I Romanov

prologo prima parte

Sydney, Gennaio 1918
Sono al porto della capitale Australiana proprio da dove devo prendere la nave per arrivare nell'impero Francese che, a quanto mi hanno detto, si estende per tutta l'Europa ed è molto ricco, il che potrebbe essere di grande giovamento per l'Impero Australiano... che purtroppo è in rosso. La mia balia Lindsey si è offerta di accompagnarmi e mio padre, che non si fida affatto del principe della corona Francese, ha acconsentito.
Per mia grande sfortuna la nave che mi sarebbe dovuta venire a prendere non è ancora arrivata... eppure l'orario è giusto... le 11:10 della mattina.. questo è l'orario a cui doveva tornare dopo essere tornata dalla Nuova Zelanda... controllo ancora l'orologio del cafe che si trova alla destra del mio tavolo, proprio rivolto verso di me, controllo l'orario "magari sono in anticipo" penso fissando la lancetta delle ore frma sulle 11 e quella dei minuti ferma sulle 10 <<uhm.. che strano..sono in perfetto orario..>> esclamo con un fil di voce e sospiro.
<<la nave arriverà in ritardo di due ore.. guasto delle macchine.. dicono>> la mia balia sussurra nel mio orecchio con un fil di voce, quasi fosse in punto di morte, <<sul serio?>> chiesi io ricambiando il sussurro <<Sì>> ribattè lei corrugando la fronte, quell'espressione da vecchia bisbetica mi fece subito capire che non voleva essere bombardata di domande come, invece, faccio di solito. Tornai a sorseggiare il mio tè cercando di fare attenzione a non fare rumore per non disturbare gli altri clienti all'interno del cafe. Due ore dopo si sentirono le grida di qualcuno fuori dal bar <<eccola!>> , girai lo sguardo per vedere a che cosa si riferisse, ed eccola, davanti ai miei occhi la "Kaiser Wilhelm II" la nave che avrebbe dovuto portarmi a Bombay, mi gurai e controllai l'orologio, erano le 11:37, mi alzai dal tavolino prendendo la mua valigia <<lasci stare signorina, faccio io>> disse il mio valletto <<va bene...>> dissi io porgendogli la borsa. Come lui la prese in mano io e Lindsey ci avviammo verso il molo segiute a ruota da James, il valletto.
Salite sulla nave e preso posto nella cabina io cercai di non far vedere quanto fossi arrabbiata nei riguardi di mio Padre per via di questo matrimonio combinato.. non potevi fare a meno di pensare a come potesse essere l'erede di Francia.