina, forte, ma piacevole. La giovane sorrise chiudendo gli occhi e avvolgendosi in quel profumo che avrebbe dovuto impregnarle la pelle e rimanerle addosso come il migliore dei deodoranti.

Quell'odore le faceva letteralmente perdere la testa ed era ormai da quando si erano visti la prima volta che Harley tentava di resistergli, non voleva cadere in modo patetico tra le sue braccia: aveva voluto giocarci un po' prima, ma lei non aveva tenuto conto che anche a lui piacevano i giochi.

God save the Quinn.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora