capitolo 2: un matrimonio a corte

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Il mattino seguente mi alzai molto presto rispetto al solito, erano circa ke cinque della mattina, ma non mi sentivo stanca essendo abituata al fuso orario Australiano.
Giro per i corridoi vestita con il mio abito nero come il carbone. Busso alla porta della principessa Martina, ma non sento alcuna risposta, allora apro la porta, ma non vedo nessuno, solo alcuni unicorni di ceramica e altre piccole statuette. Sento freddk nella stanza, la finestra è aperta, guardo fuori e vedo lei con un uomo, ma non era un nobile di sicuro, smebrava più un borghese, si scambiarono un bacio fugace e lui scappò, me ne andai dalla stanza della principessa come la vidi girarsi. Cammino ancora per un po' per esplorare la reggia. Vedo camerieri e cameriere intenti a pulire i corridoi, sentivo una voce che guidava, mi girai cerso la voce e vidi il principe Michele che aiutava i domestici a svolgere le loro mansioni, mai visto un principe a cui importasse così poco del suo titolo "che sia sempre così?" Mi chiesi, ma la mia domanda non ebbe risposta. <<vostra maestà>> mi rivolsi a lui e subito si girò <<Sì vostra altezza?>> chiese lui, mi avvicinai con psssi svelti, lui non si mosse di un millimetro <<devo dirvi una cosa... riguarfa vostra sorella>> gli dissi <<ebbene, parli, non mordo>> come lui disse questo io gli dissi quello che avevo visto e con mia grande sorpresa eisponde che lo sapeva già. I miei occhi si serrarono, lui invece mi pregò di non dirlo ai suoi genitori. Io, un po' titubante, annuì cercando di non urlare, mi volto e vado via mentre lui esclama un grazie quasi sirrurrato.
Entro nella sala sala del trono e vedo un meraviglioso spettacolo, fiori adornano le colonne di marmo bianco, un arco nuziale è posto al centro della sala, io osservo tutto con meraviglia e stupore, dopo di che vedo il borghese che era con la principessa solo poco prima, teneva in mano die anelli in mano, suppongi che si debbano spoare oggi. Infatti i sovrani di Francia lo sapevano, ma erano all'oscuro dal fatto che non fosse nobile.
Dopo mezzogiorno venne fasteggiato il matrimonio.
Guardai Michele e vidi distintamentr che si voleva trattenere del pianto, io invece ero del tutto indifferente al matrimonio e alla commozione del momento, non riuscivo a fare altro che pensare che a fine Marzo,dopo il ballo di primavera sarebbe accaduto anche a me.
Dopo una lunga cena di nozze un balloin onore dell'unione tra La principessa Martina e il presunto principe Federico, che a quanto pare in realtà è medico. Il finto principe si trasferì a corte nella stanza della principessa. Il principe Michele si asciugò le lacrime. Gli sposi uscirono da palazzo varcando il portone principale. La sala venne pulita alla stessa velocità a cui era stata addobbata e la corte si sciolse. Girai per i corridoi ancora un po', sarà stata mezzanotte quando mi ritrovai nella sala degli specchi.
Camminai sempre più lentamente fino a che non mi fermai e guardai gli specchi posti di fronte, con precisione millimetrica, a ogni finestra. Mi sistemai l'abito che mi ero portata, mi diressi verso le mie stanze per riposare. Entrai e mi sedetti di fronte alla toeletta presi la spazzola e cominciai a pettinarmi i capelli in modo che fossero tutti al loro posto.
Mi coricai e dopo poco mi addormentai.
Il giorno dopo accadde qualcosa che avrei ricordato per sempre.

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