Il grifone si avvicinò, le ali ripiegate sul grosso corpo felino, pronto a scattare. Giunto a pochi passi, abbassò la testa e fissò il gruppo di esseri umani e cavalli con l'unico occhio, posto in mezzo alla fronte, sopra il becco uncinato.
La prima volta che si erano trovate davanti una di quelle creature, Kether, Miky e Sumire erano rimaste a fissarla inebetite, senza riuscire a capacitarsi di quanto stava accadendo, e solo il tempestivo intervento di Cole aveva evitato loro una brutta fine. La bestia li aveva attaccati all'improvviso, comparendo alle loro spalle da un folto intrico di rami. Il successivo attacco era giunto in piena notte, ma agitando tizzoni ardenti davanti al muso dell'animale erano riusciti a respingerlo. Stavolta il grifone li aveva sorpresi in una radura.
Cole attese che si facesse più vicino, aspettando a vibrare il colpo finché non fu in grado di distinguere le diverse sfumature delle piume sulla testa e sul petto, che passavano dal rosso acceso all'arancione. Le ali, invece, erano d'un bianco immacolato, e quando il grifone era a terra aderivano al corpo felino della creatura. Mentre Cole attirava la sua attenzione, Kether, Miky e Sumire portavano via i cavalli, che avevano cominciato a scalpitare e nitrire terrorizzati non appena la mostruosa creatura era apparsa loro davanti. Solo Kehilan li aveva stupiti, mostrandosi del tutto indifferente all'odore di quelle bestiacce.
Quando il grifone attaccò, Cole era pronto. Spiccò un balzo che colse l'animale di sorpresa, ferendolo di striscio con la spada. La creatura lanciò un grido di dolore, prima di allargare le immense ali e sollevarsi in aria con un'insospettabile leggerezza. L'apertura alare misurava quasi il doppio della sua intera lunghezza. Il grifone planò sulla radura, costringendo il suo avversario a gettarsi carponi tra i cespugli per non essere dilaniato dai poderosi artigli.
Cole studiò i movimenti dell'animale e al passaggio successivo non si fece cogliere impreparato, menando un fendente con la spada che raggiunse la creatura al ventre. Il sangue misto alle interiora scorse a macchiare l'erba della radura, e l'animale si accasciò al suolo, ansimando, perché quella era una ferita profonda, ma non mortale. Evitando le zampe artigliate, che si agitavano e avrebbero potuto farlo a brandelli, Cole raggiunse la testa e la tranciò di netto con un taglio preciso della sua spada. Quando il clamore della battaglia cessò, Kether fece capolino tra gli arbusti.
«È morto» la rassicurò Cole. Miky e Sumire li raggiunsero, trascinandosi dietro i cavalli recalcitranti, che nel fiutare l'odore del sangue si impennarono, cercando di fuggire. Kehilan invece ne sembrò persino incuriosito, mentre con aria mansueta lasciava montare in sella il suo padrone.
«È già il terzo attacco che riceviamo da quando abbiamo messo piede nel Valico» osservò Sumire. «So qualcosa a proposito dei grifoni, anche se non ne avevo mai visto uno con i miei occhi prima d'ora, ma non avevo mai sentito che attaccassero le persone. Diventano aggressivi solo se qualcuno tenta di rubare le loro uova, altrimenti si limitano ad osservare i viaggiatori dall'alto. Perciò chiamano questo posto la "Rupe dei Grifoni"».
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Il Cavaliere Alato (Disponibile in versone Ebook)
FantasyDISPONIBILE IN VERSIONE EBOOK SU AMAZON Kether e Tiferet sono gemelle, ma in comune non hanno nulla se non uno spiccato carattere e una bellezza fuori dall'ordinario. Le loro giornate scorrono immerse in una tranquilla routine entro i confini della...